Attualità
Intervista Lavrov a Zona Bianca, Mediaset si difende dalle accuse (VIDEO)
Scoppia il caso internazionale per l’intervista Lavrov a Zona Bianca: interviene l’emittente
Sta facendo molto discutere, in Italia, l’intervista Lavrov andata in onda ieri sera durante il programma di Rete 4. Un’ondata di polemiche si è scatenata contro il ministro degli Esteri russo e la trasmissione in particolare per alcune frasi riguardanti il presidente ucraino Zelensky. Il quale è stato associato da Lavrov a Hitler in virtù di presunte comuni origini ebree. Parole che ovviamente non sono andate giù alle parti tirate in ballo.
INTERVISTA LAVROV, LE RISPOSTE UCRAINE
A partire dal consigliere di Zelensky Mykhailo Podolyak, che le ha definite “la prova che la Russia è successore dell’ideologia nazista. Mosca – accusa – riscrive la storia per giustificare gli omicidi di massa degli ucraini“. Secondo l’omologo ucraino Kuleba, invece, Lavrov “non è riuscito a nascondere l’antisemitismo radicato profondamente nelle élite russe. Le sue parole, offensive verso il presidente Zelensky, l’Ucraina, Israele e il popolo ebraico, dimostrano in generale quanto la Russia sia piena di odio verso le altre nazioni“.
INTERVISTA LAVROV, E QUELLE ISRAELIANE
Al coro di sdegno si è unito anche il premier israeliano Bennett, che ha parlato di affermazioni ‘gravi’ e ha invitato a smetterla di usare la Shoah come strumento di polemica politica. “Nessuna guerra di oggi è paragonabile all’Olocausto. Lavrov non dice la verità e in questo modo vuole accusare gli ebrei dei crimini compiuti ai loro danni dalla Storia, rimuovendo così le responsabilità dai loro persecutori“.
INTERVISTA LAVROV, L’ECO IN ITALIA
La polemica è giunta sin nella politica italiana: il Pd in particolare punta il dito contro Zona Bianca. “Quanto successo – scrive il segretario Letta – è un’onta, un danno a Rete 4, a Mediaset e all’Italia. Tutta Europa sta parlando di un grande paese europeo, che non può permettersi su una tv nazionale uno spot di propaganda intollerabile contro un paese bombardato“. Parole che hanno suscitato le reazioni della Lega e, infine, della stessa Mediaset.
INTERVISTA LAVROV, L’INTERVENTO DI MEDIASET
“Non si può – fanno sapere dal Carroccio – attaccare così una libera televisione e, con essa, migliaia di giornalisti e professionisti. La censura non ci piace, tanto all’estero quanto in Italia, dove non è auspicabile e augurabile“. “Le parole di Lavrov – afferma invece il Biscione – pur deliranti, sono particolarmente importanti. Comunque la si pensi, sappiamo qualcosa in più sulla Russia e chi la governa. L’intervista è dunque un documento che fotografa la storia contemporanea“.
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