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Liceo Montale, l’appello dei genitori rappresentanti in Consiglio di Istituto : “Basta gogna mediatica”

Liceo Montale, il comunicato dei genitori rappresentanti in Consiglio di Istituto

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Liceo Montale, l’appello dei genitori rappresentanti in Consiglio di Istituto : “Basta gogna mediatica”

Il Liceo Montale a Roma è passato alla cronaca per la presunta relazione tra la Preside dell’istituto e uno studente. A prendere posizione con un comunicato i genitori rappresentanti in Consiglio di Istituto.

LICEO MONTALE – IL COMUNICATO DEI GENITORI

“In considerazione del perdurare dell’esposizione mediatica che sta coinvolgendo la Comunità scolastica del Liceo Montale, i genitori rappresentanti in Consiglio di Istituto, dando voce ai sentimenti delle famiglie degli studenti del Liceo Montale, condannano fermamente l’uso morboso e strumentale dei fatti, ancora da accertare, e lesivo della privacy delle persone coinvolte, che vanno tutelate fino all’accertamento dei fatti.

Esprimono solidarietà alla persona della Dirigente Scolastica e a quella dei suoi due diretti collaboratori, sottoposti a questa vergognosa gogna mediatica, ancor prima che l’ispezione in corso abbia concluso il suo iter accertando le responsabilità.

Allo stesso modo esprimono solidarietà ai docenti e a tutto il personale della Scuola, sottoposto in questi giorni a pressioni indicibili e che, nonostante la sovraesposizione mediatica, continuano il loro lavoro di educatori con la passione di sempre, consapevoli di avere un ruolo rilevante nella crescita e nell’educazione dei nostri figli, non solo a livello di istruzione, ma anche come maestri di vita per quei ragazzi, i nostri figli, che rappresentano il nostro futuro e la nostra speranza.

Auspicano che l’USR Lazio concluda presto la sua ispezione volta all’accertamento dei fatti, affinché gli studenti e i loro docenti si possano riappropriare ciascuno del proprio ruolo di educando ed educatore all’interno della Comunità scolastica del Liceo Montale.

Come genitori siamo tutti impegnati a dare ai nostri figli, anch’essi coinvolti loro malgrado dalla vicenda, la giusta interpretazione dei fatti, siano essi confermati oppure smentiti al termine degli accertamenti in corso”.

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STADIO DELLA ROMA – IL COMUNE SPINGE PER PIETRALATA

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Incendio appiccato da un detenuto nella sua cella al carcere Regina Coeli di Roma

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Incendio appiccato da un detenuto nella sua cella al carcere Regina Coeli di Roma

Un detenuto ha appiccato un incendio nella sua cella al carcere romano di Regina Coeli, mentre un altro si è ferito gravemente al collo. La notizia è stata comunicata dal sindacato Fp Polizia Penitenziaria della Cgil, che ha definito l’episodio come un'”ennesima notte di follia” all’interno dell’istituto penitenziario.

Incendio e fuga di fumo

Il sindacato ha spiegato che il detenuto ha provocato un incendio creando una grossa nube di fumo nella sezione detentiva. Solo l’intervento tempestivo del personale di Polizia Penitenziaria ha evitato conseguenze più gravi. Durante le operazioni di evacuazione, un altro detenuto, probabilmente sconvolto e in preda al panico, si è procurato una grave ferita da taglio al collo.

Condizioni critiche del personale

La Cgil ha sollevato preoccupazioni riguardo alla situazione del personale, avvertendo che è “fortemente in sotto organico”. Il sindacato ha denunciato le “precari e difficili condizioni di lavoro” nella struttura, sottolineando che la Polizia Penitenziaria sta affrontando turni massacranti e operando al di sotto dei livelli minimi di sicurezza. Hanno fatto appello per “interventi urgenti dalle varie Autorità” e hanno chiesto una riforma dell’intero sistema penitenziario che possa affrontare le emergenze e restituire dignità ai lavoratori del Corpo di Polizia Penitenziaria.

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Carro distrutto dalle fiamme al carnevale di Pontecorvo, due bimbi ustionati e la folla in fuga

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Carro distrutto dalle fiamme al carnevale di Pontecorvo, due bimbi ustionati e la folla in fuga

Durante la sfilata della 73esima edizione del Carnevale Ciociaro Pontecorvese a Pontecorvo, provincia di Frosinone, un carro allegorico ha preso fuoco, generando panico tra i presenti. Tre persone, tra cui una donna e due bambini, sono rimaste ferite, mentre un carabiniere ha riportato una lieve ustione.

Incendio del carro allegorico

Le prime indagini indicano che l’incendio potrebbe essere stato causato da un corto circuito dell’impianto elettrico. Tuttavia, si è successivamente ipotizzato che il rogo possa essere originato da un servizio di effetti scenici che utilizzava fiamme. Testimoni affermano che le fiamme sarebbero state più alte del previsto e, a causa del vento, hanno investito un pupazzo di cartapesta, innescando il fuoco.

Dettagli sui feriti

Tra i tre feriti figurano la moglie e il figlio di chi ha allestito il carro, colpiti mentre si trovavano all’interno della struttura. I feriti sono stati trasportati all’ospedale di Cassino: un bambino e la donna sono stati dimessi con ustioni ritenute non gravi, mentre l’altro bambino ha riportato ustioni più significative, ma non si trova in pericolo di vita.

Inoltre, un carabiniere ha subito una leggera ustione al collo a causa di residui di resina bruciata, secondo quanto riportato dall’agenzia LaPresse.

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