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Tetto al prezzo del gas, l’Ue valuta di portarlo a quota 110 euro

Tetto al prezzo del gas, l’idea (a tempo determinato) dei vertici di Bruxelles per far fronte al caro bollette

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Tetto al prezzo del gas, l’Ue valuta di portarlo a quota 110 euro

Tetto al prezzo del gas, finalmente anche l’Europa si muove. L’Unione si è resa conto – alla buon’ora – che la soluzione del problema del costo dell’energia, e delle ricadute (pesanti) che esso sta comportando per famiglie e imprese, non è più rinviabile e ha deciso di correre ai ripari. La prima tappa è prevista tra una settimana esatta, venerdì 9 settembre, quando si riuniranno i ministri competenti dei paesi membri. Un’occasione per vagliare alcune delle proposte che la Commissione potrebbe poi rendere note nel discorso sullo Stato dell’Ue del 14 settembre.

TETTO AL PREZZO DEL GAS, IL PIANO DELL’UE

Tra esse – rivela Milano Finanza – appunto l’applicazione di un tetto al prezzo del gas. L’idea, secondo il quotidiano economico, sarebbe quella di fissarlo a 110 euro al MWh, per il periodo, da ottobre a marzo, in cui in Europa è prevista l’accensione dei termosifoni. Nulla di ufficiale al momento, le parti ne stanno parlando e non si esclude che alla fine qualche dettaglio possa risultare leggermente diverso. Quel che certo è che nessun fornitore di energia potrà esimersi dal sottostare al tetto. E quanto alla differenza con il prezzo di acquisto, dovrebbe essere la stessa Europa a rimborsarla, emettendo debito comune.

 

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Allerta bomba su volo American Airlines attivata da una mail anonima

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Allerta bomba su volo American Airlines attivata da una mail anonima

Un falso allarme bomba ha interessato un volo American Airlines partito da New York e diretto in India, a seguito di una mail anonima giunta all’aeroporto di Delhi.

La segnalazione e l’intervento

La mail conteneva la minaccia: “C’è una bomba a bordo”. Ricevuta ieri, ha attivato le procedure di emergenza, portando l’aereo, un Boeing 789, a invertire la rotta verso Fiumicino, mentre sorvolava il Mar Caspio. È stato solo dopo che il pilota ha ricevuto indicazioni per atterrare in Italia, che due Eurofighter dell’Aeronautica militare hanno affiancato il velivolo nel suo arrivo.

Controlli a terra

Una volta atterrato, passeggeri ed equipaggio sono stati fatti scendere e ha avuto inizio un’accurata verifica dell’aereo da parte della polizia e della polaria. Non è stato trovato alcun ordigno esplosivo, e l’allerta è stata presto dichiarata falsa. I passeggeri e l’equipaggio hanno dovuto affrontare disagi e trascorrere la notte a Roma, ma oggi è prevista una nuova partenza per l’India.

Un episodio a lieto fine

Nonostante l’alta tensione e il grande spavento per i circa 200 passeggeri a bordo, fortunatamente, la situazione si è conclusa senza conseguenze gravi.

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Incendio appiccato da un detenuto nella sua cella al carcere Regina Coeli di Roma

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Incendio appiccato da un detenuto nella sua cella al carcere Regina Coeli di Roma

Un detenuto ha appiccato un incendio nella sua cella al carcere romano di Regina Coeli, mentre un altro si è ferito gravemente al collo. La notizia è stata comunicata dal sindacato Fp Polizia Penitenziaria della Cgil, che ha definito l’episodio come un'”ennesima notte di follia” all’interno dell’istituto penitenziario.

Incendio e fuga di fumo

Il sindacato ha spiegato che il detenuto ha provocato un incendio creando una grossa nube di fumo nella sezione detentiva. Solo l’intervento tempestivo del personale di Polizia Penitenziaria ha evitato conseguenze più gravi. Durante le operazioni di evacuazione, un altro detenuto, probabilmente sconvolto e in preda al panico, si è procurato una grave ferita da taglio al collo.

Condizioni critiche del personale

La Cgil ha sollevato preoccupazioni riguardo alla situazione del personale, avvertendo che è “fortemente in sotto organico”. Il sindacato ha denunciato le “precari e difficili condizioni di lavoro” nella struttura, sottolineando che la Polizia Penitenziaria sta affrontando turni massacranti e operando al di sotto dei livelli minimi di sicurezza. Hanno fatto appello per “interventi urgenti dalle varie Autorità” e hanno chiesto una riforma dell’intero sistema penitenziario che possa affrontare le emergenze e restituire dignità ai lavoratori del Corpo di Polizia Penitenziaria.

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