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Cronaca, ricettatore di biciclette con oltre 20 modelli e un deposito di merce rubata

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Cronaca, ricettatore di biciclette con oltre 20 modelli e un deposito di merce rubata

Cronaca, ricettatore di biciclette denunciato nel VI Municipio

Era sabato mattina, e gli uomini del reparto Volanti della Polizia di Stato, ricevevano una richiesta d’aiuto da un residente del quartiere Appio. L’uomo, un cittadino romano, dice che gli hanno rubato la sua costosa bicicletta, spaccandogli tutto il suo box privato, informando che però questa fosse dotata di un gps della Apple molto sofisticato e che ancora mandava segnali.

A quel punto gli uomini del reparto Volanti, insieme agli agenti del Commissariato Casilino, perché il segnale proveniva, (come al solito, purtroppo), dal VI Municipio, si sono diretti verso la direzione emanata dal dispositivo tecnologico.

Dopo nemmeno un’ora, i poliziotti, seguendo il segnale gps, giungono fino alle campagne della periferia romana, più precisamente a Torre Iacova, zona situata fra Pantano e Finocchio.

cronaca, ricettatore seriale

Arrivati sul posto le forze dell’ordine hanno fatto irruzione nella casa di un cittadino rumeno che, con moglie e figli presenti,  fra le svariate cose rubate all’interno dell’abitazione, trovavano circa 20 venti biciclette di valore. L’uomo per difendersi ha dichiarato che lui le ha acquistate già rubate, e che poi utilizzando i viaggi organizzati verso la Romania, le avrebbe rivendute. Il cittadino con svariati precedenti di polizia in materia di reati contro il patrimonio, furto e ricettazione, veniva denunciato e indagato in stato di libertà per ricettazione e la merce veniva tutta sequestrata e le biciclette venivano riassegnate ai rispettivi proprietari.

Violenza anche sui treni regionali

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Morto Grant Paterson, il turista ustionato nell’esplosione di Monteverde

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Morto Grant Paterson, il turista ustionato nell’esplosione di Monteverde

È morto Grant Paterson, il turista scozzese di 54 anni ricoverato in ospedale dallo scorso 23 marzo, giorno in cui l’esplosione di una palazzina lo aveva travolto nel bed & breakfast dove alloggiava. Paterson era arrivato a Roma una settimana prima e aveva affittato un alloggio al civico 43 di via Vitellia.

Sui social aveva scritto: "È fantastico e le foto non rendono giustizia. Dato che sono solo, mi siedo ogni giorno in un posto diverso.” Poi, un commento ironico che oggi suona come un tragico presagio: “Questa dovrebbe essere una buona settimana, se non vengo ucciso in qualche modo assurdo.” Quattro giorni dopo, la tragedia.

La palazzina è esplosa, probabilmente a causa di una fuga di gas, proprio alla vigilia della partenza di Paterson. I carabinieri e i vigili del fuoco lo hanno estratto vivo dalle macerie, ma le sue ferite erano troppo gravi. Oggi è deceduto. L’indagine, coordinata dal procuratore aggiunto Giovanni Conzo, ipotizza il reato di disastro colposo e omicidio colposo. Sul corpo dell’uomo verrà disposta un’autopsia, mentre carabinieri e vigili del fuoco continuano a indagare sulle cause dell’esplosione. La Procura ha incaricato un ingegnere per una consulenza tecnica e l’area resta sotto sequestro. Si cercano ancora possibili inneschi o bombole del gas sepolte sotto le macerie.

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La paura per la propria vita

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La paura per la propria vita

E’ morto il turista scozzese Grant Paterson, di 54 anni, a seguito di un grave incidente avvenuto il 23 marzo nel quartiere Monteverde a Roma, dove una palazzina è crollata. Paterson si trovava all’ospedale Sant’Eugenio con ustioni sul 70% del corpo. L’inchiesta, coordinata dal procuratore aggiunto Giovanni Conzo, indaga su possibili reati di disastro e omicidio colposo, e verrà disposta l’autopsia sul corpo del defunto.

Le indagini

Le indagini, condotte dai carabinieri e dai vigili del fuoco, mirano a chiarire le cause dell’esplosione e del crollo dell’edificio, e per questo è stata richiesta una consulenza tecnica. L’area dell’incidente è attualmente sotto sequestro.

Le autorità stanno esplorando due ipotesi: una fuga di gas, che potrebbe essere stata causata da un malfunzionamento o dalla presenza di bombole, oppure un gesto volontario da parte di Paterson. Ultimo in vacanza a Roma senza amici né famiglia, il turista aveva condiviso post sui social in cui scherzava: «Questa dovrebbe essere una buona settimana – se non vengo ucciso in qualche modo…».

In base alla distribuzione delle ustioni sul suo corpo, sembra che Paterson possa essere stato esposto a una fiammata da distanza ravvicinata. Le indagini continuano per chiarire le dinamiche esatte di quanto accaduto.

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