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Cronaca

Roma, Briatore chiude Crazy Pizza: “È il Terzo Mondo”

Roma, Briatore chiude Crazy Pizza. La spiegazione sul motivo dell’imprenditore, che è furioso

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Roma, Briatore chiude Crazy Pizza: “È il Terzo Mondo”

Roma, Briatore chiude Crazy Pizza. E la crisi è della…siccità: a causa della mancanza d’acqua, infatti, nella serata di ieri l’imprenditore è stato costretto ad abbassare le serrande del locale di via Veneto. A confermarlo lui stesso, in una lunga ‘storia’ pubblicata sul proprio profilo Instagram. “Volevo scusarmi con tutti i clienti“, esordisce Briatore. Che poi entra nel merito della questione: “Abbiamo avvertito Acea intorno alle due del pomeriggio – racconta – Fino alle 7 di sera però non si è mosso niente e nel nostro condominio di acqua non ce n’era affatto. Non ci hanno neanche detto se avrebbero potuto ripristinare o meno. Così abbiamo dovuto chiudere“.

BRIATORE CHIUDE CRAZY PIZZA: L’IMPRENDITORE FURIOSO E INCREDULO

Briatore chiude ma non si demoralizza, anzi si muove in prima persona per risolvere il problema. “Abbiamo dovuto richiamare tutti i clienti – prosegue – Stamattina poi mi hanno detto che avrebbero cercato di ovviare con delle autobotti da Terzo Mondo. Quindi abbiamo dovuto adoperarci noi con i nostri tecnici. Da soli siamo riusciti a ripristinare l’acqua, allacciandoci ad un numero civico vicino di nostra proprietà. In questo momento Acea sta continuando a lavorare, ma non sappiamo cosa stia succedendo“. Una situazione assurda quindi, come la definisce lo stesso Briatore: “Non mi sarei mai aspettato – conclude – di dover chiudere un locale perchè manca l’acqua“.

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Wakeman presenta un concerto solista al pianoforte degli Yes

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Wakeman presenta un concerto solista al pianoforte degli Yes

Un’ultima notte da solo al pianoforte, come ha fatto per una vita. Poi basta. Rick Wakeman, storico tastierista britannico già membro degli Yes del periodo d’oro, gli anni Settanta, dice addio a questo tipo di concerti.

Il saluto di un’icona della musica

Wakeman ha comunicato la conclusione della sua carriera dedicata a concerti solisti, dopo aver deliziato i fan con le sue esibizioni per anni. I suoi concerti hanno sempre rappresentato una fusione di virtuosismo e passione, rendendoli un’esperienza unica per il pubblico.

Un legame con il passato

Noto per il suo lavoro con gli Yes, Wakeman ha segnato un’era della musica rock progressive. Ora, con il suo ritiro dai concerti al pianoforte, si chiude un capitolo che ha incantato generazioni di ascoltatori.

Il futuro della musica per Wakeman

La decisione di Rick Wakeman segna un cambio significativo nella sua carriera. Sebbene chiuda questa porta, il suo contributo alla musica rimarrà impresso nella storia. Il tastierista promette di continuare a essere presente nel panorama musicale, ma con modalità diverse.

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Truffa dei permessi di soggiorno per madri straniere

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Truffa dei permessi di soggiorno per madri straniere

Un papà italiano per garantire alle neomamme straniere il permesso di soggiorno: è questo il meccanismo rivelato da un’indagine condotta dal commissariato Viminale. Tre donne sudamericane avevano coinvolto due senza tetto e un pregiudicato nel ruolo di padri improvvisati per i loro figli, presentandosi negli uffici anagrafici degli ospedali per dichiarare la paternità. Gli investigatori hanno scoperto una rete di sfruttamento che traeva vantaggio dalla vulnerabilità degli uomini coinvolti, offrendo in cambio denaro, pasti e sigarette.

LA BANDA

Il principale artefice del raggiro è Simeone Halilovic, 53 anni, soprannominato Kojak, che si occupava di reclutare i falsi padri e definire i compensi. Al suo fianco operavano Daniele Amendolara, 35 anni, e Settimio Possenti, 55 anni, entrambi con precedenti penali. A supportare l’inchiesta c’è anche un clochard, testimone chiave che, dopo aver subito minacce, ha fornito testimonianze cruciali. Halilovic aveva convinto il clochard a dichiararsi padre di un bambino, mentre la madre, una cittadina venezuelana di 33 anni, lavorava come escort.

IL DNA

Le indagini hanno portato alla raccolta di prove biologiche grazie alla collaborazione del clochard, che temeva per la propria vita. Halilovic, dopo aver appreso della sua collaborazione con gli inquirenti, ha tentato di rintracciarlo, dichiarando: «Se lo trovo lo taglio». Gli agenti hanno scoperto che le madri erano in realtà conviventi con i veri padri dei bambini, portando alla luce un complicato sistema di false dichiarazioni. I test del DNA hanno confermato la verità riguardante le paternità, e per Halilovic e i suoi complici sono scattate misure restrittive, mentre le tre donne sono state poste agli arresti domiciliari. Il clochard, che ha assistito le forze dell’ordine, non è stato colpito da misure cautelari.

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