Cronaca
“Ti prego, non punirmi”: cartello amoroso compare a Roma. E scoppia il mistero
Cartello amoroso compare a Roma. E sui social network parte la caccia all’autore

Cartello amoroso compare a Roma. Un’iniziativa, almeno in apparenza, di un romanticismo che si credeva morto e sepolto. E che proprio per questo in poche ore ha fatto il giro del web. Da chi sarà mai partita? Questa la domanda che sta letteramente spopolando tra i ‘naviganti’. Voci dicono che si tratti di qualcuno che ha tradito il proprio partner e che, essendo stato da quest’ultimo ‘bloccato’ su tutti i contatti, non ha trovato altro mezzo che questo per esternare il proprio pentimento e provare a ricucire. Non manca però chi non esclude che il tutto possa far parte di una campagna pubblicitaria. Il misterioso cartello amoroso si trova in via Baronio, zona Appio Latino.
CARTELLO AMOROSO A ROMA, I DETTAGLI
Anche se sarebbe stato avvistato anche in via Don Rua, al Tuscolano. Queste le parole del contenuto: “Ciao amore mio. Ti scrivo per attirare un attimo la tua attenzione e dirti che posso cambiare e diventare l’uomo della tua vita. Quello che ti farà sentire bene e ti renderà felice. Che ci sarà nei momenti difficili della tua vita, ti sorreggerà quando inciamperai e ti consolerà quando sarai giù. Ti prego, scusami. Non mi punire se nella nostra lunga storia ho avuto un attimo di pigrizia. Ho capito dove ho sbagliato e rimedierò, così diventeremo più forti di prima. Dammi un’altra occasione e ti dimostrerò che non accadrà mai più. E che ci sarò, sempre e per sempre.
Cronaca
Incertezze sul futuro delle auto elettriche

Giallo a Roma: 17 Tesla sono andate distrutte in un incendio divampato poco prima dell’alba di oggi in una concessionaria in zona Est. Alle 4:30 circa, i vigili del fuoco di Roma sono intervenuti nella concessionaria Tesla di via Serracapriola a Torrenova per domare l’incendio che stava divorando le 17 costose autovetture elettriche.
Il rogo ha parzialmente coinvolto anche il capannone dove erano parcheggiate altre autovetture. Non si registrano persone coinvolte, ma si indaga sulle cause che hanno scatenato il rogo notturno.
LA RICOSTRUZIONE
Sono dunque 17 le Tesla andate distrutte o seriamente danneggiate nell’incendio divampato all’alba. Le macchine elettriche erano all’interno di un autoconcessionario quando sono state avvolte dalle fiamme. L’allarme lanciato alle 4:30 circa ha fatto arrivare sul posto a Torrenova, nel quadrante est della Capitale, le squadre dei vigili del fuoco dei distaccamenti della Rustica e Frascati con al seguito due Autobotti e il Carro autoprotettori. Le fiamme hanno interessato parzialmente la struttura in cui erano parcheggiate le autovetture. Sul posto le forze dell’ordine, gli agenti della polizia di Roma.
Cronaca
«Richiesta di segnalazione per strutture abusive»

L’assessore capitolino Alessandro Onorato ha avviato una nuova fase della lotta contro le keybox abusive utilizzate dai B&B, coinvolgendo gli amministratori di condominio. Attraverso una lettera inviata ai gestori di immobili privati, l’assessore ha sottolineato la necessità di rimuovere le cassette posizionate in «aree private che affacciano su spazi pubblici e che sono tutelate dai medesimi vincoli».
L’inconveniente
Le keybox, nonostante semplifichino l’accoglienza degli ospiti tramite un codice d’apertura, compromettono la verifica dei dati identificativi dei soggiornanti, contravvenendo all’obbligo stabilito dall’articolo 109 del Tulps. Inoltre, la loro presenza indiscriminata danneggia l’estetica del Centro storico. Nella precedente “fase 1”, sono state rimosse keybox in aree pubbliche grazie alla collaborazione con vigili urbani e Ama. Onorato ha recentemente incontrato le associazioni di amministratori di condominio per chiedere «una collaborazione concreta per garantire la tutela del patrimonio storico, culturale ed architettonico di Roma e, al tempo stesso, per aggiungere qualità e valore all’accoglienza turistica».
Il via libera
Le keybox sono ritenute incompatibili con il regolamento di Polizia urbana, che vieta l’apposizione di lucchetti e oggetti su beni pubblici. L’amministrazione di Roma partirà dunque con le rimozioni per evitare problematiche legali; precedentemente, infatti, la procura di Roma aveva bloccato le operazioni per garantire accertamenti sui check-in. I proprietari che non si adegueranno potrebbero affrontare sanzioni elevate, che includono una multa di 400 euro oltre ai costi per la rimozione. Oggi, Onorato incontrerà la vicesindaca di Barcellona, Laia Bonet Rull, per un sopralluogo durante il quale saranno rimosse keybox abusive.
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