Cronaca
Cronaca, arrestati dai Carabinieri nell’ordine: un indiano, 2 nomadi, un georgiano, un cubano e 2 romeni

Cronaca – Non è l’inizio di una barzelletta, ma le operazioni svolte dai carabinieri a Roma nella sola giornata di ieri.
In città c’è un grandissimo problema di sicurezza e legalità e ci vorrebbero più forze dell’ordine e pene più severe per chi commette certi tipi reati. Per questo motivo proseguono i controlli dei Carabinieri nelle aree interessate dall’afflusso di turisti nella Capitale e nelle periferie.
Ma andiamo per ordine elencando caso per caso le operazioni degli agenti: in totale gli arresti nella sola giornata di ieri sono 6, tutte accusate di furto aggravato, ricettazione e rapina impropria.
Indiano arrestato mentre rubava profumi
In manette è finito un 43enne indiano, senza fissa dimora e con precedenti, sorpreso dall’addetto all’accoglienza clienti di un negozio all’interno della galleria Forum Termini mentre occultava nel suo zaino alcuni profumi dopo averne rimosso le placche antitaccheggio. Allertati i Carabinieri del Nucleo Roma Scalo Termini che sono immediatamente intervenuto e hanno bloccato l’uomo.
Metro A, il luogo preferito dalle nomadi
Gli stessi Carabinieri del Nucleo Roma Scalo Termini, poco dopo, sono intervenuti presso la banchina della metropolitana linea A “Termini” dove hanno bloccato due nomadi, di 21 e 16 anni, entrambe domiciliate presso il campo di Castel Romano in via Pontina, che poco prima avevano circondato una coppia di turisti stranieri per derubarli del portafogli. I coniugi, accortisi del furto, hanno tentato di fermarle ma sono stati spintonati violentemente.
Le due rom hanno quindi tentato la fuga ma sono state bloccate dai Carabinieri. La 16enne è stata arrestata mentre la 21enne è stata denunciata poiché in avanzato stato di gravidanza. Entrambe devono rispondere del reato di rapina impropria in concorso.
Il Giorgiano che ruba cosmetici e smartphone
I Carabinieri della Stazione Roma Piazza Dante, invece, hanno arrestato un 43enne georgiano, senza fissa dimora e con precedenti, sorpreso dal personale addetto alla sicurezza di dei magazzini di abbigliamento in via Gioberti, mentre asportava prodotti di cosmesi. Nelle sue tasche, i Carabinieri hanno rinvenuto anche due smartphone risultati oggetto di furto. L’uomo è stato quindi arrestato per furto aggravato e denunciato per ricettazione.
Il cubano esperto in rapine
In serata, transitando in via Santa Dorotea, i Carabinieri della Stazione Roma Trastevere sono stati allertati da alcuni turisti francesi che avevano rincorso e bloccato un 35enne cubano che aveva derubato una del loro gruppo, 43enne francese, sottraendole lo zaino. I Carabinieri lo hanno arrestato e recuperato la refurtiva.
Arrestati 2 romeni dai Carabinieri
Nella notte, infine, i Carabinieri del Nucleo Operativo Roma San Pietro, hanno arrestato due cittadini romeni, senza fissa dimora e già noti alle forze dell’ordine, sorpresi mentre tentavano di accedere in un bar in via Giorgio del Vecchio utilizzando uno scalpello per forzare la serranda elettrica e la porta d’ingresso.
Cronaca
Prime dieci sospensioni effettuate

Rientro amaro per alcuni studenti romani che ieri hanno ripreso le lezioni in presenza, mentre sono iniziate le sospensioni per coloro coinvolti nelle recenti occupazioni. Al liceo classico Virgilio, la sanzione ha colpito un solo studente per la sua partecipazione a varie mobilitazioni, inclusa una protesta in cui è stata bruciata una foto del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu. Per lui sono stati disposti 10 giorni di sospensione, con la curiosità su eventuali misure disciplinari per gli altri coinvolti.
Al liceo Cavour, dieci studenti hanno subito sanzioni, la cui durata è iniziata ieri, sebbene l’obbligo di frequenza sia mantenuto. I ragazzi hanno infatti organizzato un sit-in di protesta contro le “misure di repressione”, evidenziando le punizioni disciplinari che comportano fino a 15 giorni di sospensione, ore di volontariato con la comunità di Sant’Egidio e letture di “Il maestro e Margherita” di Bulgakov e “Contro il fanatismo” di Amos Oz.
I DANNI
Il tema delle sanzioni è strettamente legato al risarcimento danni. I collettivi studenteschi stanno attivando raccolte fondi anonime per evitare che solo pochi vengano identificati come responsabili. Al Morgagni sono stati raccolti oltre 4700 euro, mentre al Virgilio la somma ha superato i tremila. Due studenti del Visconti sono stati individuati come responsabili sulla base di una foto pubblicata su Instagram e dovranno coprire un risarcimento di 7200 euro. Gli studenti di Visconti avvertono che, in caso di mancato risarcimento, potrebbero affrontare un processo penale con la costituzione di parte civile da parte del ministro Valditara.
LA RIAPERTURA
In contrasto, il rientro per gli studenti del liceo Gullace di Roma è stato più gratificante, poiché sono tornati nella sede centrale dopo due mesi di chiusura. La struttura di piazza dei Cavalieri del Lavoro era stata chiusa per lavori di messa in sicurezza sismica. Dopo disagi legati a incendi e trasferimenti, dal 7 gennaio l’edificio ha riaperto, accogliendo nuovamente studenti con 22 aule riattivate. Daniele Parrucci ha spiegato che sono stati forniti banchi e sedie mancanti, e che sono stati eseguiti interventi di manutenzione per garantire l’operatività dell’edificio in sicurezza.
Cronaca
Furti e aggressioni nelle abitazioni di coppie di anziani, arrestata la banda

Pericolosi, violenti e specializzati in furti in abitazione. Cinque banditi sono stati arrestati dai carabinieri di Frascati dopo aver messo a segno otto colpi tra Grottaferrata, Centocelle e Fidene tra l’11 e il 27 novembre. Le indagini hanno incluso pedinamenti, intercettazioni telefoniche e satellitari. La “centrale operativa” della banda era situata nel campo rom di via dei Gordiani, dove è stato arrestato il capo, Luigi D. G., di 54 anni, insieme alla compagna, Laura M., di 34 anni. Tre altri complici, già in carcere per reati analoghi, erano Valentino M., di 27 anni, Florin T. e Alex M., entrambi di 24 anni.
LA SEQUENZA
La banda operava con modalità collaudate. A bordo di una Jeep Renegade noleggiata, il capo accompagnava i complici nei luoghi dei furti, prendendo di mira abitazioni di anziane coppie. Il primo allarme era scattato l’11 novembre a Grottaferrata, dove hanno fatto irruzione in due appartamenti, rubando oggetti per un valore di 10mila euro. Una vicina, insospettita, ha fotografato la targa del veicolo, attivando il “Targa System”. Dopo, i ladri hanno continuato a colpire, aggredendo anche un anziano in casa sua il 16 novembre con minacce di morte.
SOTTO LA LENTE
Le indagini non si fermano qui. Le utenze telefoniche del capo e della compagna continuano a essere monitorate anche dopo gli arresti. I complici detenuti hanno contattato Luigi D. G. e Laura M. tramite telefoni a loro disposizione in carcere. Nelle conversazioni registrate, hanno chiesto aiuti economici e minacciato di denunciarli se non ricevessero supporto. Gli investigatori stanno dunque esaminando un secondo filone d’indagine riguardante il traffico di telefoni e sim all’interno delle carceri.
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