Cronaca
Roma, martellate all’ex compagno: condannata una donna e due complici
Roma, martellate all’ex compagno. Il gruppo deve rispondere di tentato omicidio premeditato
Roma, martellate all’ex compagno. Protagonista di questa vicenda, risalente all’agosto del 2017, una donna, che avrebbe assoldato il fratello e il nuovo compagno per farla pagare all’ex. Quest’ultimo sarebbe stato atteso dai due fuori da un locale in zona Ostiense e poi massacrato di botte. All’origine dell’aggressione vi sarebbe il furto e la successiva data alle fiamme di un’auto di proprietà della donna. Circostanza di cui quest’ultima avrebbe incolpato proprio l’ex compagno. E per vendicarsi avrebbe messo a punto un piano in piena regola, basandosi sulle abitudini dell’uomo. A lui i due ‘sicari’ si sarebbero presentati armati di un bastone, sulla cui cima avevano piazzato un martelletto frangi vetro.
ROMA MARTELLATE ALL’EX, LA DINAMICA DEI FATTI
Un attrezzo quest’ultimo rivestito, secondo il documento d’imputazione, di “plastica dura” e munito di “doppia punta e paletti di ferro“. La vittima, accortasi del pericolo, aveva provato a darsi alla fuga, rifugiandosi in un vicino garage, dove aveva allertato le forze dell’ordine. Qui era stato però raggiunto dai due uomini e colpito con violenza e più volte al capo e alla testa. Percosse che per fortuna gli avevano procurato ‘solo’ un trauma cranico e alcune ferite profonde. A salvarlo dalla morte infatti i Carabinieri, ai quali l’intervento aveva permesso di bloccare gli aggressori.
ROMA MARTELLATE ALL’EX, RESPONSABILI A PROCESSO
I tre sono poi comparsi in aula per essere giudicati. Alla donna è stato imputato il concorso morale nell’azione, aggravato dalla premeditazione. Il fratello e il nuovo compagno sono stati invece ritenuti gli esecutori materiali dell’aggressione. Per il secondo, il pm aveva chiesto 4 anni per lesioni aggravate declassate. Richiesta quest’ultima che il pm ha accolto, sospendendo però i 10 mesi di pena inflitti. Il bastone è stato invece posto sotto sequestro e infine distrutto.
Cronaca
Prime dieci sospensioni effettuate
Rientro amaro per alcuni studenti romani che ieri hanno ripreso le lezioni in presenza, mentre sono iniziate le sospensioni per coloro coinvolti nelle recenti occupazioni. Al liceo classico Virgilio, la sanzione ha colpito un solo studente per la sua partecipazione a varie mobilitazioni, inclusa una protesta in cui è stata bruciata una foto del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu. Per lui sono stati disposti 10 giorni di sospensione, con la curiosità su eventuali misure disciplinari per gli altri coinvolti.
Al liceo Cavour, dieci studenti hanno subito sanzioni, la cui durata è iniziata ieri, sebbene l’obbligo di frequenza sia mantenuto. I ragazzi hanno infatti organizzato un sit-in di protesta contro le “misure di repressione”, evidenziando le punizioni disciplinari che comportano fino a 15 giorni di sospensione, ore di volontariato con la comunità di Sant’Egidio e letture di “Il maestro e Margherita” di Bulgakov e “Contro il fanatismo” di Amos Oz.
I DANNI
Il tema delle sanzioni è strettamente legato al risarcimento danni. I collettivi studenteschi stanno attivando raccolte fondi anonime per evitare che solo pochi vengano identificati come responsabili. Al Morgagni sono stati raccolti oltre 4700 euro, mentre al Virgilio la somma ha superato i tremila. Due studenti del Visconti sono stati individuati come responsabili sulla base di una foto pubblicata su Instagram e dovranno coprire un risarcimento di 7200 euro. Gli studenti di Visconti avvertono che, in caso di mancato risarcimento, potrebbero affrontare un processo penale con la costituzione di parte civile da parte del ministro Valditara.
LA RIAPERTURA
In contrasto, il rientro per gli studenti del liceo Gullace di Roma è stato più gratificante, poiché sono tornati nella sede centrale dopo due mesi di chiusura. La struttura di piazza dei Cavalieri del Lavoro era stata chiusa per lavori di messa in sicurezza sismica. Dopo disagi legati a incendi e trasferimenti, dal 7 gennaio l’edificio ha riaperto, accogliendo nuovamente studenti con 22 aule riattivate. Daniele Parrucci ha spiegato che sono stati forniti banchi e sedie mancanti, e che sono stati eseguiti interventi di manutenzione per garantire l’operatività dell’edificio in sicurezza.
Cronaca
Furti e aggressioni nelle abitazioni di coppie di anziani, arrestata la banda
Pericolosi, violenti e specializzati in furti in abitazione. Cinque banditi sono stati arrestati dai carabinieri di Frascati dopo aver messo a segno otto colpi tra Grottaferrata, Centocelle e Fidene tra l’11 e il 27 novembre. Le indagini hanno incluso pedinamenti, intercettazioni telefoniche e satellitari. La “centrale operativa” della banda era situata nel campo rom di via dei Gordiani, dove è stato arrestato il capo, Luigi D. G., di 54 anni, insieme alla compagna, Laura M., di 34 anni. Tre altri complici, già in carcere per reati analoghi, erano Valentino M., di 27 anni, Florin T. e Alex M., entrambi di 24 anni.
LA SEQUENZA
La banda operava con modalità collaudate. A bordo di una Jeep Renegade noleggiata, il capo accompagnava i complici nei luoghi dei furti, prendendo di mira abitazioni di anziane coppie. Il primo allarme era scattato l’11 novembre a Grottaferrata, dove hanno fatto irruzione in due appartamenti, rubando oggetti per un valore di 10mila euro. Una vicina, insospettita, ha fotografato la targa del veicolo, attivando il “Targa System”. Dopo, i ladri hanno continuato a colpire, aggredendo anche un anziano in casa sua il 16 novembre con minacce di morte.
SOTTO LA LENTE
Le indagini non si fermano qui. Le utenze telefoniche del capo e della compagna continuano a essere monitorate anche dopo gli arresti. I complici detenuti hanno contattato Luigi D. G. e Laura M. tramite telefoni a loro disposizione in carcere. Nelle conversazioni registrate, hanno chiesto aiuti economici e minacciato di denunciarli se non ricevessero supporto. Gli investigatori stanno dunque esaminando un secondo filone d’indagine riguardante il traffico di telefoni e sim all’interno delle carceri.
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