Italia
Gas Italia, nuovo taglio della Russia alle forniture: l’annuncio
Gas Italia, quantità sempre più ridotte. La nota di Eni, che conferma la decisione del colosso Gazprom
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Gas Italia, il problema ora si fa serio. A darne notizia, in un comunicato ufficiale, l’Ente Nazionale Idrocarburi: “Oggi la quantità di gas che Gazprom fornisce al nostro paese verrà ridotta di un terzo rispetto alla media degli ultimi giorni“. Il che, tradotto in soldoni, significa “volumi di gas pari a circa 21 milioni di metri cubi al giorno“: ovvero, circa 11 milioni in meno rispetto ai “32 milioni arrivati fino a qualche giorno fa“. E non si esclude che il provvedimento possa aumentare ulteriormente di livello: “Eni informerà circa nuove e significative variazioni dei flussi“.
GAS ITALIA, L’EUROPA SCENDE IN CAMPO
Immediata è arrivata la risposta della Commissione Ue: “Putin – si legge in un tweet – continua ad usare l’energia come un’arma. Dodici paesi dell’Unione sono già direttamente interessati“. E in vista dell’inverno, prosegue: “Riempire le nostre capacità di stoccaggio può aiutarci a prepararci qualora dovessero verificarsi altre interruzioni o tagli delle forniture“. Tra i paesi coinvolti anche la Germania, che almeno per i prossimi 10 giorni non riceverà gas a causa di lavori al gasdotto Nord Stream 1.
Cronaca
Giovane ferito con colpi di machete: un sospettato fermato per tentato omicidio
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Giovane ferito con colpi di machete: un sospettato fermato per tentato omicidio
Cronaca – La squadra mobile di Torino ha arrestato un giovane italiano poco più che ventenne con l’accusa di tentato omicidio, ritenuto il presunto responsabile del ferimento avvenuto a colpi di machete nel capoluogo piemontese di un giovane di 24 anni, aggredito mentre si spostava su un monopattino.
Secondo la ricostruzione degli eventi, la vittima è stata raggiunta da due uomini su motorino, uno dei quali è sceso dal veicolo e ha inflitto ripetuti colpi alla gamba sinistra. Le lesioni sono state così gravi che i medici hanno dovuto amputare la gamba durante un intervento chirurgico notturno.
Il sospettato è stato individuato in un albergo della città e portato in questura per essere interrogato dagli investigatori. Le motivazioni dell’aggressione sono ancora oggetto di indagine, così come sono in corso le ricerche del complice.
La vittima rimane ricoverata in ospedale in condizioni gravi, mentre le autorità continuano ad operare per fare luce su questo tragico episodio di violenza. Fonte
Cronaca
In Stato vegetativo per formaggio. A giudizio il pediatra
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Cronaca – Il bambino aveva mangiato un pezzettino di formaggio contaminato che gli aveva causato un’insufficienza renale acuta. La pediatra dell’ospedale dove era stato trasferito si era rifiutata di visitarlo, ritardando così la diagnosi. Da allora il bambino è in stato vegetativo e la famiglia ha continuato a chiedere giustizia, portando avanti la battaglia legale. La dottoressa del reparto di pediatria dell’Ospedale Santa Chiara di Trento è stata rinviata a giudizio, dopo che i genitori si erano rivolti a lei sette anni fa.
Il bambino aveva mangiato il formaggio in gita e si era sentito male. Dopo essere stato trasportato in ospedale, i medici decisero di trasferirlo al reparto pediatrico del Santa Chiara di Trento. La diagnosi della malattia causata dal batterio escherichia coli nel formaggio sarebbe stata ritardata di tre giorni, causando gravissime conseguenze al bambino. I pubblici ministeri hanno accusato la pediatra di lesioni e rifiuto di atti d’ufficio e la prima udienza del processo è stata fissata per il 24 aprile.
La battaglia legale era già in corso contro il caseificio responsabile della contaminazione del formaggio. Il legale rappresentante del caseificio sociale Coredo e il responsabile del controllo sono stati condannati per lesioni personali colpose gravissime. Ora la battaglia legale si sposta sul piano medico, con la famiglia del bambino che chiede un risarcimento per i danni subiti.
La famiglia del bambino si è costituita parte civile e chiede un risarcimento di oltre un milione di euro per il bambino e alcune centinaia di migliaia di euro per il padre, per compensare la perdita del rapporto con il figlio. La battaglia legale continua per garantire che tragedie simili non si ripetano in futuro.
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