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Morti Covid – Gli ospedali dicono la verità, oppure prevale la logica dei rimborsi?

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Morti Covid – Gli ospedali dicono la verità, oppure prevale la logica dei rimborsi?

Importantissime le dichiarazioni dello statistico Antonello Maruotti sul conteggio dei morti covid in Italia durante la trasmissione radiofonica “Radio anch’io” in onda sulle frequenze di Rai Radio 1, condotta dal giornalista Giorgio Zanchini.

Nella trasmissione dell’otto febbraio scorso, in onda tutte le mattine sulle frequenze della radio di stato, uno dei temi affrontati durante la puntata, è come vengono effettuati i conteggi per i morti Covid nel nostro paese.

Il giornalista di Radio 1 Giorgio Zanchini chiede allo statistico Antonello Maruotti, delucidazioni su come avviene in Italia il conteggio dei morti Covid: “Cioè mi prende un infarto, mi ricoverano di corsa all’ospedale, rilevano che io sono positivo, muoio d’infarto, come vengo rilevato?”

“Ah, questa è una bella domanda. Questo dipende da chi compila le schede. Consideri che c’è un fattore che spesso viene sottovalutato, che è quello dei rimborsi ospedalieri“.

Morti Covid – Gli ospedali dicono il vero?

“Cioè, ogni volta che io vengo ricoverato e mi viene associato il Covid al ricovero, il rimborso che riceve l’ospedale è molto più alto rispetto a qualsiasi altra malattia”. E il giornalista di Radio Rai sbigottito esclama “Va be, ma così è pazzesco però professore scusi!”.

“Sì sì, però è così ovunque e quindi capisce bene che se io vengo ricoverato e mi viene associato il Covid, poi quando muoio non posso dire di esser morto per qualcos’altro, perché altrimenti quel rimborso così alto – che è giustificato dalla necessità di avere….. (non si capisce bene perché il conduttore parla sopra allo statistico)… viene meno e quindi diventa importante per questo avere questa nuova classificazione ricoveri con/per Covid, a cui poi associare ovviamente dei morti. Però sì è anche una questione economica. Questo è evidente.

Una dichiarazione che lascia tutti senza parole, compreso il giornalista Rai. A questo punto è lecito domandarsi quanti sono stati realmente i morti Covid in Italia, e se qualcuno abbia mentito per ottenere i rimborsi dalle istituzioni preposte.

qui per ascoltare la puntata

(Costa vuole abolire il greenpass)

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Rebibbia, Scuola Abbandonata: Il Pnrr Doveva Ridarle Vita, Ma Niente Si Muove

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Rebibbia, Scuola Abbandonata: Il Pnrr Doveva Ridarle Vita, Ma Niente Si Muove

#ScuolaAbbandonata: Mistero al Plesso Palenco di Rebibbia. Fondi Pnrr e proteste infiammano la scena. Cosa sta succedendo?

In una cornice di mistero e polemica, il plesso Palenco di Rebibbia torna sotto i riflettori. La scuola, abbandonata ormai da anni, era destinata a una ristrutturazione grazie ai fondi del Pnrr, ma l’intricato gioco tra amministrazione e movimenti di protesta complica la situazione. Chi è davvero responsabile?

Dal Municipio si levano critiche nei confronti dell’occupazione, attribuendo i disagi a un atto non autorizzato. Tuttavia, il Comune di Roma smentisce questa versione, attribuendo i ritardi e le difficoltà ai “problemi legati alle tempistiche”. Un rimpallo di responsabilità che lascia la comunità in attesa di chiarimenti.

I Movimenti per il diritto all’abitare non restano in silenzio e rispondono con fermezza: “Non ci stiamo a fare il capro espiatorio per le mancanze amministrative di altri.” Questa replica sottolinea le tensioni crescenti e mette in luce il malcontento di coloro che si trovano in prima linea.

Mentre il dibattito si intensifica, il destino del plesso Palenco rimane incerto. La comunità spera in una soluzione rapida per evitare che una risorsa educativa preziosa resti in stato di abbandono.

Fonte Verificata

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Telemarketing. Dal 19 agosto cambiano le regole per le chiamate da numeri stranieri

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Telemarketing. Dal 19 agosto cambiano le regole per le chiamate da numeri stranieri
Prima rivoluzione in tema di telemarketing. Dal prossimo 19 agosto, infatti, scatterà il blocco delle chiamate commerciali provenienti dall’estero e che utilizzano finte numerazioni italiane per ingannare i cittadini. Lo ricorda Assoutenti, che sottolinea tuttavia come la novità interesserà solo le telefonate provenienti da numeri fissi.

Che cosa è il CLI (Calling Line Identification) usato dai call center

“Da martedì 19 agosto diventeranno operativi i nuovi filtri anti-spoofing imposti dall’Autorità per le comunicazioni agli operatori telefonici – spiega il presidente Gabriele Melluso – Il CLI Spoofing, acronimo di Calling Line Identification Spoofing, è una tecnica che permette a chi chiama di mascherare il proprio numero telefonico: il chiamante utilizza software che gli permettono di modificare il proprio ID chiamante, facendo apparire un numero diverso da quello reale. Il destinatario della chiamata vede comparire questo numero fasullo, ignaro che si tratti di un’identità contraffatta, ed è quindi portato con l’inganno a rispondere al telefono. Una tecnica utilizzata da operatori e call center illegali per proporre attraverso il telemarketing investimenti finanziari ma anche contratti di forniture energetiche”.

Telemarketing cosa cambia

Nello specifico con la delibera 106/25/CONS pubblicata lo scorso 19 maggio, l’Agcom ha approvato il Regolamento recante disposizioni a tutela degli utenti finali in materia di trasparenza nell’offerta di servizi di comunicazioni elettroniche e nella presentazione del numero chiamante (CLI- Calling Line Identity) – analizza Assoutenti – La delibera prevede, in capo agli operatori nazionali che ricevono chiamate consegnate da operatori esteri, l’obbligo di bloccare in Italia le chiamate con numero fisso italiano e quelle con numero mobile italiano, a meno che l’utente non sia effettivamente in roaming all’estero.
Misure che saranno applicate in due passaggi: il primo il 19 agosto, e riguarderà esclusivamente il blocco delle chiamate dall’estero con numero chiamante italiano di rete fissa; il secondo, il 19 novembre, riguarderà il blocco delle chiamate con numero chiamante italiano di rete mobile. Per chi non si adegua, multe fino a 1 milione di euro. 
Si tratta di un primo passo per combattere l’odioso fenomeno del telemarketing aggressivo, ma che non porrà fine alle chiamate commerciali indesiderate – avvisa Melluso – Occorrerà attendere novembre, quando scatterà il blocco anche per le finte numerazioni di rete mobile, per capire se la misura determinerà reali benefici per gli utenti. Per adesso l’unica strada per combattere realmente il teleselling selvaggio risiede nell’applicazione concreta dell’art. 66 quinques del Codice del consumo, che rende nulli i contratti non richiesti dai consumatori: una tutela sostanziale a valle che va applicata con rapidità ed efficienza”.
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