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Cronaca

Roma, abusi e molestie sulle attrici ai provini. Regista nei guai

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Roma, abusi e molestie sulle attrici ai provini. Regista nei guai

ROMA – Venivano agganciante dal regista e, nel corso dei provini, convinte con l’inganno a girare scene a luci rosse. Il tutto all’insegna di abusi e molestie sessuali. Tra le aspiranti attrici anche alcune minorenni. Nella giornata di oggi, la Procura di Roma ha chiesto per l’uomo una condanna a 10 anni di reclusione. Il modus operandi del regista, adesso 72enne, consisteva nell’indurre le ragazze a prestarsi a scene dal forte contenuto sessuale con la scusa di “calarsi meglio nel ruolo da interpretare”.

ROMA, REGISTA ARRESTATO NEL 2019

I fatti si sono consumati tra il 2011 e il 2017, quando l’uomo dava appuntamento alle vittime presso la sede dell’accademia. A quel punto il regista faceva presente loro che si trattava di scene di stupri relativamente a un film (inesistente) che sarebbe poi stato, a detta sua, prodotto di lì a poco. Uno degli osservatori, il cui compito era quello di scovare talenti, avrebbe scoperto l’intento dell’uomo e da lì sarebbero poi partite le prime denunce. Nel 2019 l’uomo è stato tratto in arresto dai carabinieri ma, scontati 18 mesi di domiciliari, è tornato in libertà. La sentenza è prevista in data 14 settembre 2022.

 

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Roma, sulla via Casilina: incendio di un’auto con una persona all’interno

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Roma, sulla via Casilina: incendio di un’auto con una persona all’interno

ArrestoSconvolgente #TentatoOmicidio Scopri i dettagli di un drammatico caso che ha lasciato tutti senza fiato!

L’incidente che ha scioccato la comunità

Un uomo di 45 anni di origine romena è finito in manette con l’accusa di tentato omicidio, in un episodio che sta accendendo la curiosità di tutti. Le autorità hanno agito rapidamente dopo aver ricevuto segnalazioni di una violenta aggressione, trasformando una tranquilla giornata in un vero e proprio thriller.

Le condizioni critiche della vittima

La vittima, un connazionale di 35 anni, lotta ora tra la vita e la morte in ospedale. Questo caso misterioso solleva interrogativi su cosa possa aver scatenato un gesto così estremo, tenendo in suspense l’opinione pubblica in attesa di ulteriori sviluppi.

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Tragedia all’ex Molino: i compagni di Carlotta Celleno dicono, “Ciao Totta, il tuo sound non morirà mai”

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Tragedia all’ex Molino: i compagni di Carlotta Celleno dicono, “Ciao Totta, il tuo sound non morirà mai”

ScopriLereditàDiCarlotta: Come i compagni di scuola stanno tenendo vivo il ricordo di una giovane artista scomparsa in modo tragico! #omaggioeterno #CarlottaCelleno

L’omaggio commovente nel cortile scolastico

Nel cortile dell’Istituto Rossellini di via Libetta, i compagni di classe di Carlotta Celleno si sono riuniti ieri mattina per un tributo carico di emozione. Con minuti di silenzio interrotti da applausi scroscianti, hanno ricordato la diciannovenne scomparsa dopo una caduta dall’ex molino di via del Pescaccio. È stato un momento di unità che ha lasciato tutti a chiedersi come un semplice incontro possa trasformarsi in un simbolo di forza condivisa.

La comunità scolastica unita nel dolore

L’intera scuola si è raccolta poco prima delle 11 per esprimere solidarietà alla famiglia Celleno, definendo il lutto “un dolore incommensurabile” come ha sottolineato la preside Maria Teresa Marano. Immagina una folla di studenti e insegnanti con uno striscione bianco e viola che proclamava: “Totta, il tuo Sound non morirà mai”. Si tratta del nome da writer della giovane, appassionata di graffiti, e non puoi non essere incuriosito da come un simbolo così personale stia unendo tutti.

I racconti personali che toccano il cuore

Tra fumogeni rosa e il suono della campanella, i compagni hanno condiviso storie che rivelano un lato sorprendente di Carlotta. Una compagna al megafono ha descritto: “Eri silenziosa, riflessiva ma non passavi inosservata. Amante della musica, dell’arte e della filosofia, eri davvero unica”. Con promesse come “Il diploma lo prendiamo anche per te”, stanno trasformando il dolore in un impegno che ti farà riflettere su quanto i legami possano essere potenti.

Le parole di un’anima ribelle

Un altro compagno ha dipinto Carlotta come “una ragazza libera che lottava contro una società opprimente”. Descritta come una vera ribelle, la sua storia ti inviterà a scoprire come i giovani di oggi sfidino le norme, lasciando un’eredità che non si spegne facilmente. Queste testimonianze rivelano un personaggio affascinante, capace di ispirare anche dopo la scomparsa.

Il ringraziamento finale della famiglia

Sul finale, il padre Carlo Celleno, con la voce rotta dall’emozione, ha ringraziato tutti: “Mi faccio forza per voi. Carlotta era uno spirito libero e sapeva ascoltare le persone. Rimarrà per sempre nei nostri cuori”. In quel grande abbraccio di gruppo, c’è un legame che potrebbe sorprenderti per la sua intensità, mostrando come l’amore superi ogni barriera.

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