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Cultura

Biglietti gratis per i ragazzi dai 16 ai 25 anni. ‘Lazio Youth’ su Cotral e Trenitalia

L’INTERRAIL DELLA REGIONE LAZIO CON LAZIO YOUTH CARD USO GRATUITO DEI MEZZI COTRAL E TRENITALIA TRA 16 E 25 ANNI

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Biglietti gratis per i ragazzi dai 16 ai 25 anni. ‘Lazio Youth’ su Cotral e Trenitalia

TORNA LAZIO IN TOUR BIGLIETTI GRATIS 2022

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Torna per il quinto anno consecutivo Lazio in Tour, l’iniziativa della Regione Lazio che permette di viaggiare gratuitamente su tutti i mezzi Cotral e treni regionali Trenitalia, fino al 15 settembre, regalando 30 giorni di viaggio ai giovani fino a 25 anni d’età all’interno del territorio regionale.

373 comuni e 1217 km di ferrovia per 17.242 km² di territorio, tutto da scoprire: questi i numeri di Lazio In Tour che si prepara a tornare per tutta l’estate fino al 15 settembre 2022 per offrire ad oltre 500 mila giovani della regione una rinnovata formula del tradizionale interrail. Un interrail regionale gratuito, alla scoperta di un grande patrimonio artistico, culturale e naturalistico, ricco di località di mare e di montagna, paesaggi, siti archeologici e storici borghi medievali.

LE PAROLE DI ZINGARETTI

“Lazio in tour gratis è un bellissimo progetto che abbiamo sperimentato per la prima volta nel 2019, e che quest’anno abbiamo voluto replicare anche alla luce del successo delle edizioni precedenti. Con questo progetto, che rientra all’interno di un più ampio programma di valorizzazione del territorio con particolare riguardo al turismo giovanile, diamo ai ragazzi e alle ragazze tra i 16 ed i 25 anni la possibilità di viaggiare gratis per un mese su autobus e treni regionali, alla scoperta del nostro meraviglioso Lazio.

Un posto unico che va visitato e scoperto, con Lazio in tour dunque mettiamo a disposizione dei più giovani la possibilità di conoscere meglio il territorio in cui vivono. Un patrimonio culturale e archeologico immenso, con tanti piccoli gioielli, spesso nascosti nei Comuni limitrofi delle nostre province, che come Regione Lazio stiamo cercando di portare a conoscenza e riutilizzare, mettendoli a disposizione proprio dei più giovani”, ha dichiarato il Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti.

Da Roma a Frosinone, da Latina a Rieti e Viterbo passando per i tanti piccoli e medi comuni sparsi in ogni singola provincia: un viaggio nel territorio che è anche viaggio nella storia, alla scoperta di quella culla di culture che è il Centro Italia. Un’occasione imperdibile per i giovani della Regione per poter scoprire gratuitamente il patrimonio del Lazio, viaggiando da nord a sud tra aree celebri e territori meno noti a bordo dei mezzi pubblici del territorio.

“Con questa iniziativa realizzata attraverso un’apposita collaborazione con Trenitalia S.p.A. e Cotral S.p.A., vogliamo raggiungere due obiettivi fondamentali: incentivare i giovani all’uso dei mezzi pubblici e promuovere e valorizzare il territorio laziale, favorendo il cosiddetto turismo di prossimità” ha concluso l’Assessore ai Lavori Pubblici e Tutela del Territorio, Mobilità, Mauro Alessandri che conclude: “Nei prossimi giorni la società regionale LazioCrea S.p.A. provvederà a diffondere tutte le informazioni sul progetto tramite l’App specifica, fornendo anche assistenza tecnica a tutti i ragazzi che possiedono la carta”.

Un progetto che dà nuovo valore alle bellezze della Regione Lazio, puntando a riscoprirle attraverso la vitalità e l’entusiasmo dei giovani. Un’iniziativa, che, giunta alla sua quinta edizione, assume nuovo significato, quello del turismo di prossimità, ogni anno sempre più importante. Non a caso, Lazio In Tour ha riscosso grande successo nelle prime quattro edizioni, chiamando a raccolta oltre 80 mila giovani, che hanno attraversato i territori della Regione Lazio gli scorsi anni.

LAZIO IN TOUR BIGLIETTI GRATIS PER I RAGAZZI DAI 16 AI 25 ANNI

biglietti gratis

Lazio In Tour è reso possibile da Trenitalia e Cotral e permetterà a tutti i possessori della LAZIO YOUth CARD, di età compresa tra i 16 e i 25 anni compiuti, di viaggiare per un mese gratuitamente in tutta la regione, usufruendo degli autobus e dei treni regionali (ad esclusione di Leonardo Express, della Roma-Lido, della metropolitana di Roma e dei bus cittadini di altre aziende di trasporti).

“Lazio in tour gratis 2022” è l’interrail della Regione Lazio, dedicato ai giovani tra i 16 ed i 25 anni e iscritti a LAZIO YOUth CARD, che permette l’uso gratuito dei mezzi Cotral e Trenitalia durante il periodo estivo. Il progetto, finanziato con 555 mila euro, offre ai giovani residenti nei Comuni del Lazio la possibilità di viaggiare gratis sui mezzi Cotral e Trenitalia, nel periodo che va dal 1° luglio al 15 settembre 2022 e per la durata di 30 giorni continuativi.

“Lazio in Tour è solo una delle tante iniziative collegate a Lazio YOUth Card, un progetto della nostra amministrazione che ha vinto ancora una volta quest’anno il premio come migliore carta giovani d’Europa per la qualità dei benefit e degli sconti offerti e della nostra comunicazione. Un successo costruito dal basso che non ci appaga ma anzi ci sprona a programmare nei prossimi mesi iniziative e agevolazioni a favore dei nostri ragazzi, perché vogliamo che il Lazio sia sempre più una regione per giovani” conclude Zingaretti.

REGIONE LAZIO UNICA IN ITALIA

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La Regione Lazio è l’unica regione italiana a mettere a disposizione dei giovani cittadini un progetto di questa portata e lo realizza attraverso LAZIO YOUth CARD, l’iniziativa che offre oltre 2000 convenzioni e molti eventi ed iniziative gratuite. Per usufruire di Lazio In Tour è, quindi, necessario scaricare sul proprio smartphone l’app LAZIO YOUth CARD (da Store Ios o Android), effettuare la registrazione, cercare tra gli eventi Lazio in Tour ed attivare il voucher, che produce il QR CODE con cui viaggiare nei 30 giorni successivi alla data di attivazione. Basterà salire sul mezzo prescelto e mostrare il QR CODE per iniziare a godersi le vacanze immersi nelle bellezze della Regione Lazio.

Cultura

Fantarcheologia: queste città sono esistite davvero?

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Fantarcheologia: queste città sono esistite davvero?

Fin dall’antichità l’uomo ha dedicato una parte importante della propria vita al pensiero e all’astratto. Un pensiero che ha dato vita a miti e leggende di cui parliamo e di cui cerchiamo le tracce ancora oggi, a metà del terzo decennio del nuovo millennio. È proprio questo il campo in cui si muove una branca dell’archeologia: la ricerca di testimonianze relative alle città e civiltà perdute. Oggi parleremo proprio di questo e proveremo a capire se questi miti hanno un fondo di verità.

Nel 360 a.C. Platone narrò nel suo dialogo “Timeo” di un’isola sconfinata, grande quanto Libia e Asia messe insieme, situata vicino alle Colonne d’Ercole. Più che un’isola un vero e proprio continente che noi abbiamo imparato a conoscere col nome di Atlantide. Per il filosofo greco, quella di Atlantide era una società ideale fatta di uomini lontani dalle debolezze “umane” e con una struttura formata da tre cerchi di terra e tre cerchi d’acqua. A dominare la scena erano dieci re che, sotto incarico di Poseidone, prendevano decisioni amministrative in piena armonia. Purtroppo, però, secondo la leggenda, i dieci si fecero corrompere dalla cupidigia scatenando l’ira di Zeus che riversò sulla città terremoti e diluvi che la sommersero per sempre.

Un’altra città che ha dato vita a miti e leggende e di cui si parla ancora oggi anche grazie a slot come El Dorado: The City of Gold e film come La Strada per El Dorado di Dreamworks, è la celebre “città dell’oro” Azteca. Secondo il mito l’El Dorado era una terra abbondante di ricchezze in cui l’uomo vedeva soddisfati i suoi bisogni senza sofferenza e senza bisogno di lavoro. C’è anche chi sostiene che si trovasse proprio qui la fonte dell’eterna giovinezza. Almeno è quello che credevano i conquistadores provenienti dalla Spagna che per cercarla si resero protagonisti di scorrerie e nefandezze di ogni tipo contro le popolazioni locali.

Tutti noi abbiamo ben presenti le incredibili sculture presenti nell’Isola di Pasqua, nel cuore del pacifico. In pochi sanno, invece, che la civiltà di Rapa Nui, venne fondata da navigatori polinesiani intorno al quarto secolo Dopo Cristo e che prosperò sfruttando le risorse naturali e faunistiche della zona. A conferma di questa tesi ci sono recenti scoperte archeologiche. Ne esistono poche, invece, della tesi contrapposta che sostiene che quando arrivarono sull’isola nel 1700, gli europei vi trovarono soltanto un territorio semi-deserto con una popolazione locale ridotta alla fame.

Ancora più avvolta nelle nebbie del mito è la civiltà di Lemuria che, si dice, fosse addirittura più antica di Atlantide. La leggenda di Lemuria è però molto più recente e risale al 19esimo secolo, periodo in cui alcuni studiosi ipotizzarono l’esistenza di un continente scomparso che avrebbe messo in comunicazione il Madagascar, l’India e L’Australia. Su chi la abitasse, su come fosse gestita e su quali piante e animali vivessero a Lemuria non esistono testimonianze storiche ma soltanto leggende estremamente suggestive.

Storia simile a quella di Lemuria è quella di Mu, un altro sconfinato territorio oggi scomparso e localizzato nel cuore dell’Oceano Pacifico. Anche in questo caso le principali leggende legate a Mu risalgono al 19esimo secolo e vanno ascritte all’opera di Augustus Le Plongeon, esploratore che dichiarò di aver trovato tracce Maya che parlavano di un’antica civiltà, quella di Mu appunto, che avrebbe avuto un impatto forte sulle popolazioni dell’Egitto e del Centro America. Purtroppo, però, le scritture di Le Plongeon non hanno trovato riscontri, né tantomeno prove archeologiche o testimonianze di sorta.

Non mancano miti e leggende di civiltà perdute anche nelle fredde terre del Nord e nelle regioni polari. Le due più note sono quelle legate a Iperborea e Thule, due regni di cui si hanno le prime testimonianze nelle opere di Erodoto e Plinio il Vecchio. Testimonianze che definiscono Iperborea come una terra abitata da entità vicine alle divinità e in cui regnavano serenità e ricchezza e Thule come un’isola localizzata ai confini delle terre note e popolata da popoli di guerrieri fieri e coraggiosi.

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Domenica delle Palme 2024: significato dei rametti d’ulivo benedetti

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Domenica delle Palme 2024: significato dei rametti d’ulivo benedetti

Oggi, 24 marzo, si celebra la Domenica delle Palme, festa della tradizione cattolica che precede la Pasqua e ricorda l’ingresso di Gesù a Gerusalemme. La data di questa festività varia ogni anno in base alla fine della Quaresima.
La Domenica delle Palme è la domenica che precede la Pasqua e si ispira alla festa ebraica di Sukkot, la “Festa delle Capanne”, durante la quale si ricorda l’ingresso di Gesù a Gerusalemme in sella a un asino, accolto dalla folla con rami di palma o ulivo come simbolo di vittoria e pace.
La festa è osservata da cattolici, ortodossi e alcune Chiese Protestanti, ed è nota anche come la domenica della “Passione del Signore”.

La Domenica delle Palme commemora l’ultimo ingresso di Gesù a Gerusalemme prima della sua morte, quando fu accolto dalla folla agitando rami di palma e fu salutato con Osanna. Questo segna l’inizio della Settimana Santa, i sette giorni che precedono la Pasqua e che culminano con la passione, morte e resurrezione di Gesù Cristo.
Durante la celebrazione della Domenica delle Palme, si benedicono i rametti di ulivo o palma, simboli di acclamazione, trionfo e immortalità di Cristo. Questi rametti vengono poi distribuiti ai fedeli durante la messa speciale dedicata alla ricorrenza.

La liturgia della Domenica delle Palme prevede la lettura della Passione di Gesù tratta dai Vangeli di Marco, Luca, e Matteo. La lettura viene fatta da tre persone che impersonano Cristo, il cronista e il popolo, e narra l’arresto, il processo giudaico e romano, la condanna, l’esecuzione, la morte e la sepoltura di Gesù.

Dopo la messa della Domenica delle Palme, i fedeli hanno l’usanza di portare a casa i rametti di ulivo benedetti, che vengono utilizzati per benedire la tavola imbandita prima del pranzo pasquale. I rametti diventano poi dei sacramentali, protetti dal diritto canonico, e possono essere seppelliti o riportati in chiesa per essere bruciati in vista della celebrazione del Mercoledì delle ceneri. Con la Domenica delle Palme ha inizio la Settimana Santa, che si conclude con il Giovedì Santo.

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