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Cronaca

Detenuto morto a Regina Coeli, parlano i testimoni: “È stato ucciso”

Detenuto morto a Regina Coeli, in un primo momento si era ipotizzato un decesso per cause naturali

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Detenuto morto a Regina Coeli, parlano i testimoni: “È stato ucciso”

Svolta nel caso del detenuto morto a Regina Coeli. L’uomo fu trovato nella sua cella, steso per terra, lo scorso 16 agosto. Sull’episodio la Garante capitolina dei detenuti, Gabriella Stramaccioni, aveva presentato un esposto alla Procura di Roma, che ora ha dato il via alle indagini. Secondo la denuncia, il detenuto era in attesa di un caffè davanti alle sbarre della camera di sicurezza. All’improvviso, sarebbe stato colto alle spalle, forse da un compagno di cella, il quale lo avrebbe aggredito e infine soffocato.

DETENUTO MORTO A REGINA COELI, LE PAROLE DEI TESTIMONI

A far scattare l’esposto la testimonianza di altri due carcerati, che avrebbero assistito alla scena. A loro avviso, il detenuto morto a Regina Coeli, negli ultimi mesi di vita, aveva cambiato umore. Una novità che sarebbe stata generata dall’arrivo nella cella di un altro detenuto. Un uomo, rivelano i testimoni, afflitto da problemi psichiatrici e che in passato era stato protagonista di un altro tentato omicidio ai danni di un compagno. Tra i due non correva buon sangue, tanto che i vertici del carcere, il 2 agosto, avevano disposto che la cella fosse sorvegliata a vista.

DETENUTO MORTO A REGINA COELI, PERSONALE DEL TUTTO IGNARO

Ciò non è però bastato ad evitare il grave episodio: secondo i due carcerati, ci sarebbero state urla e liti, di cui il personale sarebbe stato completamente all’oscuro. Dopo il ritrovamento del corpo, il detenuto sarebbe stato soccorso con un massaggio cardiaco, ma senza esito. A sentire il referto, la morte sarebbe stata causata da un aneurisma cerebrale, sopraggiunto dopo aver battuto la testa cadendo. In realtà, raccontano i testimoni, ad uccidere il detenuto sarebbe stato un soffocamento, provocato dalla stretta di un braccio intorno al collo.

Cronaca

Parole, musica e fascino intatto: Vincenzo Zingaro porta in scena “Adelchi” al teatro Arcobaleno

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Parole, musica e fascino intatto: Vincenzo Zingaro porta in scena “Adelchi” al teatro Arcobaleno

Scopri un evento teatrale che sta conquistando Roma con un mix esplosivo di storia, musica e passione! #Adelchi2025

Un Capolavoro che Rinasce sul Palco

Dal 9 al 18 maggio 2025, al Teatro Arcobaleno di Roma, Vincenzo Zingaro celebra il 240° anniversario della nascita di Alessandro Manzoni con una rappresentazione unica e avvincente di “Adelchi”, il più grande capolavoro del teatro romantico italiano. Immagina uno spettacolo-concerto che fonde parole potenti e melodie emozionanti, trasportandoti in un mondo di intrighi e battaglie epiche.

Protagonisti Straordinari e una Storia che Appassiona

Sul palco, Giuseppe Pambieri interpreta il re Desiderio, mentre Vincenzo Zingaro dà vita ad Adelchi in una performance che mescola recitazione e orchestra per ripercorrere le vicende che hanno dato vita al Sacro Romano Impero con Carlo Magno. Non perderti questa opportunità di immergerti nelle origini dell’Europa, dove ogni nota e parola ti terrà con il fiato sospeso.

La Magia di un’Eroica Lotta Interiore

“Adelchi” è molto più di un semplice dramma: rappresenta una rara occasione per esplorare le pagine più intense della letteratura italiana, con un eroe romantico dilaniato tra ideali e realtà, sentimenti e doveri. Manzoni infonde in questa storia i suoi valori di giustizia, solidarietà e fede, rendendola un vero manifesto del risorgimento e della cristianità che ti farà riflettere e sognare.

Riconoscimenti che Suggellano il Successo

Questa versione di “Adelchi”, originariamente presentata ai Fori Imperiali nel 2009, ha valso a Vincenzo Zingaro la prestigiosa Benemerenza per l’Arte e la Cultura italiana dalla Società Dante Alighieri, con medaglia d’oro. Scopri come questo spettacolo continua a incantare e ispirare, confermando il suo posto nella storia teatrale del nostro Paese.

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Cronaca

Derubato il vescovo di Rimini in metropolitana dopo i funerali di Papa Francesco

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Derubato il vescovo di Rimini in metropolitana dopo i funerali di Papa Francesco

FurtoMisteriosoAllaStazione: Monsignor Nicolò Anselmi scopre un colpo a sorpresa proprio prima di partire! 🕵️‍♂️

Lo shock improvviso

Immaginate la sorpresa di un alto prelato mentre si prepara a lasciare Roma: Monsignor Nicolò Anselmi si è accorto del furto solo una volta arrivato alla stazione Termini, un momento che ha trasformato un viaggio routine in un vero enigma.

Cosa potrebbe nascondere questa storia?

Proprio mentre era sul punto di ripartire per la sua diocesi, l’accaduto ha lasciato tutti con il fiato sospeso. Si tratta di un furto casuale o c’è qualcosa di più intrigante dietro? Le indagini sono appena iniziate, e i dettagli stanno emergendo pian piano. Non perdetevi gli aggiornamenti su questo caso che sta catturando l’attenzione!

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