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Cronaca

Incidente Tor di Quinto, ragazzo di 24 anni perde la vita

Incidente Tor di Quinto, la giovane vittima stava guidando il suo monopattino

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Incidente Tor di Quinto, ragazzo di 24 anni perde la vita

Incidente Tor di Quinto – Era la serata di ieri quando il mezzo elettrico, mentre percorreva viale di Tor di Quinto, si è scontrato con un’auto. Un impatto che non ha lasciato scampo al conducente, originario del Frusinate e militare dell’esercito. I soccorritori si sono immediatamente precipitati sul posto, nei pressi del civico 119. Ancora ignote al momento le cause del sinistro, che ha procurato al ragazzo le gravi ferite che gli sono state fatali.

INCIDENTE TOR DI QUINTO, LE INDAGINI

Trasportato in ospedale anche il guidatore dell’auto: l’uomo si trova ora ricoverato al ‘Sant’Andrea’ in stato di choc. A breve sarà sottoposto ad esami per determinare se, prima di mettersi al volante, abbia assunto alcol e/o droghe. Le indagini sono state affidate ai poliziotti del III gruppo Nomentano del corpo Locale capitolino, i quali hanno già sequestrato i due mezzi coinvolti.

Cronaca

Aggressione tra consiglieri di FI e FdI: tensioni nel centrodestra

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Aggressione tra consiglieri di FI e FdI: tensioni nel centrodestra

La denuncia del consigliere regionale azzurro Marco Colarossi riguarda un episodio che coinvolge il consigliere municipale Roberto Santoro, recentemente identificato dalla polizia locale.

Dettagli dell’Accaduto

Marco Colarossi ha espresso preoccupazione per la situazione, sottolineando la necessità di maggiori misure di sicurezza nel territorio. Nel frattempo, le autorità competenti stanno indagando per chiarire i dettagli della vicenda.

Reazioni e Conseguenze

Reazioni politiche non sono mancate, con richieste di intervento immediato per garantire la sicurezza dei cittadini. Colarossi ha ribadito che è essenziale affrontare il problema in modo deciso e tempestivo.

Prossimi Passi

La situazione è seguita con attenzione, e si aspettano aggiornamenti dai monitoraggi delle forze dell’ordine. Le istituzioni sono chiamate a rispondere prontamente a questi eventi per evitare ripercussioni più gravi.

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Cronaca

In 500 alla Sapienza per ricordare Ilaria Sula e riflettere sulla paura condivisa

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In 500 alla Sapienza per ricordare Ilaria Sula e riflettere sulla paura condivisa

Un silenzio profondo ha avvolto la facoltà di Statistica della Sapienza, dove si sono riuniti studenti e studentesse per rendere omaggio a Ilaria Sula, assassinata dall’ex fidanzato Mark Samson. Molti hanno portato fiori per commemorare la studentessa di 22 anni, condividendo il dolore e la solidarietà con la comunità universitaria.

Memoria di Ilaria Sula

Una grande foto di Ilaria è stata affissa sulla facciata della facoltà con la scritta “Sapienza ricorda Ilaria Sula”. Accanto a un mazzo di fiori, è stato lasciato un messaggio toccante: “Se domani non torno, brucia tutto. Se domani tocca a me voglio essere l’ultima”, un verso della poesia di Cristina Torre Cáceres, diventato virale dopo il femminicidio di Giulia Cecchettin.

Le studentesse, come Lucia, hanno espresso il loro lutto e la loro preoccupazione. “Lo sapevo che sarebbe finita così. La speranza c’è sempre, ma dentro di me lo sapevo già. Denunciare? Certo, ma il rischio è che lui arrivi comunque”, ha affermato Lucia. Angelica, compagna di corso di Ilaria, ha aggiunto l’importanza dell’educazione affettiva: “È inaccettabile che non ci sia. Non si tratta soltanto dell’omicidio, ma del revenge porn, delle relazioni tossiche che anche io ho avuto”. Gli striscioni esposti nel piazzale rivendicano: “Ci vogliamo viv3” e “Verità e giustizia per Ilaria. Un altro mondo è possibile, organizziamoci!”.

Un gesto simbolico e un invito alla riflessione

Centinaia di persone hanno agitate le chiavi di casa, un gesto simbolico per rappresentare la necessità che le case siano luoghi sicuri per le donne. Il femminicidio di Ilaria ha riacceso il dibattito sulla sicurezza e sulla cultura patriarcale.

Le parole della rettrice

La rettrice Antonella Polimeni ha parlato di “un silenzio rumoroso” e ha espresso il pensiero della comunità per Ilaria, enfatizzando la necessità di un cambiamento a livello educativo. “Le istituzioni devono lavorare insieme perché è vero, serve la repressione, servono le leggi, ma l’educazione affettiva e sessuale deve iniziare precocemente”, ha dichiarato Polimeni. Un collega di Ilaria ha condiviso il suo ricordo: “Pensare che una ragazza che vedevi tutti i giorni non ci sia più è inaccettabile e rende tutto più pesante”.

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