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Cinema

Pugno Will Smith a Chris Rock: rissa durante la notte degli Oscar (VIDEO)

Pugno Will Smith a Chris Rock: prima l’alterco, poi le scuse dell’attore. Ecco com’è andata

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Pugno Will Smith a Chris Rock. Se c’è una cosa che ricorderemo di questi Oscar 2022, sarà sicuramente questa. Un episodio che ha movimentato non poco la cerimonia, recando inoltre tensione ed imbarazzo dietro le quinte. Tutto è cominciato mentre Rock stava presentando il premio per la categoria ‘documentari’. Durante il discorso, si è avventurato in una battuta sull’acconciatura della moglie di Smith, Jada Pinkett. Parole che sono suonate di pessimo gusto, dal momento che l’attrice soffre notoriamente di alopecia. E che hanno scatenato la reazione dell’attore: dopo aver lasciato il suo posto in sala, è infatti salito sul palco e ha sferrato a Rock un pugno in pieno viso.

PUGNO WILL SMITH, LE SCUSE DELL’ATTORE

Poi è tornato a sedersi, ma ha continuato ad inveire su Rock, invitandolo a gran voce a non parlare più della moglie. Col passare dei minuti, però, la tensione è andata via via scemando. Fino a che Smith ha deciso di chiedere scusa agli organizzatori della cerimonia per il suo comportamento. A fornirgliene l’occasione la vittoria della statuetta come ‘miglior attore’, per la sua performance in ‘King Richard – Una famiglia vincente’. Ritornato sul palco per ricevere il riconoscimento, è tornato sull’episodio in lacrime: “L’amore fa fare cose folli“, si è giustificato.

GUARDA IL VIDEO DEL PUGNO WILL SMITH

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David di Donatello, 19 candidature per “C’è ancora domani”

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David di Donatello, 19 candidature per “C’è ancora domani”

Annunciate le candidature per i film ai prossimi David di Donatello,  su tutti spiccano “C’è ancora domani” di Paola Cortellesi e “Io Capitano” di Matteo Garrone.

Paola Cortellesi all’esordio da regista ha fatto centro, infatti le candidature all’ambito statuetta sono ben 19, tra cui quella di miglior film. Un film ambientato ai tempi della guerra, che racconta la classica famiglia patriarcale di quell’epoca. La pellicola interamente girata in bianco e nero è da pochi giorni sulle piattaforme streaming e sta spopolando, se l’inizio della carriera da regista per la brava attrice romana è questo, ci aspettano altri grandi capolavori.

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Cinema

È morto il regista Paolo Taviani, maestro del cinema italiano

È morto il regista Paolo Taviani, maestro del cinema italiano

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È morto il regista Paolo Taviani, maestro cinema italiano

È morto il regista Paolo Taviani, maestro del cinema italiano.

Il regista Paolo Taviani è morto a Roma dopo una breve malattia all’età di 92 anni, lasciando la moglie Lina Nerli Taviani e i figli Ermanno e Valentina. La cerimonia laica funebre si terrà lunedì 4 marzo presso la Protomoteca del Campidoglio dalle 10 alle 13. Paolo Taviani, insieme al fratello Vittorio, ha formato una delle coppie più influenti del cinema italiano, firmando film indimenticabili che hanno fatto la storia del cinema.

Il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, ha espresso il suo cordoglio per la scomparsa del regista, definendolo un grande maestro del cinema italiano. Anche l’assessore alla Cultura della Regione Lazio, Simona Baldassarre, ha elogiato il contributo di Taviani al cinema italiano, definendolo una figura libera e coraggiosa della cultura italiana. Paolo Taviani aveva annunciato di tornare sul set dopo aver diretto il film “Leonora Addio” nel 2022, progettando di realizzare un nuovo film intitolato “Canto delle Meduse” con l’attrice Kasia Smutniak.

Nato a San Miniato nel 1931, Paolo Taviani si trasferì a Roma negli anni Cinquanta con il fratello Vittorio per iniziare la loro carriera nel cinema, dirigendo documentari e il loro primo film da soli, “I sovversivi”. I fratelli Taviani sono stati protagonisti di un cinema civilmente impegnato con film che hanno ricevuto numerosi premi e riconoscimenti italiani ed europei.

Tra i film di maggior successo dei fratelli Taviani ci sono “Sotto il segno dello Scorpione”, “La notte di San Lorenzo” e “Padre padrone”, basato sul libro di Gavino Ledda e vincitore della Palma d’Oro a Cannes. La filmografia dei Taviani include anche adattamenti di opere letterarie come le novelle di Luigi Pirandello e il romanzo di Goethe “Le affinità elettive”.

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