Attualità
Discorso Putin 9 maggio: “Nostro atto necessario e giusto”
Discorso Putin 9 maggio: le parole del presidente russo alla parata per la Festa della Vittoria
Si è tenuto questa mattina nella Piazza Rossa di Mosca il discorso Putin 9 maggio. Un momento molto atteso, che si pensava potesse portare ad una nuova fase del conflitto in Ucraina. E invece così non è stato: il presidente russo ha infatti speso tante belle parole solo sul nazismo e sulla necessità di prevenire un’aggressione alla Russia. Con buona pace delle intelligence occidentali, che già gli affibbiavano una dichiarazione di guerra totale e altri annunci simili.
DISCORSO PUTIN 9 MAGGIO, LE PAROLE DEL PRESIDENTE
Putin ha esordito con un omaggio ai suoi soldati: “Mi congratulo con voi per questo anniversario della grande vittoria. Anche oggi che state combattendo per la nostra gente nel Donbass e per mettere in sicurezza la nostra patria. Ma anche per il futuro, perchè non ci sia posto nel mondo per i criminali nazisti“. Il presidente ha poi spiegato perchè ha intrapreso questa ‘operazione speciale’: “C’è stata una minaccia diretta vicino ai confini russi. Era stato infatti preparato un attacco anche alla Crimea. Una cosa inammissibile per noi, che abbiamo visto il pericolo crescere ogni giorno. Per questo abbiamo dovuto mettere su questo atto preventivo, necessario e assolutamente giusto“.
Attualità
Testaccio: Diciassettenne accoltellato, testimone conferma che l’aggressore non è della nostra scuola.
Un giovane di 17 anni è stato accoltellato a Roma, con le indagini in corso sull’incidente avvenuto a piazza Testaccio. L’aggressore è stato descritto come un coetaneo esterno al centro di formazione professionale frequentato dalla vittima. Secondo un testimone, la lite sarebbe iniziata a scuola e si sarebbe poi trasferita in piazza, culminando con l’aggressione. Attualmente il ragazzo ferito si trova ricoverato in gravi condizioni, ma non in pericolo di vita presso l’ospedale San Camillo. La madre della vittima chiede giustizia e si concentra sugli elementi esistenti, evitando di aggiungere nuovi dettagli.
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Il Governo è ribellato da 14 comuni della Tuscia al deposito di scorie nucleari.
Il presidente della Provincia di Viterbo Alessandro Romoli ha ribadito il rifiuto dei sindaci alla realizzazione di depositi per scorie nucleari nella Tuscia durante una riunione. La Sogin, società incaricata dello smantellamento degli impianti nucleari, ha individuato potenziali siti in 14 comuni della zona, ma i primi cittadini si oppongono attivamente a questa possibilità. Romoli ha annunciato la costituzione di un team di esperti per dimostrare l’inadeguatezza dei terreni e la sismicità della zona. La difesa della Tuscia è considerata una responsabilità condivisa e nove comuni hanno già espresso un parere negativo sull’ipotesi dei depositi.
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