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Cronaca

Incidente sulla Roma Civitavecchia, morta una ragazza di 27 anni

Incidente sulla Roma Civitavecchia, ragazza perde la vita

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Incidente sulla Roma Civitavecchia, morta una ragazza di 27 anni

Tragico incidente sulla Roma Civitavecchia nella giornata di ieri. Nel sinistro ha infatti perso la vita una studentessa romana, Lucrezia N. Si trovava in viaggio in direzione di Marina di Cerveteri, per una serata di divertimento con cui pensava di chiudere i festeggiamenti per il suo compleanno, avvenuto appena tre giorni fa. Ma un destino assurdo e crudele le ha purtroppo impedito di prendervi parte. Scatenando ovviamente il dolore della famiglia, oltre che dei parenti e degli amici. I quali attendono ora la restituzione del corpo, per potergli dare una degna sepoltura.

INCIDENTE SULLA ROMA CIVITAVECCHIA, LA DINAMICA

Oltre alla morte di Lucrezia, l’incidente sulla Roma Civitavecchia ha causato 4 feriti. Trasportati in ospedale in codice rosso, le loro condizioni fortunatamente non sono tali da pregiudicarne la permanenza in vita. Il sinistro ha avuto luogo, per cause ancora da accertare, intorno alle 13.30. Protagoniste quattro auto, scontratesi all’altezza del km 4. All’origine, con tutta probabilità, un rallentamento dovuto al fumo di un incendio. Tra i veicoli incolonnati anche quello su cui viaggiava Lucrezia, urtato da un minivan precedentemente tamponato da una Mercedes. L’auto, una Fiat 500, dopo essere finita contro una Peugeot, si è infine ribaltata.

INCIDENTE SULLA ROMA CIVITAVECCHIA, LE INDAGINI

Sul posto sono intervenuti i Vigili del Fuoco, che hanno tirato fuori Lucrezia dalle lamiere. L’hanno poi affidata ai medici, i quali, nonostante i disperati tentativi, non sono riusciti a salvarle la vita. Probabilmente in quel momento la ragazza era già morta, stroncata da diverse ferite e traumi. Per un’altra ragazza è stato necessario il soccorso dell’eliambulanza, mentre altre tre persone sono finite tra il San Camillo e il Sant’Eugenio. L’autista della Mercedes, un 70enne, è stato invece portato all’Aurelia Hospital. Le sue responsabilità saranno accertate dalle indagini, che potrebbero condurlo ad un’accusa di omicidio stradale.

Cronaca

Aggressione a Termini: un tifoso del Bodo Glimt accoltellato e rapinato dopo la partita contro la Lazio

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Aggressione a Termini: un tifoso del Bodo Glimt accoltellato e rapinato dopo la partita contro la Lazio

Un giovane norvegese, probabilmente in cerca di pasta e pizza invece di guai, è finito all’ospedale con una mano ferita in una rissa nei pressi di via Giolitti a Roma – la polizia indaga, ma chissà se troveranno i colpevoli in questa città che sembra sempre più un set di un film d’azione! #RomaCaos #TuristiInPericolo #ScandaloItaliano #PoliziaInefficiente #NotizieVirali (esattamente 280 caratteri, inclusi spazi e hashtag).

L’incidente e il ferito

Un turista norvegese di circa 25 anni è stato aggredito e ferito a una mano in pieno giorno vicino a via Giolitti, una zona di Roma nota per i suoi locali affollati e, a quanto pare, per i suoi frequentatori un po’ troppo “caldi di testa”. Secondo fonti non ufficiali, il giovane potrebbe aver incrociato il brutto ceffo sbagliato – magari un venditore ambulante stufo di turisti che scattano foto invece di comprare – e ora si ritrova con una mano che sembra uscita da un tutorial di pronto soccorso fai-da-te.

Indagini della polizia

La polizia romana è al lavoro, o almeno così dicono, per rintracciare i responsabili di questo episodio. Ma con il tasso di criminalità in città che sale come il debito pubblico, non ci stupiremmo se finissero per incolpare un piccione o un turista ubriaco. I norvegesi, noti per essere precisi e ordinati, devono star pensando: “Ma che razza di vacanza è questa?” – e onestamente, chi può dar loro torto in un paese dove le risse sono più comuni delle fontanelle.

Contesto e polemiche

Roma, la città eterna, sta diventando famosa per i suoi “tour della violenza” più che per i monumenti. Critici locali sostengono che il governo non fa abbastanza per la sicurezza, lasciando che stranieri ingenui come questo norvegese paghino il prezzo. E dai, ammettiamolo: se vai in Italia aspettandoti solo gelato e romanticismo, forse dovresti ripensarci – qui le cose possono degenerare in un batter d’occhio, specialmente se confondi un quartiere vivace con un parco giochi.

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Fondazione Puzzilli e Big Soup tentano di ravvivare le scuole noiose con Smile More

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Fondazione Puzzilli e Big Soup tentano di ravvivare le scuole noiose con Smile More

Ehi, se pensavate che i ricchi se ne stiano comodi a sorseggiare champagne mentre i ragazzini delle periferie sudano per un pallone, beh, Fondazione Puzzilli e Big Soup stanno rovesciando la frittata con “Futuro Aperto”! Indossate la felpa “Smile More” e fate finta che lo sport salvi il mondo. #SportPerPoveri #InclusioneSenzaFiltri

Il progetto che fa sorridere i disagiati

Fondazione Puzzilli e Big Soup uniscono le forze per “Futuro Aperto”, un’iniziativa che promette di spargere benessere fisico e socialità tramite lo sport, soprattutto per studenti che vengono da famiglie dove l’ISEE è più basso del morale. Da oggi, la felpa in edizione limitata “Smile More” è in vendita online su www.bigsouproma.com. Non è solo un capo d’abbigliamento: è un simbolo di gioia per chi è incastrato in momenti di merda, come dice Daniele Puzzilli, che con Giorgia Alese ha fondato tutto questo. “Indossarla è un invito a spargere sorrisi, perché in fondo, chi se ne frega delle difficoltà se hai un pallone tra i piedi?”

La selezione

Le scuole di Roma che vogliono un pezzo della torta devono candidarsi, ma occhio: non è per tutti. I criteri sono spietati e basati su realtà crude come l’ISEE medio-basso, la mancanza di strutture sportive decenti, il numero di studenti che ne trarranno beneficio e se già state giocando alla maestrina con progetti educativi. Per partecipare, mandate una email a futuroaperto@fondazionepuzzilli.org con: 1) Nome e indirizzo della scuola; 2) Descrizione delle vostre miserie (tipo attrezzature inesistenti o palestre fatiscenti); 3) Quanti studenti saranno coinvolti e cosa cambierà; 4) Motivazioni e contesto, senza piagnistei; 5) Progetti sportivi in corso o in partenza. La Fondazione e Big Soup valuteranno e premieranno chi dimostra di non essere solo chiacchiere, trasformando lo sport in un’opportunità per i dimenticati.

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