Cronaca
Sceicco derubato all’aeroporto di Fiumicino: ladri traditi dal Gps
Sceicco derubato all’aeroporto di Fiumicino. Responsabili acciuffati in meno di 24 ore.

Sceicco derubato all’aeroporto di Fiumicino. L’episodio risale allo scorso 15 maggio: l’uomo, un miliardario originario del Kuwait, aveva trascorso qualche giorno di vacanza con la famiglia nella Capitale ed era in attesa del volo di ritorno in patria. Un momento di distrazione gli è stato però fatale: ignoti ladri ne hanno infatti approfittato per sottrargli una valigia. Di marca, al pari delle altre (circa 20) che componevano il bagaglio, quest’ultima si trovava davanti al desk d’imbarco per le direzioni internazionali.
SCEICCO DERUBATO, LA DINAMICA DEL FURTO
Approfittando della confusione, i malviventi, due, l’hanno presa per poi darsi alla fuga. Una volta al sicuro, l’hanno aperta e dentro vi hanno rinvenuto ogni ben di Dio: occhiali griffati, dispositivi tecnologici e contanti, per un valore complessivo di 30mila euro. Intanto lo sceicco, che non si era accorto subito del furto, aveva provveduto ad avvisare gli agenti della Polaria. Immediate sono così scattate le ricerche dei ladri, subito identificati grazie alla videosorveglianza dell’aeroporto.
SCEICCO DERUBATO, LADRI IN MANETTE
La loro cattura è stata poi resa possibile da uno degli Ipad della refurtiva, che aveva ancora attivo il segnale Gps. Grazie ad esso, i malviventi sono stati localizzati in un ristorante sulla via Appia. Con loro avevano ancora il maltolto, che è stato recuperato e inviato integralmente allo sceicco in Kuwait. In cambio, i due hanno ricevuto le manette e un fermo poi convalidato dal giudice. Al momento si trovano a piede libero in attesa di essere giudicati. Uno dei due, però, per il prossimo anno, non potrà dimorare nel comune di Fiumicino.
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La vicenda che ha sconvolto Anzio: arrestato per violenza sessuale

Latina, 18 luglio 2025 – È stato convalidato il fermo del 32enne arrestato sabato scorso ad Aprilia dalla Squadra Mobile di Roma. L’uomo, di origine straniera, è stato interrogato questa mattina nel carcere di Latina dal giudice per le indagini preliminari, Giuseppe Cario, alla presenza del suo avvocato difensore Leonardo Palombi.
Durante l’interrogatorio, il fermato ha ammesso le proprie responsabilità in relazione ai fatti avvenuti il 12 maggio scorso ad Anzio, ai danni di una giovane donna di 19 anni. Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, la vittima sarebbe stata aggredita nei pressi della via Nettunense, dopo essere scesa da un autobus.
Il 32enne, già noto alle forze dell’ordine per altri precedenti, è stato rintracciato nei giorni successivi presso la stazione ferroviaria di Aprilia, dove si trovava in attesa di un treno diretto a Roma. Gli agenti lo hanno fermato e condotto in stato di arresto.
A seguito della confessione, il giudice ha convalidato il fermo e disposto la custodia cautelare in carcere, in attesa dei prossimi sviluppi dell’indagine.
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