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Iodio anti radiazioni nucleari, i medici mettono in guardia sul fai da te
Iodio anti radiazioni nucleari, gli avvertimenti degli esperti sui rischi dell’assunzione
Iodio anti radiazioni nucleari: bisognerebbe assumerlo come cura o magari prevenzione? A sentire i medici, la risposta è decisamente no. Gli italiani, al pari del resto della popolazione europea, si sono infatti decisamente preoccupati dopo i bombardamenti russi alle centrali di Zaporizhzhia e Chernobyl. In molti hanno quindi iniziato a prendere d’assalto le farmacie per assicurarsi pillole di ioduro di potassio. Ma gli esperti mettono in guardia sulla loro assunzione fai da te. Essa, sottolineano i centri americani Cdc, va infatti effettuata “solo dietro indicazione dei medici o di coloro che gestiscono l’emergenza“, altrimenti può causare “rischi per la salute“.
IODIO ANTI RADIAZIONI NUCLEARI, COME ASSUMERLO
Sulle modalità di assunzione, fa chiarezza il professor Sebastiano Venturi, esperto di igiene pubblica. Questi raccomanda “dosi opportune e non preventive“, oltre che di considerare “fattori importanti quali età, malattie, gravidanza o allattamento“. Le pillole, aggiunge poi, vanno prese “prima che lo iodio radioattivo venga ingerito o nelle primissime ore successive“. Gli effetti, conclude, sono benefici non solo per la tiroide, ma anche per il resto del corpo, “in particolare per stomaco, mammella, cervello, sistema immunitario, midollo osseo e retina“.