Cronaca
Molestie Peschiera, Boldrini (PD): “Inchiesta individui nomi e cognomi”
Molestie Peschiera, l’appello dell’onorevole in quota dem agli investigatori

Sul caso delle molestie Peschiera Laura Boldrini è intervenuta tramite il proprio profilo Twitter. Queste le sue parole, pronunciate anche in qualità di Presidente del Comitato Permanente della Camera sui diritti umani nel mondo. “Sarebbero circa 30 gli autori dell’aggressione sessuale subita da almeno 5 ragazze minorenni“, l’esordio in merito alle novità sulle indagini. Cui segue un duro attacco al ‘branco’, che, dice, “sfoga gli istinti peggiori abusando del corpo delle donne“. Una circostanza che non esita a definire “inaccettabile“. Infine, si rivolge a coloro che conducono l’inchiesta, affinchè “individuino subito nomi e cognomi“.
MOLESTIE PESCHIERA, LA RISPOSTA DI LUCA ZAIA
Condanna alle molestie Peschiera è giunta, ai microfoni de ‘Il Corriere della Sera’, anche dal governatore del Veneto. Il quale si è soffermato sugli ‘ostacoli’ all’espiazione dei responsabili: “I magistrati non hanno colpa, ma le leggi che devono essere cambiate. Altri ordinamenti hanno la notte in carcere, che poi diventa una settimana e più. Se invece a chi compie simili atti si garantisce l’impunità, la partecipazione ad essi si trasforma in una medaglia da esibire. Ciò accade perchè oggi la legge non considera tali reati quali sono, ovvero gravi“.
“Non possiamo assuefarci e giustificare – prosegue poi Zaia – Chi commette queste violenze va punito, perchè non è una persona con un’infanzia difficile. Non li voglio neanche chiamare ragazzi, perchè mi sa tanto di assolutorio. Sono devastatori“. Infine, stoppa le polemiche sull’origine straniera: “Non mi interessa se sono italiani di prima o ventesima generazione. Il punto è che noi qui questa roba non la vogliamo. Non la accettiamo, da nessuno e a prescindere dall’origine“.
Cronaca
Inseguimento e minacce: 44enne arrestato per tentato rapimento di una bambina
Roma, 27 luglio – Un episodio drammatico ha scosso le vie nei pressi di Piazzale della Radio, dove un uomo di 44 anni, di origine rumena, senza fissa dimora e con precedenti penali, è stato arrestato per tentato sequestro di persona. L’uomo, in stato di ebbrezza, ha tentato di sottrarre una bambina di 7 anni dalle mani della madre durante una passeggiata serale.
Secondo quanto ricostruito dai Carabinieri del Nucleo Radiomobile, intervenuti dopo diverse chiamate al 112, il 44enne è riuscito a strappare per qualche istante la bambina alla madre, che però è riuscita a rifugiarsi con la figlia in un negozio vicino. L’uomo, non soddisfatto, ha inseguito madre e figlia minacciandole con una bottiglia rotta.
Grazie al tempestivo intervento di alcuni passanti e del padre della bambina, l’uomo è stato bloccato e trattenuto fino all’arrivo delle forze dell’ordine. Dopo aver raccolto le testimonianze e la denuncia dei genitori, i Carabinieri hanno arrestato il 44enne, che è stato condotto in caserma in attesa del rito direttissimo.
Il tribunale di Roma ha convalidato l’arresto, disponendo la custodia cautelare in carcere in attesa del processo. Le autorità hanno sottolineato la gravità dell’episodio e la necessità di tutela per i minori.
Cronaca
Blitz della Guardia di Finanza. Sequestrati 50 kg di Cocaina

Finanzieri del Comando Provinciale di Roma hanno sequestrato, presso il porto di Civitavecchia, un carico di
cocaina occultato all’interno di un container refrigerato in arrivo dall’Ecuador.
Nel corso dei normali controlli svolti nell’area portuale, le “fiamme gialle” del Gruppo di Civitavecchia hanno notato un gruppo di persone a piedi che si aggiravano nei pressi della banchina. Dopo l’intimazione dell’alt, il gruppo si è dato alla fuga e, poco distante, i militari hanno rinvenuto tre borsoni contenenti 45 panetti di cocaina, per un peso complessivo di circa 50 chilogrammi. Secondo le stime, il carico avrebbe potuto fruttare sulle piazze di spaccio ricavi per circa 5 milioni di euro.
Il procedimento penale è attualmente in fase di indagini preliminari e, in attesa di giudizio definitivo, si applica la presunzione di non colpevolezza. L’operazione si inserisce nel più ampio quadro delle attività di contrasto alla criminalità organizzata e al narcotraffico internazionale condotte dalla Guardia di Finanza all’interno degli spazi portuali, quale presidio permanente a tutela della sicurezza economica e della salute pubblica.
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