Cronaca
TOR VERGATA Medico pusher finisce in manette: ora rischia grosso
TOR VERGATA Medico pusher arrestato potrebbe non poter più esercitare la professione

TOR VERGATA Medico pusher arrestato. In servizio come anestesista presso il locale Policlinico, ha subito la stessa sorte di altre due persone, italiane cinquantenni. Tutti dovranno ora rispondere di spaccio di stupefacenti. Gli agenti del commissariato Romanina li hanno pizzicati nell’abitazione del medico, dove sono stati rinvenuti hashish e crack, oltre a contanti e materiale per confezionare le dosi. Il tutto è stato posto sotto sequestro, al pari di un coltello dalla lama retraibile con sopra ancora tracce di stupefacente. Altra hashish è stata poi trovata e sequestrata all’interno di un’auto. Probabile che il medico fosse legato agli ambienti criminali di Torbellamonaca: di recente, infatti, gli stessi agenti lo avevano colto insieme ad appartenenti a quel mondo.
TOR VERGATA MEDICO PUSHER, LE REAZIONI
Sul caso è intervenuto l’assessore regionale alla Sanità D’Amato, che ha lodato il Policlinico per la collaborazione offerta alle indagini. “Mi hanno comunicato – ha poi aggiunto – che segnaleranno il medico, libero professionista, all’Ordine dei Medici. Sarà lui a valutarlo e a prendere eventuali provvedimenti, tra cui anche la radiazione. Se le contestazioni saranno confermate, infatti, il tradimento del giuramento di Ippocrate sarà incompatibile con la permanenza nell’ordine“.
Cronaca
Da Harry Styles a De Rossi, Gazzelle e Lundini: le celebrità in piazza San Pietro per l’arrivo del nuovo Papa

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L’Avvistamento Sconvolgente
Immagina di essere in mezzo a una folla affollata a San Pietro, tra turisti e fedeli, e improvvisamente ti imbatti in una star inglese di fama internazionale. Sì, proprio lui, il cantautore che ha conquistato il mondo con le sue hit, è stato avvistato mentre attendeva pazientemente tra la gente, mescolandosi ai comuni mortali. Ma cosa ci faceva lì? Gli appassionati si chiedono se fosse per un appuntamento segreto o un momento di ispirazione divina – non perdere l’occasione di scoprire i retroscena di questo incontro inaspettato!
Il Video che Sta Impazzendo sul Web
E non finisce qui: il cantautore ha deciso di condividere l’emozione in diretta con i fan, pubblicando un video-selfie su TikTok che ha già raccolto milioni di visualizzazioni. Con un tocco di mistero e carisma, il clip mostra la star in prima persona, catturando l’atmosfera magica di San Pietro. Gli utenti sono in fibrillazione, riempiendo i commenti di teorie e domande: è un teaser per un nuovo brano o qualcosa di più grande? Questo video potrebbe cambiare tutto – clicca per vedere cosa sta succedendo!Cronaca
Minacce estreme e un arresto per estorsione a Roma

MinacceChocInFamiglia: Imprenditore romano terrorizzato dal cognato per mesi!
Le terrificanti minacce quotidiane
Roberto Pompi, il famoso imprenditore della pasticceria romana, ha subito per mesi un’ondata di minacce agghiaccianti dal suo cognato, ora finito in manette. Frasi come “Ti taglio la testa col coltello del pane” o “Ti do 30 coltellate in faccia” hanno trasformato la sua vita in un vero incubo, lasciando tutti a chiedersi come possa arrivare a tanto un membro della famiglia.
Il quadro di violenze e ricatti
Le indagini, condotte dai carabinieri della Compagnia di Castel Gandolfo, rivelano un’escalation di estorsioni e soprusi. Il 41enne, già noto alle forze dell’ordine per reati come resistenza, lesioni e porto abusivo di armi, ha approfittato dei legami familiari per pretendere soldi. Minacce come “È vero che mi faccio la galera, ma io ti sfregio a vita” o “Voglio tutti i soldi” si sono susseguite senza sosta, mentre lui continuava a vivere di indennità di disoccupazione dall’Inps.
La dipendenza e i tentativi falliti
Dipendente da alcol e droghe fin da giovane, l’uomo era stato aiutato più volte da Pompi e sua moglie, che lo avevano persino assunto nell’azienda familiare. Ma tutti gli sforzi sono andati in fumo: i 30mila euro forniti per avviare un’attività sono stati sperperati, e lui non ha rispettato alcuna regola. Le richieste di denaro si sono intensificate, trasformando ogni rifiuto in una nuova minaccia.
L’esplosione del terrore
A gennaio, il rifiuto di Pompi di usare il marchio familiare per un locale a Ostia ha scatenato l’inferno. Il cognato ha evocato “personaggi di elevata caratura criminale”, costringendolo a versare 25mila euro. Le pretese non si sono fermate: in un incontro sotto il negozio a San Giovanni, sono scoppiate grida e insulti, con richieste di altri 70mila euro e la minaccia di mandare complici per estorcere 200mila euro in più. Che incubo – come è potuto arrivare a tanto?
La fine dell’incubo grazie alle indagini
L’ordinanza del gip di Velletri descrive un uomo “privo di freni inibitori” e “senza scrupoli”, che ha aggredito anche la sorella, moglie di Pompi. Solo la denuncia della coppia ha interrotto questa spirale di violenza, portando all’arresto e ponendo fine a un calvario che ha lasciato tutti senza parole.
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