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Liceo Righi Roma – La prof sgrida l’alunna per la pancia scoperta : “Ma che sei una prostituta ?”

Nel Liceo Righi Roma, la brutta frase della Prof che ha causato l’ira dei compagni della ragazza e non solo

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Liceo Righi Roma – La prof sgrida l’alunna per la pancia scoperta : “Ma che sei una prostituta ?”

Brutta vicenda avvenuta al Liceo Righi Roma. Una studentessa è stata accompagnata dalla vicepreside perché la sua maglietta era leggermente sollevata come sostiene la ragazza.

Liceo Righi Roma

Liceo Righi Roma

LICEO RIGHI ROMA – IL RACCONTO DELLA RAGAZZA

Nel suo racconto a Dire e Fanpage, la ragazza in questione spiega i motivi che hanno creato scalpore : “È la terza ora e nell’attesa della docente, una supplente di filosofia,  cantiamo una canzone di Sanremo e cominciamo a fare un balletto (tiktok). In quel momento entra la professoressa e vede la scena. Le ho chiesto scusa e mi sono riabbassata la maglietta, ma lei si è concentrata sulla mia pancia scoperta e ha cominciato ad urlare. Mi ha dato della prostituta, ha detto che stavo cercando di attrarre l’attenzione dei miei compagni di classe e che stavo mercificando il mio corpo facendo balli sensuali. Mi ha portata dalla vicepreside dicendo che mi avrebbe messo una nota e mi avrebbe sospesa. Ovviamente al ragazzo non è stato detto nulla

Liceo Righi Roma

Liceo Righi Roma

Il racconto della ragazza è sconvolgente, il collettivo della sua scuola è pronto a farsi sentire. La prof in questione invece da come racconta la ragazza si sarebbe difesa : “Ha detto che voleva tutelarmi e spiegarmi che le donne che assumono quei comportamenti sfruttano il proprio corpo per avere dei vantaggi, poi ha iniziato a mimare il mio atteggiamento, ballando in modo sensuale, umiliandomi. È giusto rispettare un dress code, ma non stavo indossando una maglietta corta, è stato solo un momento. E poi poteva riprendermi semplicemente, e mi sarei subito scusata come ho fatto. Senza darmi della prostituta o minacciarmi di sospensione. Non capisco perché umiliarmi in quel modo. In estate i ragazzi vengono con i pantaloncini corti, e nessuno li ha mai minacciati di sospensione. C’era anche chi aveva le mascherine abbassate in quel momento, ma l’unica cosa che le ha dato fastidio è stata la mia pancia scoperta. Sono sicura che chi ha questi comportamenti non lo fa con cattiveria, ma è cresciuto in un ambiente sessista e patriarcale. E continua a diffondere queste idee maschiliste e sessiste anche in classe“.

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