Cronaca
Tor Bella Monaca, Blitz dei Carabinieri. Arrestati 3 donne e 2 uomini
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Tor Bella Monaca arresti dei Carabinieri
Nella serata di ieri a Tor Bella Monaca i Carabinieri, nel corso dei quotidiani controlli antidroga, hanno arrestato 4 persone con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
Gli arresti sono stati effettuati tutti nei pressi delle note piazze di spaccio di via dell’Archeologia. In manette è finita una 51enne, già nota ai militari, che è stata notata aggirarsi con fare sospetto e a seguito di perquisizione personale è stata trovata in possesso di 9 dosi di cocaina del peso di circa 5 g. e della somma contante di 200euro.
In manette anche una 45enne, disoccupata, in atto sottoposta alla misura della prevenzione personale e dell’avviso orale nonché della misura cautelare dell’obbligo della presentazione alla P.G., che è stata notata mentre cercava di disfarsi di un involucro gettandolo dal ballatoio. I militari dopo aver recuperato l’involucro hanno rinvenuto al suo interno 18 dosi di cocaina del peso di circa 10 g.
In manette anche una 24enne, disoccupata e con precedenti, notata nella nota piazza di spaccio mentre si aggirava con fare sospetto. A seguito della perquisizione personale è stata trovata in possesso di ben 45 dosi di cocaina del peso di circa 24 g. e della somma contante di 850 euro. Nelle sue tasche nascondeva 9 dosi della stessa droga e 140 euro. Identificato anche l’acquirente, poi segnalato alla Prefettura, quale assuntore di sostanze stupefacenti.
Gli stessi Carabinieri di Tor Bella Monaca hanno arrestato un 20enne romano, disoccupato e con precedenti, mentre cercava di occultare, ai piedi di un paletto di ferro, delle bustine di plastica. Fermato e sottoposto a perquisizione è stato trovato in possesso di 25 dosi di cocaina del peso di 15 g. e ulteriori 3 dosi di hashish del peso di circa 3.5 g., nonché della somma contante di 200 euro.
In manette, infine, è finito anche un 30enne romano, senza occupazione e già sottoposto alla misura di prevenzione dell’avviso orale, fermato dai Carabinieri in una nota piazza di spaccio di via dell’Archeologia e trovato in possesso di 11 dosi di cocaina, 28 dosi di hashish e 755 euro, ritenuti provento di attività illecita.
Tutta la droga rinvenuta nel corso dei controlli è stata sequestrata assieme al denaro contante, ritenuto provento dell’illecita attività di spaccio, mentre gli arrestati sono stati condotti in caserma. Tutti gli arresti sono stati già convalidati. Al momento ci si trova nella fase delle indagini preliminari, per cui per tutti gli indagati vige il principio di presunzione di non colpevolezza fino a sentenza definitiva.
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Cronaca
Prime dieci sospensioni effettuate
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Rientro amaro per alcuni studenti romani che ieri hanno ripreso le lezioni in presenza, mentre sono iniziate le sospensioni per coloro coinvolti nelle recenti occupazioni. Al liceo classico Virgilio, la sanzione ha colpito un solo studente per la sua partecipazione a varie mobilitazioni, inclusa una protesta in cui è stata bruciata una foto del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu. Per lui sono stati disposti 10 giorni di sospensione, con la curiosità su eventuali misure disciplinari per gli altri coinvolti.
Al liceo Cavour, dieci studenti hanno subito sanzioni, la cui durata è iniziata ieri, sebbene l’obbligo di frequenza sia mantenuto. I ragazzi hanno infatti organizzato un sit-in di protesta contro le “misure di repressione”, evidenziando le punizioni disciplinari che comportano fino a 15 giorni di sospensione, ore di volontariato con la comunità di Sant’Egidio e letture di “Il maestro e Margherita” di Bulgakov e “Contro il fanatismo” di Amos Oz.
I DANNI
Il tema delle sanzioni è strettamente legato al risarcimento danni. I collettivi studenteschi stanno attivando raccolte fondi anonime per evitare che solo pochi vengano identificati come responsabili. Al Morgagni sono stati raccolti oltre 4700 euro, mentre al Virgilio la somma ha superato i tremila. Due studenti del Visconti sono stati individuati come responsabili sulla base di una foto pubblicata su Instagram e dovranno coprire un risarcimento di 7200 euro. Gli studenti di Visconti avvertono che, in caso di mancato risarcimento, potrebbero affrontare un processo penale con la costituzione di parte civile da parte del ministro Valditara.
LA RIAPERTURA
In contrasto, il rientro per gli studenti del liceo Gullace di Roma è stato più gratificante, poiché sono tornati nella sede centrale dopo due mesi di chiusura. La struttura di piazza dei Cavalieri del Lavoro era stata chiusa per lavori di messa in sicurezza sismica. Dopo disagi legati a incendi e trasferimenti, dal 7 gennaio l’edificio ha riaperto, accogliendo nuovamente studenti con 22 aule riattivate. Daniele Parrucci ha spiegato che sono stati forniti banchi e sedie mancanti, e che sono stati eseguiti interventi di manutenzione per garantire l’operatività dell’edificio in sicurezza.
Cronaca
Furti e aggressioni nelle abitazioni di coppie di anziani, arrestata la banda
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Pericolosi, violenti e specializzati in furti in abitazione. Cinque banditi sono stati arrestati dai carabinieri di Frascati dopo aver messo a segno otto colpi tra Grottaferrata, Centocelle e Fidene tra l’11 e il 27 novembre. Le indagini hanno incluso pedinamenti, intercettazioni telefoniche e satellitari. La “centrale operativa” della banda era situata nel campo rom di via dei Gordiani, dove è stato arrestato il capo, Luigi D. G., di 54 anni, insieme alla compagna, Laura M., di 34 anni. Tre altri complici, già in carcere per reati analoghi, erano Valentino M., di 27 anni, Florin T. e Alex M., entrambi di 24 anni.
LA SEQUENZA
La banda operava con modalità collaudate. A bordo di una Jeep Renegade noleggiata, il capo accompagnava i complici nei luoghi dei furti, prendendo di mira abitazioni di anziane coppie. Il primo allarme era scattato l’11 novembre a Grottaferrata, dove hanno fatto irruzione in due appartamenti, rubando oggetti per un valore di 10mila euro. Una vicina, insospettita, ha fotografato la targa del veicolo, attivando il “Targa System”. Dopo, i ladri hanno continuato a colpire, aggredendo anche un anziano in casa sua il 16 novembre con minacce di morte.
SOTTO LA LENTE
Le indagini non si fermano qui. Le utenze telefoniche del capo e della compagna continuano a essere monitorate anche dopo gli arresti. I complici detenuti hanno contattato Luigi D. G. e Laura M. tramite telefoni a loro disposizione in carcere. Nelle conversazioni registrate, hanno chiesto aiuti economici e minacciato di denunciarli se non ricevessero supporto. Gli investigatori stanno dunque esaminando un secondo filone d’indagine riguardante il traffico di telefoni e sim all’interno delle carceri.
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