Italia
“Riapriamo le centrali a carbone” – Draghi studia le alternative al gas russo
Centrali a carbone – Le parole del premier in un’informativa alla Camera sul conflitto in Ucraina

Centrali a carbone, ecco la soluzione. Draghi prende di petto il tema dell’energia, divenuto di fondamentale importanza alla luce dell’invasione russa e delle sue conseguenze sulla nostra economia. E invoca l’intervento degli impianti per la produzione di combustibile fossile. “Potrebbe essere necessario riaprirli per coprire eventuali mancanze nell’immediato“, ha detto il premier. Il cui sguardo è proiettato al presente, ma anche, e soprattutto al futuro: “Dovremo fare attenzione a rischi geopolitici che potrebbero pesare sulla nostra politica energetica e far sì che le nostre forniture siano sempre meno vulnerabili“.
CENTRALI A CARBONE MA NON SOLO
Secondo Draghi, le alternative al gas non mancano: “Se vogliamo rispondere in maniera valida nel lungo periodo, dobbiamo fare come stiamo facendo adesso. Ovvero procedere spediti verso un maggiore sviluppo delle fonti rinnovabili. In che modo? Semplificando maggiormente le procedure per l’installazione degli impianti“. Il gas tuttavia non sarà accantonato: “Resterà essenziale come combustibile di transizione“, ha assicurato il premier. Che ha poi indicato la via per una minore dipendenza dalla Russia: “Il corridoio sud va rafforzato. Insieme dobbiamo migliorare la nostra capacità di rigassificazione e aumentare la produzione nazionale. In questo modo, il gas sarà più gestibile e meno caro“.
Cronaca
Giovane ferito con colpi di machete: un sospettato fermato per tentato omicidio

Giovane ferito con colpi di machete: un sospettato fermato per tentato omicidio
Cronaca – La squadra mobile di Torino ha arrestato un giovane italiano poco più che ventenne con l’accusa di tentato omicidio, ritenuto il presunto responsabile del ferimento avvenuto a colpi di machete nel capoluogo piemontese di un giovane di 24 anni, aggredito mentre si spostava su un monopattino.
Secondo la ricostruzione degli eventi, la vittima è stata raggiunta da due uomini su motorino, uno dei quali è sceso dal veicolo e ha inflitto ripetuti colpi alla gamba sinistra. Le lesioni sono state così gravi che i medici hanno dovuto amputare la gamba durante un intervento chirurgico notturno.
Il sospettato è stato individuato in un albergo della città e portato in questura per essere interrogato dagli investigatori. Le motivazioni dell’aggressione sono ancora oggetto di indagine, così come sono in corso le ricerche del complice.
La vittima rimane ricoverata in ospedale in condizioni gravi, mentre le autorità continuano ad operare per fare luce su questo tragico episodio di violenza. Fonte
Cronaca
In Stato vegetativo per formaggio. A giudizio il pediatra

Cronaca – Il bambino aveva mangiato un pezzettino di formaggio contaminato che gli aveva causato un’insufficienza renale acuta. La pediatra dell’ospedale dove era stato trasferito si era rifiutata di visitarlo, ritardando così la diagnosi. Da allora il bambino è in stato vegetativo e la famiglia ha continuato a chiedere giustizia, portando avanti la battaglia legale. La dottoressa del reparto di pediatria dell’Ospedale Santa Chiara di Trento è stata rinviata a giudizio, dopo che i genitori si erano rivolti a lei sette anni fa.
Il bambino aveva mangiato il formaggio in gita e si era sentito male. Dopo essere stato trasportato in ospedale, i medici decisero di trasferirlo al reparto pediatrico del Santa Chiara di Trento. La diagnosi della malattia causata dal batterio escherichia coli nel formaggio sarebbe stata ritardata di tre giorni, causando gravissime conseguenze al bambino. I pubblici ministeri hanno accusato la pediatra di lesioni e rifiuto di atti d’ufficio e la prima udienza del processo è stata fissata per il 24 aprile.
La battaglia legale era già in corso contro il caseificio responsabile della contaminazione del formaggio. Il legale rappresentante del caseificio sociale Coredo e il responsabile del controllo sono stati condannati per lesioni personali colpose gravissime. Ora la battaglia legale si sposta sul piano medico, con la famiglia del bambino che chiede un risarcimento per i danni subiti.
La famiglia del bambino si è costituita parte civile e chiede un risarcimento di oltre un milione di euro per il bambino e alcune centinaia di migliaia di euro per il padre, per compensare la perdita del rapporto con il figlio. La battaglia legale continua per garantire che tragedie simili non si ripetano in futuro.
-
Attualità1 giorno fa
Minacciata di morte dalla moglie: “Ti do ai miei amici e ti faccio prostituire”
-
Attualità3 giorni fa
Un uomo viene morso da un cane al Parco Talenti e subisce la lesione dei legamenti del ginocchio.
-
Ultime Notizie Roma3 giorni fa
Chiarezza e Verità sulla Consacrazione Episcopale e sulla Prelatura Internazionale di S. E. Mons. Salvatore Micalef
-
Ultime Notizie Roma5 giorni fa
La Lazio TFC brilla nelle competizioni di Subbuteo e Calcio Tavolo