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Internet Explorer, addio al noto browser di Microsoft

Internet Explorer, prevista per giugno la messa in soffitta da parte del colosso americano

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Internet Explorer, addio al noto browser di Microsoft

Internet Explorer va in pensione. Il saluto avrà luogo tra poco meno di tre mesi, il prossimo 15 giugno. A confermarlo la stessa azienda produttrice, la Microsoft, che ne ha annunciato la definitiva sostituzione con Edge. All’origine della decisione il fatto che il programma è divenuto ormai completamente obsoleto. Il che, spiegano da Redmond, incide negativamente in particolare sulla sua sicurezza e sulla capacità di supportare siti tecnologicamente più moderni. In più, è stato già ampiamente soppiantato con Chrome: quest’ultimo, rivelano gli ultimi dati, è infatti utilizzato da quasi il 63% degli utenti, contro l’appena 0,5% del rivale.

INTERNET EXPLORER, LE TAPPE DELL’ADDIO

Microsoft non fornirà alcun supporto all’ultima versione del software, la 11. Dalla quale successivamente si verrà indirizzati direttamente su Edge, già presente in Windows 10. Il nuovo browser manterrà comunque ancora per un pò la modalità del predecessore, di cui mimerà il comportamento in codice navigando su siti non aggiornati. Nonostante la spinta della casa madre, anche per lui però al momento i numeri sono impietosi: l’uso globale supera infatti appena il 4,5%.

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Anzio, Lamborghini sequestrata dalla Polizia Locale

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Anzio, Lamborghini sequestrata dalla Polizia Locale

La Polizia Locale di Anzio sequestra Lamborghini da 200 mila euro. Il veicolo era ricercato dalle autorità svizzere

Anzio. Operazione del Nucleo di Polizia Giudiziaria della Polizia Locale di Anzio in collaborazione con la Polizia Svizzera che ha portato al sequestro di una Lamborghini Huracán dal valore di oltre 200 mila euro.

Il veicolo era ricercato dalle autorità elvetiche per reati contro il patrimonio ed è stato intercettato dalla Polizia Locale di Anzio grazie all’avanzato sistema di controllo targhe presenti in città.

L’auto, intercettata in sosta nella serata del 21 novembre è stata posta sotto sequestro e messa a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. L’attività di indagine ha portato anche all’identificazione del soggetto, residente negli Emirati Arabi Uniti, che aveva condotto la supercar fino in Italia. L’indagine ancora in corso riguarda numerose auto di lusso sottratte in Svizzera e condotte in Italia.

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Steve Jobs 24 gennaio 1984. Nasce il mito del primo Macintosh

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Steve Jobs, storia del primo Mac: all’origine del culto della Mela

La storia del primo Mac di Steve Jobs che ha dato origine al culto della Mela

Nel lontano 24 gennaio del 1984, Apple ha presentato al mondo il Macintosh, un evento destinato a cambiare la storia della tecnologia. Steve Jobs intendeva lanciare il primo vero personal computer come un’opportunità di liberazione dalla presunta tirannia del “pensiero unico” rappresentata dalla gigante IBM. L’evento è stato promosso con uno spot epico diretto da Ridley Scott, trasmesso una sola volta in TV durante il terzo quarto del Super Bowl tra i Washington Redskins e i Los Angeles Raiders.

Il Macintosh era un progetto sviluppato da Jef Raskin nel 1984, caratterizzato da dimensioni compatte, portabilità e un’interfaccia grafica all’avanguardia. Nonostante i suoi limiti iniziali, come l’assenza di un hard disk e una ventola interna per evitare il surriscaldamento, il Macintosh ha avuto un impatto epocale nel mondo della videoscrittura e della grafica digitale, rivoluzionando il mercato dei personal computer.

Nel contesto del mercato digitale e tecnologico, Davide Di Santo ha enfatizzato come Jobs fosse un vero genio del commercio e un visionario nel campo della tecnologia di consumo, capace di rivoluzionare il modo in cui le persone interagiscono con i dispositivi elettronici. La presentazione pubblica iniziale del Macintosh è stata descritta come un momento straordinario, testimonianza della capacità comunicativa e della visione futuristica di Jobs.

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