Cronaca
ROMA 53enne morto dopo essere stato dimesso dal Cristo Re: medico nei guai
ROMA 53enne morto, alla base un errore nella diagnosi da parte del sanitario

ROMA 53enne morto. Si era recato al pronto soccorso in preda a fortissimi dolori allo stomaco che lo assillavano da giorni. Al termine della visita, il medico gli aveva diagnosticato una semplice gastrite, che avrebbe potuto essere tranquillamente curata a casa. L’uomo ha quindi fatto ritorno presso la propria abitazione, ma poche ore più tardi un infarto ha posto fine alla sua vita. Una tragedia, risalente al novembre del 2019, che avrebbe potuto essere evitata. Ne sono convinti i magistrati che indagano, secondo i quali sarebbe bastato accorgersi per tempo della patologia, “grave e acuta“, e trattarla in maniera adeguata. Cosa che non ha fatto il medico, che sarà quindi ora processato per omicidio colposo.
ROMA 53ENNE MORTO, LE INDAGINI
La Procura ha già disposto il sequestro della cartella clinica del 53enne morto. Rimasto in ospedale per circa un’ora e visitato tra l’altro dopo aver atteso a lungo il suo turno. Operaio originario del quartiere Primavalle, era sposato e padre di un figlio di 18 anni. Il medico che lo ha visitato, una donna, non si sarebbe accorto che nell’elettrocardiogramma sostenuto dall’uomo erano presenti due anomalie. Per questo, avrebbe dovuto ricoverarlo e sottoporlo ad altri esami più approfonditi. In questo modo, avrebbe certamente riscontrato la rottura della placca coronarica, insorta prima dell’arrivo del 53enne in ospedale e che gli è stata purtroppo fatale.
Cronaca
Scontro tra scooter e taxi a Tor Cervara: decede un uomo di 50 anni

Un altro caos sulle strade di Roma: un tassista sbatte contro uno scooter Honda SH 300, uccidendo un 50enne italiano nella periferia est, mentre lui se la cava con un passaggio in ospedale per test anti-droga e alcol. Tipico di questa città dove tutti pensano di essere in pole position! #RomaTrafficoInfernale #IncidenteMortale #TaxiVsScooter #ItaliaStradePericolose (145 caratteri)
Lo Scontro Fatale
Nel pomeriggio di oggi, un incidente mortale ha bloccato via di Tor Cervara, nella caotica periferia est di Roma. Un taxi Dacia Lodgy si è scontrato con uno scooter Honda SH 300 guidato da un 50enne italiano, che non ce l’ha fatta. Niente di nuovo in una città dove il traffico è un gioco al massacro quotidiano.Il Tassista e i Test
Il conducente del taxi, un italiano di 55 anni, ha frenato appena in tempo per prestare soccorso, ma è finito dritto in ospedale per i soliti controlli alcolemici e tossicologici. Chissà se stavolta scopriranno qualcosa di più di un caffè forte – in fondo, qui a Roma, guidare con il piede sul gas è uno sport nazionale.
Le Indagini della Polizia
Sul posto sono arrivati gli agenti della polizia locale di Roma Capitale, dal IV gruppo Tiburtino, per ricostruire la dinamica. Speriamo che riescano a dipanare questo pasticcio senza altre sorprese, perché in questa giungla urbana, ogni incidente è solo l’inizio di una nuova storia.
Cronaca
Carlo Bravi accusa il medico: Quattro interventi errati e conseguenze sul corpo

Un altro scandalo nel mondo della chirurgia estetica made in Italy: una donna, ex colf attirata da offerte a prezzi stracciati, finisce nel calvario post-operazione al seno con un chirurgo già invischiato in quattro inchieste per malpractice. Ma chi se ne frega delle regole, vero? #ChirurgoFurbetto #OperazioniLowCost #SanitaAllaRovescia #ScandaloMedico #ViraleOra
La storia della vittima
Una donna comune, che faticava come colf per arrivare a fine mese, ha ceduto alla tentazione di un ritocchino al seno a prezzi da saldo. “Lavoravo 12 ore al giorno e lui mi prometteva miracoli a metà prezzo”, ha raccontato, senza sapere che si sarebbe ritrovata con complicazioni da incubo, tra infezioni e risultati da barzelletta. Tipico di questi “eroi in camice” che giocano con la salute per arrotondare.Le indagini sul chirurgo
Questo tizio non è nuovo a guai: già quattro inchieste lo inchiodano per errori chirurgici e promesse non mantenute. Le autorità indagano su come offra interventi low-cost a chi non può permettersi di più, ma sembra che il sistema sanitario chiuda un occhio, o forse due. Chissà se finirà in galera o continuerà a operare nel sottobosco della bellezza a basso costo.
Le conseguenze per le pazienti
Le donne coinvolte pagano il prezzo più alto: dolori, rimpianti e battaglie legali. Questa ex colf ora combatte per un risarcimento, denunciando un chirurgo che sfrutta la disperazione femminile. Ma in un paese dove l’apparenza conta più della sostanza, quante altre cadranno nella trappola? Non c’è da stupirsi se queste storie esplodono online.
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