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“Sciatori gay? Non ce ne sono”: Sofia Goggia nella bufera

Fanno discutere le ultime dichiarazioni di Sofia Goggia sulla presenza di omosessuali tra i suoi ‘colleghi’

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“Sciatori gay? Non ce ne sono”: Sofia Goggia nella bufera

Sofia Goggia e omosessuali, un binomio che in queste ore è salito decisamente agli onori della cronaca. Colpa di alcune frasi tratte da un’intervista che la campionessa azzurra ha rilasciato a Il Corriere della Sera. E che, di questi tempi in cui, quando si affrontano certi argomenti, tutto ciò che viene detto viene passato al setaccio fino all’ultima lettera, sono apparse ai più piuttosto incaute. Quindi tali da scatenare in un battito di ciglia un vortice di polemiche. In particolare sul web, dove notoriamente con queste situazioni ci vanno a nozze. “Sciatori gay? Tra le donne qualcuna c’è“, ha esordito Sofia Goggia

SOFIA GOGGIA, LE PAROLE DELLA SCIATRICE

Che ha proseguito: “Tra gli uomini invece credo proprio di no. Devono gettarsi giù dalla Stief di Kitz (una pista austriaca piuttosto difficile e che dunque forse per la campionessa potrebbe far paura ad un atleta gay ndr)”. Incalzata sulle colleghe trans, ha poi aggiunto: “Non credo sia giusto che gareggino con le donne. Un uomo che si trasforma in donna ha infatti caratteristiche fisiche, anche ormonali, che gli consentono di spingere di più“. Sofia Goggia ha poi concluso sua condizione femminile: “Credo che le donne debbano lottare per i diritti, compresa una pari retribuzione. Però restano comunque donne. Mi arrabbio quando si dice ‘donna con le p…’. Perché devi giudicarmi da qualcosa che non ho, che non sono?“.

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Incendio appiccato da un detenuto nella sua cella al carcere Regina Coeli di Roma

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Incendio appiccato da un detenuto nella sua cella al carcere Regina Coeli di Roma

Un detenuto ha appiccato un incendio nella sua cella al carcere romano di Regina Coeli, mentre un altro si è ferito gravemente al collo. La notizia è stata comunicata dal sindacato Fp Polizia Penitenziaria della Cgil, che ha definito l’episodio come un'”ennesima notte di follia” all’interno dell’istituto penitenziario.

Incendio e fuga di fumo

Il sindacato ha spiegato che il detenuto ha provocato un incendio creando una grossa nube di fumo nella sezione detentiva. Solo l’intervento tempestivo del personale di Polizia Penitenziaria ha evitato conseguenze più gravi. Durante le operazioni di evacuazione, un altro detenuto, probabilmente sconvolto e in preda al panico, si è procurato una grave ferita da taglio al collo.

Condizioni critiche del personale

La Cgil ha sollevato preoccupazioni riguardo alla situazione del personale, avvertendo che è “fortemente in sotto organico”. Il sindacato ha denunciato le “precari e difficili condizioni di lavoro” nella struttura, sottolineando che la Polizia Penitenziaria sta affrontando turni massacranti e operando al di sotto dei livelli minimi di sicurezza. Hanno fatto appello per “interventi urgenti dalle varie Autorità” e hanno chiesto una riforma dell’intero sistema penitenziario che possa affrontare le emergenze e restituire dignità ai lavoratori del Corpo di Polizia Penitenziaria.

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Carro distrutto dalle fiamme al carnevale di Pontecorvo, due bimbi ustionati e la folla in fuga

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Carro distrutto dalle fiamme al carnevale di Pontecorvo, due bimbi ustionati e la folla in fuga

Durante la sfilata della 73esima edizione del Carnevale Ciociaro Pontecorvese a Pontecorvo, provincia di Frosinone, un carro allegorico ha preso fuoco, generando panico tra i presenti. Tre persone, tra cui una donna e due bambini, sono rimaste ferite, mentre un carabiniere ha riportato una lieve ustione.

Incendio del carro allegorico

Le prime indagini indicano che l’incendio potrebbe essere stato causato da un corto circuito dell’impianto elettrico. Tuttavia, si è successivamente ipotizzato che il rogo possa essere originato da un servizio di effetti scenici che utilizzava fiamme. Testimoni affermano che le fiamme sarebbero state più alte del previsto e, a causa del vento, hanno investito un pupazzo di cartapesta, innescando il fuoco.

Dettagli sui feriti

Tra i tre feriti figurano la moglie e il figlio di chi ha allestito il carro, colpiti mentre si trovavano all’interno della struttura. I feriti sono stati trasportati all’ospedale di Cassino: un bambino e la donna sono stati dimessi con ustioni ritenute non gravi, mentre l’altro bambino ha riportato ustioni più significative, ma non si trova in pericolo di vita.

Inoltre, un carabiniere ha subito una leggera ustione al collo a causa di residui di resina bruciata, secondo quanto riportato dall’agenzia LaPresse.

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