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BONUS ROM, “GUALTIERI CI RIPENSI: LE PARTI INTERESSATE VANNO ASCOLTATE”

Arriva la risposta della portavoce del movimento Kethane Dijana Pavlovic contro il Bonus Rom dal sindaco di Roma. Critiche anche alla Meloni.

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BONUS ROM, “GUALTIERI CI RIPENSI: LE PARTI INTERESSATE VANNO ASCOLTATE”

Bonus Rom, arriva la risposta della portavoce del movimento Kethane Dijana Pavlovic

Gli attacchi dell’Onorevole Meloni alla proposta del Sindaco Gualtieri per risolvere il problema dei campi Rom, aprono un fronte importante di discussione sul tema. Un argomento che il Movimento Kethane Rom e Sinti per l’Italia desidera che venga discusso e che lo si faccia seriamente dando delle risposte serie e soprattutto umane, come ha affermato ai microfoni del sito www.lacronacadiroma.it, la portavoce del Movimento Dijana Pavlovic, e che invece l’onorevole Meloni insieme a tutta la destra, pare non fare.

Bonus Rom – Le critiche a Giorgia Meloni

“Per quanto riguarda la situazione dei Rom a Roma – sottolinea Dijana Pavlovicnon c’è un partito politico (compresi gli interi schieramenti politici nei quali è stata l’onorevole Meloni) che può criticarne un altro. A partire dalla giunta Alemanno in poi, è stato un disastro totale, una totale negazione di diritti umani, un’incapacità totale di risolvere i problemi di chiunque, un ripetersi continuo di idee “geniali’ poi fallite in cui si è speso denaro pubblico, favorendo persino gli atti criminosi legati a mafia capitale. La conseguenza di tutto ciò sono migliaia di bambini, donne e uomini che vivono nelle condizioni pari alle condizioni di qualche paese del terzo mondo.

L’Onorevole Meloni è brava a criticare gli altri, ma non l’abbiamo mai sentita fare una proposta efficace che rispetti sia i diritti umani, sia la nostra costituzione. Fatta questa premessa doverosa, siamo estremamente critici nei confronti del nuovo piano proposto dall’esecutivo capitolino, che ripropone soluzioni simili a quelle della giunta Raggi. Questi progetti sono devastanti per le persone. L’abbiamo visto e sperimentato a lungo”.

Bonus Rom – I consigli a Gualtieri

“La giunta Gualtieri ha tutto il tempo, per affrontare la questione in modo serio e responsabile e risolverla per la prima volta a Roma. Spero non manchi la volontà politica e il coraggio. Per questo, bisogna cambiare la prospettiva, parlare con chi ha l’esperienza di un approccio diverso. E’ indispensabile pensare alla comunità rom della capitale come a una potenziale risorsa per la città, non come a un problema. Il Movimento Kethane prossimamente presenterà a Roma le proprie proposte e confida che sia gli assessori competenti che il sindaco Gualtieri saranno pronti a confrontarsi con noi trovando insieme l’ispirazione per progettare politiche efficaci, diverse, innovative e rispettose di tutti i cittadini, compresi i diretti interessati”.

 

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Incontri tra Salvini e Bossi a Gemonio: i temi al centro del dibattito.

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Incontri tra Salvini e Bossi a Gemonio: i temi al centro del dibattito.

# Incontro a Gemonio tra Salvini e Bossi: Un Dialogo Proficuo

Un significativo incontro si è svolto a Gemonio, Varese, tra il leader della Lega Matteo Salvini e l’ex segretario Umberto Bossi. La conversazione, durata oltre un’ora, è avvenuta in un’atmosfera di cordialità e rilassatezza, specialmente dopo le recenti notizie infondate sullo stato di salute di Bossi. Salvini ha descritto l’incontro come estremamente positivo, esprimendo soddisfazione reciproca.

Tematiche Affrontate nell’Incontro

Durante il colloquio, sono stati affrontati diversi argomenti di rilevanza nazionali. In primo luogo, l’autonomia è stata al centro del dibattito, con Salvini che l’ha definita una “battaglia storica della Lega”, utile per l’intero Paese. Oltre a ciò, si è parlato di infrastrutture lombarde, giustizia, sicurezza e immigrazione. Anche le questioni economiche e le strategie energetiche, compreso un occhio attento al nucleare, hanno trovato spazio nelle discussioni.

L’incontro ha visto la presenza della famiglia di Bossi, tra cui sua moglie Manuela Marrone e il figlio Renzo. Salvini ha manifestato l’intenzione di mantenere Bossi aggiornato sugli sviluppi futuri, promettendo nuove occasioni di incontro.

Prospettive di Ulteriori Incontri

Tra gli impegni presi, Salvini ha assicurato che terrà Bossi informato sulle questioni affrontate, aprendo a un futuro incontro che includerà anche ministri, a partire da Roberto Calderoli. Questa premessa sottolinea l’importanza di un dialogo continuo e costruttivo con il fondatore della Lega, riconoscendo il suo valore e contributo ai temi cruciali che il partito e il Paese si trovano ad affrontare.

Questa iniziativa di coinvolgimento evidenzia come la Lega intenda valorizzare la propria storia e il legame con le radici, mirando a costruire un futuro solido e orientato verso l’autonomia e la sicurezza nazionale.

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Cambio al vertice: Giuli subentra dopo le dimissioni del Ministro Sangiuliano

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Cambio al vertice: Giuli subentra dopo le dimissioni del Ministro Sangiuliano

Dimissioni di Gennaro Sangiuliano: Un Cambiamento al Vertice della Cultura

La Lettera di Dimissioni

Il 7 settembre 2024, Gennaro Sangiuliano ha ufficialmente rassegnato le proprie dimissioni dal ruolo di Ministro della Cultura. Questo annuncio è avvenuto attraverso una lettera indirizzata alla premier Giorgia Meloni, dopo una serie di polemiche e indiscrezioni che hanno tenuto banco negli ultimi giorni. Sangiuliano ha espresso la sua soddisfazione per i risultati ottenuti nelle politiche culturali durante il suo mandato, ma ha affermato la necessità di considerare le sue dimissioni come “irrevocabili”.

Pressioni e Malumori nel Governo

Le tensioni all’interno del governo erano palpabili, con pressioni crescenti nei confronti di Sangiuliano. Fonti vicine al governo hanno rivelato che l’atmosfera era diventata insostenibile a causa delle continue rivelazioni legate a un’imprenditrice campana. Questa situazione ha messo in discussione la credibilità dell’intero esecutivo e della stessa Giorgia Meloni, spingendo alcuni membri di Fratelli d’Italia a suggerire che fosse indispensabile chiudere la questione rapidamente per il bene della coalizione.

Il Ruolo della Meloni e l’Exit Strategy

Dopo un iniziale sostegno a Sangiuliano, la premier Meloni ha riconosciuto che le circostanze richiedevano una rapida risoluzione della crisi. Questo ha portato a una riflessione profonda sull’opportunità politica di chiudere la questione al più presto. Meloni ha poi deciso di non partecipare al G7 dei Parlamenti e ha dedicato il suo tempo alla gestione della situazione e all’individuazione di una strategia di uscita per Sangiuliano. Nel pomeriggio, ha informato il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, delle dimissioni del ministro.

Il Nuovo Ministro e le Prospettive Future

Dopo aver accettato le dimissioni di Sangiuliano, il Presidente Mattarella ha firmato il decreto che nomina Alessandro Giuli, attuale presidente della Fondazione Maxxi, come nuovo Ministro della Cultura. In seguito al giuramento di Giuli, Giorgia Meloni ha espresso pubblicamente il suo apprezzamento per Sangiuliano, definendolo un uomo capace e onesto, e ha assicurato che con il nuovo ministro continueranno gli sforzi per il rilancio della cultura nel Paese.

Reazioni e Riconoscimenti

Le reazioni alle dimissioni di Sangiuliano sono state di sostegno e riconoscimento. Antonio Tajani, segretario di Forza Italia, ha elogiato Sangiuliano per il suo operato e ha sottolineato come la sua scelta di dimettersi gli permetta di difendersi e dimostrare la sua integrità. Matteo Salvini ha anch’esso inviato un messaggio di gratitudine al ministro dimissionario e ha dato il benvenuto al suo successore Giuli.

In conclusione, le dimissioni di Gennaro Sangiuliano segnano un momento significativo nella politica culturale italiana, evidenziando le sfide e le dinamiche che influenzano l’attuale governo. La nomina di Alessandro Giuli potrebbe rappresentare un nuovo inizio per il dicastero e per la cultura nazionale.

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