Cronaca
Roma, omicidio Luca Sacchi: “Anastasiya non era inconsapevole nè indifferente”
Roma, omicidio Luca Sacchi: rese pubbliche le motivazioni della sentenza a carico degli imputati

Roma, l’omicidio Luca Sacchi è avvenuto intenzionalmente. O comunque è stato messo in conto. Ne sono convinti i giudici della Corte d’Assise capitolina, i quali lo scorso 29 marzo si sono pronunciati sulla posizione di Valerio del Grosso e Paolo Pirino. Al primo, in particolare, non sarebbe importato nulla della sorte del personal trainer, in quanto “era preso solo dalla foga di portare a termine la rapina“. Ciò lo portò ad agire ai danni di un ragazzo che “aveva tutta la vita davanti” con una “violenza gratuita“.
OMICIDIO LUCA SACCHI, LA COMPLICITA’ DI PIRINO
L’omicidio è stato uno “sviluppo fisiologico” di quest’ultima, concordata dai due imputati, come ha dimostrato l’essersi muniti di mazza e pistola pronta all’uso. Quanto invece a Pirino, prestò ausilio al complice in virtù della propria “esperienza in tali illeciti“. Anche lui, come Del Grosso, era consapevole che si trattava di un’azione “affatto semplice, molto distante dal semplice scippo di una borsa che ha inteso proporre“.
OMICIDIO LUCA SACCHI, LA POSIZIONE DI ANASTASIYA
Ad essa ha contribuito anche Marcello De Propris, in maniera sia morale, con il “rafforzamento del proposito delittuoso“, che materiale, avendo fornito l’arma poi utilizzata. E non è mancato nemmeno l’apporto dell’allora fidanzata di Luca, Anastasiya, la quale, scrivono i giudici, “ha taciuto circostanze fondamentali” per risalire alla dinamica dei fatti e ai suoi autori. La sua condotta “non era nè inconsapevole nè indifferente” sia in merito all’acquisto della droga che a quanto effettuato illecitamente dall’amico di Luca, Giovanni Princi.
Cronaca
A cinque giorni dal delitto, i resti dell’omicidio di Zhang sono ancora in strada.

Incredibile degrado a Roma: le coperte termiche abbandonate da lunedì sera testimoniano il caos totale davanti al civico 62 di via Prenestina, dove un commando di sicari ha fatto fuori un boss cinese e la sua compagna in un regolamento di conti da film. Ma chi se ne occupa? La città è un disastro, con i residenti che si lamentano ma non muovono un dito, mentre i “signori” dell’ombra gestiscono il quartiere come un feudo personale. #RomaDegrado #CrimineStradale #BossCineseUcciso #NotizieVirali
La scena del crimine dimenticata
Le coperte termiche, lasciate lì da lunedì sera, sono ancora sparpagliate sul marciapiede come un macabro souvenir. Nessuno si è preso la briga di rimuoverle, trasformando la zona in un’attrazione per curiosi e fotografi. È il classico esempio di come Roma stia affondando nel suo stesso disordine, con l’amministrazione che guarda dall’altra parte mentre il degrado dilaga.L’agguato e le vittime
Un commando di sicari ha aperto il fuoco senza pietà, eliminando il boss cinese – un tipo che si diceva controllasse affari loschi nel quartiere – e la sua compagna. Testimoni parlano di spari improvvisi e fuga rapida, ma nessuno ha visto niente, come al solito. Questa storia puzza di criminalità organizzata, con i soliti sospetti che giocano a fare i padroni della città, ignorando le regole e lasciando il resto di noi a pulire i cocci.
Cronaca
Le gang di Termini in tuta e armate cacciano turisti: un tifoso di Bodo tra le vittime.

In una città eterna come Roma, le notti si trasformano in un vero e proprio Far West: aggressioni, rapine e un tifoso del Bodo Glimt – quei poveretti norvegesi che pensavano di godersi una partita – accoltellato alla mano in piena zona rossa, dove la sicurezza è un optional. E mentre il titolare del Twins Bar blabla che le cose vanno meglio solo in via Giolitti, il resto della città affoga nel caos. #RomaSottoAssedio #CriminalitàRomana #TifosiSfigati #NotteDeiBar
Il Caos Notturno a Roma
Le strade della Capitale, un tempo sinonimo di gladiatori e imperi, ora pullulano di teppisti che colpiscono di notte. Parliamo di una zona rossa che dovrebbe essere blindata, ma dove le rapine fioccano come se fosse un invito a nozze. I residenti e i turisti – soprattutto quei fanatici del calcio che arrivano da chissà dove – si trovano nel mirino, con aggressioni che lasciano il segno, letteralmente.La Vittima Inconsapevole
Tra le vittime spicca un tifoso del Bodo, quel club norvegese che probabilmente ha sbagliato continente. Il tizio è stato accoltellato alla mano durante una serata che doveva essere di festa, ma si è trasformata in un incubo. Chissà se ha pensato: “Meglio il freddo del Nord che ‘sta follia romana”? La polizia? Beh, sembra più impegnata a fare selfie che a pattugliare le strade.
La Parola del Titolare del Bar
Il proprietario del Twins Bar, un tipo che ne ha viste di tutti i colori, ammette senza troppi giri di parole: “La situazione è migliorata solo in via Giolitti”. Peccato che il resto del quartiere sia un disastro, con delinquenti che girano liberi come se fosse un parco giochi. Magari se smettessimo di chiacchierare e agissimo, Roma tornerebbe a essere la città dei sogni, non degli incubi.
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