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Ultimo per Domenico e Domenica – L’omaggio del cantautore ad una coppia di ‘Supereroi’ (VIDEO)

La dedica di Ultimo per Domenico e Domenica è un qualcosa che fa battere il cuore: i dettagli

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Ultimo per Domenico e Domenica – L’omaggio del cantautore ad una coppia di ‘Supereroi’ (VIDEO)

Quello di Ultimo per Domenico e Domenica non è certo un gesto come tanti. Non capita tutti i giorni che un cantautore, per di più famoso, vada sotto casa di una coppia di sposi e ne omaggi l’amore con una canzone. Per una volta però si può fare. Soprattutto se la coppia in questione è di quelle ultra longeve. 100 anni lui e 92 lei, gli ultimi 74 dei quali passati da marito e moglie. Proprio a loro Ultimo, lo scorso ottobre, ha voluto fare un regalo davvero speciale. Proprio sotto il condominio dove i due vivono, a Grugliasco, nel Torinese.

ULTIMO PER DOMENICO E DOMENICA, LA STORIA

Ha imbracciato il pianoforte e ha iniziato ad intonare uno dei suoi pezzi, dal titolo ‘Supereroi’. Una parola come non ce ne sono migliori per definire una coppia simile di questi tempi. La canzone fa parte della colonna sonora dell’omonimo film diretto da Paolo Genovese, nei cinema dallo scorso 23 dicembre. E del lancio della pellicola Ultimo ha voluto approfittare per ricordare l’episodio. Ha infatti pubblicato sui suoi social il video della ‘serenata’, accompagnato da una didascalia con una strofa della canzone: “In questo mondo fatto di scadenze, tu hai dimostrato di poterle bruciare“.

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Cronaca

Giovane ferito con colpi di machete: un sospettato fermato per tentato omicidio

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Giovane ferito con colpi di machete: un sospettato fermato per tentato omicidio

Giovane ferito con colpi di machete: un sospettato fermato per tentato omicidio

Cronaca – La squadra mobile di Torino ha arrestato un giovane italiano poco più che ventenne con l’accusa di tentato omicidio, ritenuto il presunto responsabile del ferimento avvenuto a colpi di machete nel capoluogo piemontese di un giovane di 24 anni, aggredito mentre si spostava su un monopattino.

Secondo la ricostruzione degli eventi, la vittima è stata raggiunta da due uomini su motorino, uno dei quali è sceso dal veicolo e ha inflitto ripetuti colpi alla gamba sinistra. Le lesioni sono state così gravi che i medici hanno dovuto amputare la gamba durante un intervento chirurgico notturno.

Il sospettato è stato individuato in un albergo della città e portato in questura per essere interrogato dagli investigatori. Le motivazioni dell’aggressione sono ancora oggetto di indagine, così come sono in corso le ricerche del complice.

La vittima rimane ricoverata in ospedale in condizioni gravi, mentre le autorità continuano ad operare per fare luce su questo tragico episodio di violenza. Fonte

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Cronaca

In Stato vegetativo per formaggio. A giudizio il pediatra

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Stato vegetativo per formaggio, giudizio pediatra mancato.

Cronaca – Il bambino aveva mangiato un pezzettino di formaggio contaminato che gli aveva causato un’insufficienza renale acuta. La pediatra dell’ospedale dove era stato trasferito si era rifiutata di visitarlo, ritardando così la diagnosi. Da allora il bambino è in stato vegetativo e la famiglia ha continuato a chiedere giustizia, portando avanti la battaglia legale. La dottoressa del reparto di pediatria dell’Ospedale Santa Chiara di Trento è stata rinviata a giudizio, dopo che i genitori si erano rivolti a lei sette anni fa.

Il bambino aveva mangiato il formaggio in gita e si era sentito male. Dopo essere stato trasportato in ospedale, i medici decisero di trasferirlo al reparto pediatrico del Santa Chiara di Trento. La diagnosi della malattia causata dal batterio escherichia coli nel formaggio sarebbe stata ritardata di tre giorni, causando gravissime conseguenze al bambino. I pubblici ministeri hanno accusato la pediatra di lesioni e rifiuto di atti d’ufficio e la prima udienza del processo è stata fissata per il 24 aprile.

La battaglia legale era già in corso contro il caseificio responsabile della contaminazione del formaggio. Il legale rappresentante del caseificio sociale Coredo e il responsabile del controllo sono stati condannati per lesioni personali colpose gravissime. Ora la battaglia legale si sposta sul piano medico, con la famiglia del bambino che chiede un risarcimento per i danni subiti.

La famiglia del bambino si è costituita parte civile e chiede un risarcimento di oltre un milione di euro per il bambino e alcune centinaia di migliaia di euro per il padre, per compensare la perdita del rapporto con il figlio. La battaglia legale continua per garantire che tragedie simili non si ripetano in futuro.

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