Cronaca
Sabrina Quaresima, i docenti alla preside del Montale: “Le siamo vicini”
Sabrina Quaresima, in una lettera il sostegno degli insegnanti alla dirigente del liceo romano

Sabrina Quaresima, dopo le polemiche ecco la difesa. A porgergliela proprio gli insegnanti dell’istituto che presiede, il Liceo Montale di Roma. Nei giorni scorsi, la donna era finita sotto i riflettori dopo essere stata accusata di aver avuto una relazione con un alunno. Il lavoro degli Ispettori del Ministero per fare chiarezza l’aveva però completamente scagionata, non ravvisando alcuna irregolarità nel suo comportamento. Quest’oggi quindi alcuni elementi del corpo docente hanno deciso di rivolgersi a lei in un comunicato, per manifestarle tutta la propria vicinanza. “Ci dissociamo fermamente – si legge nella nota – e biasimiamo sia il clamore che ha amplificato un pettegolezzo non provato, sia il persistere di persecuzioni nei confronti della nostra dirigente scolastica. Di cui apprezziamo il coraggio con cui ha affrontato questo duro periodo, senza mai trascurare il proprio lavoro ed essendo sempre disponibile all’ascolto“.
SABRINA QUARESIMA, DOCENTI CONTRO I VANDALI
I docenti fanno poi riferimento ad alcuni vandalismi perpetrati nell’istituto negli ultimi giorni: “Siamo rammaricati che qualcuno cerchi di impedire il proseguimento della tranquilla attività della scuola e provi a richiamare un’attenzione morbosa nei suoi confronti. In tal modo, si infanga la dignità personale e professionale della dirigente e si compromette la serenità dell’ambiente scolastico“. “Auspichiamo – prosegue il comunicato – che il Montale continui ad essere menzionato come eccellenza del territorio e ad offrire agli studenti un valido percorso formativo, nel segno dell’inclusività e delle buone pratiche educative“. Di qui, l’invito all’Ufficio Scolastico alle azioni “più opportune per evitare che il Liceo continui ad essere oggetto di vandalismo da parte di soggetti ignoti, che hanno evidentemente interessi diversi da quelli educativi“.
Cronaca
Beni confiscati: il Forum di Roma al Campidoglio svela il viaggio dal sequestro al riscatto sociale

Una nuova vita per i beni confiscati dalla criminalità: la Casa della Solidarietà fa sua premessa nel cuore di San Lorenzo. Inaugurata da Francesca Del Bello e don Luigi Ciotti, il Forum cittadino mostra come Roma sta riscrivendo il futuro. #RiscattoSociale #BeniComunali #Roma
Uno degli ultimi beni confiscati, la Casa della Solidarietà situata in via degli Equi a San Lorenzo, ha visto il suo taglio del nastro alla presenza della presidente del Municipio II, Francesca Del Bello, e del fondatore di Libera, don Luigi Ciotti. Questa inaugurazione rappresenta solo l’ultima fase di un progetto più ampio, dove gli immobili sottratti alla criminalità iniziano una nuova vita grazie a iniziative di riscatto sociale. Il Forum cittadino, promosso dall’Assessorato al Patrimonio e alle Politiche Abitative di Roma Capitale, ha riunito istituzioni, associazioni e cittadini per discutere progetti in corso e nuove acquisizioni.
Nel corso del dibattito, hanno preso la parola diversi esponenti chiave, tra cui il Consigliere del Sindaco per la legalità, Francesco Greco, e la Direttore dell’Agenzia Nazionale per l’Amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità, Maria Rosaria Laganà. É emerso che Roma Capitale ha avviato progetti significativi, evidenziati dalla delibera n.49/2025 che esprime l’interesse per l’acquisizione di nuovi beni, come la sede di Differenza Donna e un terreno annesso alla palestra della legalità di Ostia. La mappa "Atlante" è stata aggiornata per fornire un quadro delle circa 150 proprietà confiscate, di cui l’80% già assegnato a scopi sociali.
All’incontro è emerso anche il tema cruciale della programmazione: è chiaro che i beni confiscati possono davvero diventare centri di sviluppo solo se sostenuti da una pianificazione condivisa tra cittadini, enti pubblici e terzo settore. "I beni confiscati non devono restare semplicemente in attesa," ha commentato un esperto del settore. Cresce la necessità di gestire in modo strategico le assegnazioni, in particolare quelle provvisorie, per non creare disagi alle associazioni coinvolte.
L’Assessora alle Politiche Sociali e alla Salute, Barbara Funari, ha rimarcato che sono già 30 gli immobili affidati al Dipartimento, con progetti destinati a trasformare questi spazi in case per persone vulnerabili. “In alcuni casi, sono stati restituiti luoghi di grande bellezza capaci di generare emozioni e dignità”, ha dichiarato.
"I beni confiscati rappresentano per noi un doppio valore: un presidio di legalità e uno strumento concreto per promuovere l’uso sociale del patrimonio,” ha aggiunto l’Assessore al Patrimonio, Tobia Zevi. I bandi pubblicati hanno già portato alla creazione di luoghi di riferimento per i cittadini, tra cui la Palestra delle Legalità. Roma Capitale si posiziona così in prima fila nella lotta contro le mafie, grazie al riuso sociale di beni confiscati, sempre con un occhio di riguardo alla partecipazione e alla trasparenza tra enti.
Cronaca
Restyling di via San Bonaventura: un gioiello di sampietrini tra polemiche e spese selvagge

Lavori in corso al Parco Archeologico del Colosseo! Gualtieri annuncia la riqualificazione: sarà un capolavoro o un’altra occasione sprecata? #Roma #Colosseo #Riqualificazione
Gualtieri si lancia in un entusiastico annuncio sulla tanto attesa riqualificazione della strada all’interno del Parco Archeologico del Colosseo, affermando che “La strada aveva davvero bisogno di una riqualificazione, vista anche la sua collocazione nel Parco Archeologico del Colosseo”. Ma il cittadino comune si chiede: era davvero così urgente?
Il progetto, che ha diviso l’opinione pubblica tra sostenitori e critici, mira a migliorare l’accesso e la fruibilità di un’area di grande valore storico e culturale. Nonostante le buone intenzioni, però, molti temono che i lavori si trasformino in una lunga quanto irritante odissea, interrompendo la già precaria vita quotidiana dei romani.
Critiche al progetto
Non mancano le voci di dissenso: tra chi accusa la giunta di sprecare risorse, e chi esprime scetticismo sull’effettiva utilità dell’intervento, le polemiche si sprecano. Alcuni cittadini affermano che “i soldi pubblici dovrebbero essere investiti in qualcosa di più utile”, mentre altri sostengono che una rinascita del patrimonio culturale sia necessaria per il turismo di Roma.
Aspettative e realtà
Il progetto di riqualificazione non è solo una questione estetica, ma anche una sfida per la gestione del traffico e della sicurezza nel parco. Gualtieri promette che la nuova strada sarà in grado di accogliere un maggior numero di visitatori, ma la questione permane: riusciranno i lavori a portare a un miglioramento tangibile o si riveleranno un’incompiuta?
Con i riflettori puntati su Roma, il destino di questo progetto potrebbe rivelarsi un banco di prova per l’amministrazione comunale e la sua capacità di rispondere alle crescita delle esigenze culturali ed economiche della città.
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