Cronaca
Altare della Patria occupato, lo sfregio dei turisti pasquali al monumento
Altare della Patria occupato, tra picnic sulla scalinata e controlli che scarseggiano

Altare della Patria occupato. Destano decisamente rabbia le immagini viste ieri ai piedi del celebre Vittoriano. La zona, dopo le restrizioni per la pandemia, è tornata infatti in questo weekend di Pasqua ad affollarsi di visitatori. I quali però, invece di approfittarne per ammirarne e immortalarne la bellezza, si sedevano sui gradini per prendere il sole o consumare panini e bibite. Del tutto incuranti dei divieti imposti per contrastare il degrado e favorire la salvaguardia di quello che è un simbolo della storia d’Italia.
ALTARE DELLA PATRIA OCCUPATO, IL PRECEDENTE
Quest’ultimo, lo ricordiamo, era stato già violato poco prima del lockdown 2020, quando anche allora alcuni turisti furono beccati a fare il bagno nella Fontana dell’Adriatico. In quell’occasione, dal Ministero della Cultura non tardò ad invocare maggiori presidi, soprattutto nelle parti esterne dell’area. Ma evidentemente le sue parole sono cadute nel vuoto: assenti o quasi infatti i controlli da parte delle forze dell’ordine. E purtroppo c’è chi ne ha approfittato.
Cronaca
Festa della polizia, mille bambini scoprono la radio della sala operativa mobile

Sabato scorso, oltre mille persone hanno invaso lo stand del Servizio di controllo del territorio in piazza del Popolo per il 173esimo anniversario della polizia di Stato. È stato un vero e proprio spettacolo, quasi come una fiera del “Grande Fratello” versione poliziesca, con famiglie in fila per vedere come funzionano le operazioni di soccorso. #Polizia #GrandeFratello #Roma
L’invasione della curiosità
Bambini e genitori hanno formato una coda impressionante fuori dalla Sala operativa mobile della questura di Roma, tutti desiderosi di spiare “da vicino come viene gestita ogni singola chiamata di soccorso” (sì, proprio come una serie TV, ma senza la pausa pubblicitaria).
La tecnologia tra le mani dei più piccoli
L’agente Rita Sivo, con un sorriso che farebbe invidia a una star di Hollywood, ha mostrato ai bambini una vera e propria centrale operativa. Monitor che tracciano le volanti, la posizione delle celle telefoniche e persino la geolocalizzazione dei cellulari tramite l’Id. Ecco il commento della nostra “protagonista”: “Sorride l’agente Rita Sivo mentre, insieme con i colleghi, mostra ai bambini i monitor”. Insomma, un po’ come giocare a nascondino con la tecnologia, ma con meno divertimento e più serietà.
Selfie e gadget futuristici
La giornata si è trasformata in una vera e propria fiera tecnologica, con selfie e foto ricordo che fioccavano come neve a dicembre. Agli agenti, sempre pronti a stupire, “mostrano al pubblico i droni” e altri gadget futuristici come le bodycam e i gilet tattici, in fase di sperimentazione. Presto, questi strumenti entreranno a far parte della dotazione standard dei poliziotti in tutta Italia, trasformandoli in veri e propri agenti del futuro.
Cronaca
Picchiata e stuprata dal marito, registra le violenze e lo fa arrestare

Donna di 33 anni di Palermo arresta il marito violento grazie a registrazioni. L’episodio di violenza sessuale è l’ultimo di una lunga serie, ma la vittima ha scelto di restare a casa. #ViolenzaDomestica #Giustizia #Roma
Picchiata, minacciata e violentata dal marito. Una donna di 33 anni, originaria di Palermo, è riuscita a far arrestare il marito che la maltrattava anche alla presenza dei figlioletti di 5 e sette anni. “Non ci sono più parole per descrivere questa barbarie”, ha commentato un vicino.
L’ultimo episodio lo scorso 7 aprile, quando è stata costretta dall’uomo ad avere rapporti sessuali contro sua volontà. Ma la giovane ha registrato le minacce e le violenze facendo così scattare l’intervento dei carabinieri che hanno arrestato, in flagranza differita, il trentacinquenne romano, con precedenti, accusato di maltrattamenti in famiglia e violenza sessuale. “Finalmente giustizia”, ha detto un amico di famiglia.
La 33enne ha anche riferito ai militari di non aver mai presentato querela o richiesto intervento alle forze dell’ordine o fatto ricorso a cure mediche, e ha rifiutato il collocamento in una struttura protetta, decidendo di restare assieme ai figli nel suo appartamento a Villaggio Falcone, alla periferia est di Roma. Il marito è stato portato a Regina Coeli. “È una scelta coraggiosa, ma rischiosa”, ha detto un esperto di violenza domestica.
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