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Cronaca

Massimo Bochicchio, il cognato sicuro: “Non è stato un suicidio”

Claudio Iacomelli ha fatto chiarezza sul caso di Massimo Bochicchio, il broker deceduto ieri a Roma

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Massimo Bochicchio, il cognato sicuro: “Non è stato un suicidio”

La morte di Massimo Bochicchio è sempre più avvolta nel giallo. L’uomo ha perso la vita ieri pomeriggio, intorno alle 12, a causa di un incidente mentre transitava su via Salaria. A lui i magistrati capitolini avevano contestato il riciclaggio e l’attività finanziaria non autorizzata in merito ad episodi di truffa ai danni di importanti personaggi, tra cui Antonio Conte, Marcello Lippi e Stephan El Shaarawy. A questo proposito, proprio oggi avrebbe dovuto comparire nell’aula di piazzale Clodio per rispondere delle accuse. Una circostanza che getta un ulteriore alone di mistero sulla morte, che qualcuno ipotizza non accidentale. Per provare a fare chiarezza, questa mattina ‘Il Messaggero’ ha intervistato il cognato di Massimo Bochicchio.

MASSIMO BOCHICCHIO: “NON CREDO AL SUICIDIO”

Non sappiamo dove stava andando – le parole – Forse era andato a farsi un giro, visto che aveva un permesso per farlo. Considerato il luogo in cui è avvenuto, forse al momento dell’incidente stava tornando a Roma. Ma certamente non per un appuntamento, visto che non ne aveva. La moto? Sapeva portarla. Probabilmente si è incendiata a seguito dell’impatto, anche se la strada non reca segni di frenata. Forse si è sentito male o qualcuno l’ha stretto. Non credo sia andato a sbattere deliberatamente, se avesse voluto suicidarsi avrebbe scelto un altro modo. Ad esempio, si sarebbe buttato dal quarto piano“.

MASSIMO BOCHICCHIO: “A VOLTE ACCUSAVA DEI MALORI”

Il loro ultimo incontro risale a qualche giorno fa: “Ero andato da mia sorella per portarle qualcosa e c’era anche lui, che si trovava agli arresti domiciliari. Ci siamo visti e l’ho salutato da lontano, poi sono andato subito via perchè non potevo trattenermi. Il processo? Lo teneva in ansia, ma non gli aveva fatto perdere l’ottimismo. Era sicuro che tutto si sarebbe risolto e che avrebbe potuto ricominciare con la sua vita. Il suo stato di salute però mi preoccupava. Mia sorella infatti mi raccontava che a volte accusava dei malori, sentiva freddo all’improvviso“.

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