Cronaca
Ucraina trattative: si terranno al confine con la Bielorussia

Ucraina trattative: il sì di Zelensky
Dopo l’attesa per la scadenza dell’ultimatum russo agli ucraini, alle 13 italiane, adesso si aggiunge invece la notizia che il Presidente Zelensky abbia dichiarato che l’incontro tra le delegazioni ci sarà senza precondizioni. E si terrà al confine tra Ucraina e Bielorussia.
Una giornata piena di tensione, soprattutto dopo le dichiarazioni del I Presidente bielorusso Alexander Lukashenko che, in riferimento alle sanzioni internazionali che i paesi europei stanno infliggendo alla Russia condannandone le azioni, ha esclamato: “In una situazione come questa dovremmo essere consapevoli che ci sono tali sanzioni. Si parla tanto di settore bancario, gas, petrolio, Swift. È peggio della guerra. La Russia viene spinta verso una terza guerra mondiale”. Incita i paesi europei a fare attenzione e a stare alla larga dall’ipotesi di una terza guerra mondiale perché: “sarebbe una guerra nucleare, ovvero la fine di tutto”, tuonanti le sue parole.
In più, da segnalare, nella giornata di oggi, vi è l’ordine dato da Vladimir Putin alle Forze armate di mettere in stato di massima allerta le forze di deterrenza nucleare, dopo “le dichiarazioni aggressive” da parte della Nato.
Ucraina trattative – dove avranno luogo?
“Pronti per iniziare i negoziati a Gomel”, in Bielorussia. In una dichiarazione alla stampa, il portavoce della Federazione russa, Dmitry Peskov, citato da Ria Novosti, ha riferito che la delegazione di Mosca è arrivata in Bielorussia.
“In accordo con l’accordo raggiunto, la delegazione russa, composta da rappresentanti del Ministero degli Affari Esteri, del Ministero della Difesa e di altri dipartimenti, compresa l’amministrazione presidenziale, è arrivata in Bielorussia per le trattative con gli ucraini”, ha fatto sapere Peskov.
L’Ucraina è dunque aperta alle trattative con Mosca, ma non in Bielorussa: lo ha affermato il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, respingendo la proposta avanzata dal Cremlino.
“Vogliamo questo incontro, vogliamo che la guerra finisca ma abbiamo proposto ai russi qualsiasi città di un Paese che non ci lancia missili contro”, ha affermato in un video Zelenzky.
La città di Gomel è stata suggerita dalla stessa parte ucraina come sede per i colloqui. Pescov ha anche aggiunto che, seppur i colloqui con il vertice ucraino siano in corso, la Russia non sospenderà le sue operazioni militari in Ucraina.
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Cronaca
Truffa dei permessi di soggiorno per madri straniere

Un papà italiano per garantire alle neomamme straniere il permesso di soggiorno: è questo il meccanismo rivelato da un’indagine condotta dal commissariato Viminale. Tre donne sudamericane avevano coinvolto due senza tetto e un pregiudicato nel ruolo di padri improvvisati per i loro figli, presentandosi negli uffici anagrafici degli ospedali per dichiarare la paternità. Gli investigatori hanno scoperto una rete di sfruttamento che traeva vantaggio dalla vulnerabilità degli uomini coinvolti, offrendo in cambio denaro, pasti e sigarette.
LA BANDA
Il principale artefice del raggiro è Simeone Halilovic, 53 anni, soprannominato Kojak, che si occupava di reclutare i falsi padri e definire i compensi. Al suo fianco operavano Daniele Amendolara, 35 anni, e Settimio Possenti, 55 anni, entrambi con precedenti penali. A supportare l’inchiesta c’è anche un clochard, testimone chiave che, dopo aver subito minacce, ha fornito testimonianze cruciali. Halilovic aveva convinto il clochard a dichiararsi padre di un bambino, mentre la madre, una cittadina venezuelana di 33 anni, lavorava come escort.
IL DNA
Le indagini hanno portato alla raccolta di prove biologiche grazie alla collaborazione del clochard, che temeva per la propria vita. Halilovic, dopo aver appreso della sua collaborazione con gli inquirenti, ha tentato di rintracciarlo, dichiarando: «Se lo trovo lo taglio». Gli agenti hanno scoperto che le madri erano in realtà conviventi con i veri padri dei bambini, portando alla luce un complicato sistema di false dichiarazioni. I test del DNA hanno confermato la verità riguardante le paternità, e per Halilovic e i suoi complici sono scattate misure restrittive, mentre le tre donne sono state poste agli arresti domiciliari. Il clochard, che ha assistito le forze dell’ordine, non è stato colpito da misure cautelari.
Cronaca
Monica Guerritore avvia le riprese del film su Anna Magnani il 23 aprile

Una voce umana è il titolo della pellicola che vedrà Guerritore interpretare una delle più grandi icone femminili del cinema italiano e mondiale. Il film si propone di esplorare la vita e l’eredità di questa figura attraverso una narrazione intensa e coinvolgente.
Un’interpretazione straordinaria
La scelta di Guerritore per il ruolo principale è stata accolta con entusiasmo, poiché l’attrice è nota per le sue capacità artistiche e la profondità delle sue interpretazioni. Gli amanti del cinema aspettano con impazienza di vedere come riuscirà a portare sul grande schermo l’essenza di una personalità così complessa e affascinante.
Riscoprire un’icona
La pellicola offrirà non solo un tributo alla carriera della protagonista, ma anche una riflessione sui temi universali di amore, perdita e autocontrollo. "Una voce umana" non si limita a raccontare la storia di una donna, ma cerca di catturare le emozioni e le esperienze che hanno segnato la sua vita, rendendo omaggio alla sua grandezza.
In attesa di ulteriori dettagli sulla programmazione e sul rilascio del film, il progetto sta già suscitando un notevole interesse tra il pubblico e gli addetti ai lavori.
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