Politica
Elezioni 2022 – Salvini, la promessa da Pontida: “Aboliremo il canone Rai”
Elezioni 2022 – Salvini dal tradizionale raduno della Lega stila un patto in sei punti con gli elettori
Elezioni 2022 – Salvini pronto alla sfida elettorale. Davanti alla marea tornata ad assieparsi (dopo tre anni di assenza) sul pratone nel Bergamasco, annuncia a gran voce le sue intenzioni in caso di vittoria. Una su tutte, un vecchio cavallo di battaglia ma che fa sempre presa sulle persone. E anche stavolta non fallisce la missione. “Chi di voi è favorevole all’abolizione del canone Rai?“, chiede il leader al popolo del Carroccio. Che prontamente risponde, sventolando bandiere e vessilli in segno di approvazione. E a lui non resta che certificare, con un velo di compiaciuta ironia, l’esito della ‘votazione’: “Il Consiglio dei Ministri di Pontida approva“.
SALVINI: “TORNATI ALLA LEGA DEI TEMPI D’ORO”
Via il canone dunque, basta con quei 90 euro in una bolletta della luce che ha ormai raggiunto livelli insostenibili. Questa la promessa, solo una delle tante, che Salvini fa ai tantissimi che lo ascoltano. Un colpo d’occhio importante, che rende orgoglioso il numero uno: “Siete decine di migliaia. Ma quanti di preciso non importa. Per una mattina almeno, sembra di essere tornati alla Lega dei tempi d’oro, pre Papeete“. E in effetti c’è aria di festa e i rimbrotti possono prendersi una giornata di ferie. Sia sotto che sopra il palco, dove gli assi del partito al gran completo firmano il poster con il contratto di governo voluto da Salvini.
SALVINI E IL PROGRAMMA IN 6 PUNTI
6 punti, che vanno dal caro bollette a quota 41, passando per flat tax (“pagare meno per pagare tutti. E chi evade va in galera“), giustizia, autonomia e Decreti Sicurezza. Non nasconde l’ambizione Salvini (“Sarei onorato di essere nominato premier“) e intanto traccia la via: “Dobbiamo cambiare sistema. A fare il Ministro degli Esteri andrà un ambasciatore, a fare il Ministro della Giustizia un avvocato e un medico quello della Salute“. Una stilettata questa a Di Maio, attuale titolare della Farnesina, che, sottolinea, “svolazza da una pizzeria all’altra con le guerre in corso“. Ma l’ex Ministro dell’Interno ne ha anche per la sinistra: “Hanno passato 15 giorni a parlare dei fondi russi e poi non c’era niente“.
SALVINI: “ABORTO? ALTERNATIVA PER LE DONNE, MA…”
Le divergenze con gli alleati non lo preoccupano: “Io, Silvio e Giorgia siamo d’accordo quasi su tutto“, assicura. Rimarcando poi la propria identità, che va al di là degli stereotipi: “Non siamo come le femministe da salotto che chiacchierano e basta. Grazie all’avvocato Giulia Bongiorno, abbiamo introdotto il codice rosso. E siamo dalla parte dei disabili“. Mentre sull’aborto fa attenzione a non cadere nel vortice delle polemiche innescate dalle prese di posizione di Giorgia Meloni: “Dobbiamo sempre offrire un’alternativa alle donne. Ma l’ultima parola spetta solo e soltanto a loro“.
Politica
Incontri tra Salvini e Bossi a Gemonio: i temi al centro del dibattito.
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# Incontro a Gemonio tra Salvini e Bossi: Un Dialogo Proficuo
Un significativo incontro si è svolto a Gemonio, Varese, tra il leader della Lega Matteo Salvini e l’ex segretario Umberto Bossi. La conversazione, durata oltre un’ora, è avvenuta in un’atmosfera di cordialità e rilassatezza, specialmente dopo le recenti notizie infondate sullo stato di salute di Bossi. Salvini ha descritto l’incontro come estremamente positivo, esprimendo soddisfazione reciproca.
Tematiche Affrontate nell’Incontro
Durante il colloquio, sono stati affrontati diversi argomenti di rilevanza nazionali. In primo luogo, l’autonomia è stata al centro del dibattito, con Salvini che l’ha definita una “battaglia storica della Lega”, utile per l’intero Paese. Oltre a ciò, si è parlato di infrastrutture lombarde, giustizia, sicurezza e immigrazione. Anche le questioni economiche e le strategie energetiche, compreso un occhio attento al nucleare, hanno trovato spazio nelle discussioni.
L’incontro ha visto la presenza della famiglia di Bossi, tra cui sua moglie Manuela Marrone e il figlio Renzo. Salvini ha manifestato l’intenzione di mantenere Bossi aggiornato sugli sviluppi futuri, promettendo nuove occasioni di incontro.
Prospettive di Ulteriori Incontri
Tra gli impegni presi, Salvini ha assicurato che terrà Bossi informato sulle questioni affrontate, aprendo a un futuro incontro che includerà anche ministri, a partire da Roberto Calderoli. Questa premessa sottolinea l’importanza di un dialogo continuo e costruttivo con il fondatore della Lega, riconoscendo il suo valore e contributo ai temi cruciali che il partito e il Paese si trovano ad affrontare.
Questa iniziativa di coinvolgimento evidenzia come la Lega intenda valorizzare la propria storia e il legame con le radici, mirando a costruire un futuro solido e orientato verso l’autonomia e la sicurezza nazionale.
Politica
Cambio al vertice: Giuli subentra dopo le dimissioni del Ministro Sangiuliano
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Dimissioni di Gennaro Sangiuliano: Un Cambiamento al Vertice della Cultura
La Lettera di Dimissioni
Il 7 settembre 2024, Gennaro Sangiuliano ha ufficialmente rassegnato le proprie dimissioni dal ruolo di Ministro della Cultura. Questo annuncio è avvenuto attraverso una lettera indirizzata alla premier Giorgia Meloni, dopo una serie di polemiche e indiscrezioni che hanno tenuto banco negli ultimi giorni. Sangiuliano ha espresso la sua soddisfazione per i risultati ottenuti nelle politiche culturali durante il suo mandato, ma ha affermato la necessità di considerare le sue dimissioni come “irrevocabili”.
Pressioni e Malumori nel Governo
Le tensioni all’interno del governo erano palpabili, con pressioni crescenti nei confronti di Sangiuliano. Fonti vicine al governo hanno rivelato che l’atmosfera era diventata insostenibile a causa delle continue rivelazioni legate a un’imprenditrice campana. Questa situazione ha messo in discussione la credibilità dell’intero esecutivo e della stessa Giorgia Meloni, spingendo alcuni membri di Fratelli d’Italia a suggerire che fosse indispensabile chiudere la questione rapidamente per il bene della coalizione.
Il Ruolo della Meloni e l’Exit Strategy
Dopo un iniziale sostegno a Sangiuliano, la premier Meloni ha riconosciuto che le circostanze richiedevano una rapida risoluzione della crisi. Questo ha portato a una riflessione profonda sull’opportunità politica di chiudere la questione al più presto. Meloni ha poi deciso di non partecipare al G7 dei Parlamenti e ha dedicato il suo tempo alla gestione della situazione e all’individuazione di una strategia di uscita per Sangiuliano. Nel pomeriggio, ha informato il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, delle dimissioni del ministro.
Il Nuovo Ministro e le Prospettive Future
Dopo aver accettato le dimissioni di Sangiuliano, il Presidente Mattarella ha firmato il decreto che nomina Alessandro Giuli, attuale presidente della Fondazione Maxxi, come nuovo Ministro della Cultura. In seguito al giuramento di Giuli, Giorgia Meloni ha espresso pubblicamente il suo apprezzamento per Sangiuliano, definendolo un uomo capace e onesto, e ha assicurato che con il nuovo ministro continueranno gli sforzi per il rilancio della cultura nel Paese.
Reazioni e Riconoscimenti
Le reazioni alle dimissioni di Sangiuliano sono state di sostegno e riconoscimento. Antonio Tajani, segretario di Forza Italia, ha elogiato Sangiuliano per il suo operato e ha sottolineato come la sua scelta di dimettersi gli permetta di difendersi e dimostrare la sua integrità. Matteo Salvini ha anch’esso inviato un messaggio di gratitudine al ministro dimissionario e ha dato il benvenuto al suo successore Giuli.
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In conclusione, le dimissioni di Gennaro Sangiuliano segnano un momento significativo nella politica culturale italiana, evidenziando le sfide e le dinamiche che influenzano l’attuale governo. La nomina di Alessandro Giuli potrebbe rappresentare un nuovo inizio per il dicastero e per la cultura nazionale.
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