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Tweet sulle bare di Bergamo: possibili guai giudiziari per Tommaso Montesano

Dopo le parole offensive di Tommaso Montesano, i familiari delle vittime passano al contrattacco

Ora per Tommaso Montesano le cose si mettono davvero male. Il giornalista di Libero, figlio dell’attore Enrico, era risaltato nei giorni scorsi agli onori della cronaca per un post dai contenuti davvero scioccanti. “Le bare di Bergamo stanno al Covid come il lago di Duchessa sta al sequestro Moro“, aveva scritto nel messaggio, poi cancellato. Il riferimento è al comunicato in cui le Brigate annunciavano di aver ucciso Moro e di averne abbandonato il corpo nel lago del reatino. Un tentativo di depistare le indagini che, secondo Montesano, sarebbe stato sostanzialmente ripetuto con il Covid. Utilizzando stavolta le immagini delle casse trasportate dai camion dell’esercito in fila tra le vie deserte della città assediata dalla pandemia.

TOMMASO MONTESANO, PROCESSO IN VISTA

Una posizione molto grave, che potrebbe costare carissima a Montesano. In primis sotto il profilo lavorativo: l’editore di Libero ha infatti provveduto a sospenderlo e ne starebbe valutando il licenziamento per colpa grave. Ma per il giornalista le grane potrebbero essere anche giuridiche. A dare loro avvio proprio i familiari delle vittime, ai quali non sono evidentemente bastate le scuse offerte dal quotidiano. Si sono quindi recati presso la Procura di Bergamo e hanno depositato una denuncia nei confronti di Montesano. Accusato, scrivono, di “un gravissimo vilipendio alla memoria e alla dignità” loro e dei congiunti defunti. Per questo a breve il giornalista potrebbe essere chiamato a rispondere di diffamazione aggravata.

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