Cronaca
25enne ucciso al Tuscolano, il padre: “Discutevamo delle sue frequentazioni”
25enne ucciso al Tuscolano, dalle parole dell’uomo nuovi importanti sviluppi per le indagini
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25enne ucciso al Tuscolano, il buio inizia a diradarsi. Per provare a fare chiarezza su cosa sia davvero successo nella notte tra il 25 e il 26 ottobre scorsi, è intervenuto il papà del giovane. Questo quanto ha dichiarato l’uomo in un’intervista a Il Messaggero: “Confermo che in casa discutevamo su chi frequentava mio figlio. Che inoltre nell’ultima settimana era più nervoso“. Il 25enne sarebbe stato freddato con diversi colpi d’arma da taglio sotto la sua abitazione, in via Publio Rutilio Rufo. Dietro il delitto potrebbe dunque esserci un brutto giro, forse di droga.
25ENNE UCCISO AL TUSCOLANO, LE INDAGINI
Un elemento questo confermato dalla presenza in casa di sei chili di hashish e 500 grammi di cocaina. Segno che il ragazzo faceva parte attiva del mondo dello spaccio. Non a caso lo scorso anno la Polizia lo aveva fermato proprio per problemi inerenti gli stupefacenti. Gli inquirenti non escludono quindi che dovesse dei soldi a qualcuno, il quale lo avrebbe colpito alle spalle mentre provava a fuggire. Le indagini proseguono però, anche con l’ausilio delle immagini della videosorveglianza del quartiere. Che potrebbero aver ripreso le persone che alcuni residenti hanno visto scappare dal luogo del delitto.
25ENNE UCCISO AL TUSCOLANO, DISPOSTA L’AUTOPSIA
Secondo i genitori, quella sera il 25enne aveva cenato insieme a loro. C’era anche la sua fidanzata, che il ragazzo nell’occasione aveva presentato alla famiglia. Poi, mentre tutti erano già a letto, è uscito per portare fuori il cagnolino. Ma, secondo chi indaga, si sarebbe trattato di una scusa: in realtà, avrebbe avuto appuntamento con qualcuno, forse proprio con chi lo ha ucciso. Ma per questo e per altri dettagli circa questa morte assurda servirà attendere l’esito dell’autopsia sul suo cadavere. L’esame sarà effettuato presso l’Università Tor Vergata da un medico che i magistrati nomineranno il prossimo 31 ottobre.
Cronaca
Prime dieci sospensioni effettuate
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Rientro amaro per alcuni studenti romani che ieri hanno ripreso le lezioni in presenza, mentre sono iniziate le sospensioni per coloro coinvolti nelle recenti occupazioni. Al liceo classico Virgilio, la sanzione ha colpito un solo studente per la sua partecipazione a varie mobilitazioni, inclusa una protesta in cui è stata bruciata una foto del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu. Per lui sono stati disposti 10 giorni di sospensione, con la curiosità su eventuali misure disciplinari per gli altri coinvolti.
Al liceo Cavour, dieci studenti hanno subito sanzioni, la cui durata è iniziata ieri, sebbene l’obbligo di frequenza sia mantenuto. I ragazzi hanno infatti organizzato un sit-in di protesta contro le “misure di repressione”, evidenziando le punizioni disciplinari che comportano fino a 15 giorni di sospensione, ore di volontariato con la comunità di Sant’Egidio e letture di “Il maestro e Margherita” di Bulgakov e “Contro il fanatismo” di Amos Oz.
I DANNI
Il tema delle sanzioni è strettamente legato al risarcimento danni. I collettivi studenteschi stanno attivando raccolte fondi anonime per evitare che solo pochi vengano identificati come responsabili. Al Morgagni sono stati raccolti oltre 4700 euro, mentre al Virgilio la somma ha superato i tremila. Due studenti del Visconti sono stati individuati come responsabili sulla base di una foto pubblicata su Instagram e dovranno coprire un risarcimento di 7200 euro. Gli studenti di Visconti avvertono che, in caso di mancato risarcimento, potrebbero affrontare un processo penale con la costituzione di parte civile da parte del ministro Valditara.
LA RIAPERTURA
In contrasto, il rientro per gli studenti del liceo Gullace di Roma è stato più gratificante, poiché sono tornati nella sede centrale dopo due mesi di chiusura. La struttura di piazza dei Cavalieri del Lavoro era stata chiusa per lavori di messa in sicurezza sismica. Dopo disagi legati a incendi e trasferimenti, dal 7 gennaio l’edificio ha riaperto, accogliendo nuovamente studenti con 22 aule riattivate. Daniele Parrucci ha spiegato che sono stati forniti banchi e sedie mancanti, e che sono stati eseguiti interventi di manutenzione per garantire l’operatività dell’edificio in sicurezza.
Cronaca
Furti e aggressioni nelle abitazioni di coppie di anziani, arrestata la banda
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Pericolosi, violenti e specializzati in furti in abitazione. Cinque banditi sono stati arrestati dai carabinieri di Frascati dopo aver messo a segno otto colpi tra Grottaferrata, Centocelle e Fidene tra l’11 e il 27 novembre. Le indagini hanno incluso pedinamenti, intercettazioni telefoniche e satellitari. La “centrale operativa” della banda era situata nel campo rom di via dei Gordiani, dove è stato arrestato il capo, Luigi D. G., di 54 anni, insieme alla compagna, Laura M., di 34 anni. Tre altri complici, già in carcere per reati analoghi, erano Valentino M., di 27 anni, Florin T. e Alex M., entrambi di 24 anni.
LA SEQUENZA
La banda operava con modalità collaudate. A bordo di una Jeep Renegade noleggiata, il capo accompagnava i complici nei luoghi dei furti, prendendo di mira abitazioni di anziane coppie. Il primo allarme era scattato l’11 novembre a Grottaferrata, dove hanno fatto irruzione in due appartamenti, rubando oggetti per un valore di 10mila euro. Una vicina, insospettita, ha fotografato la targa del veicolo, attivando il “Targa System”. Dopo, i ladri hanno continuato a colpire, aggredendo anche un anziano in casa sua il 16 novembre con minacce di morte.
SOTTO LA LENTE
Le indagini non si fermano qui. Le utenze telefoniche del capo e della compagna continuano a essere monitorate anche dopo gli arresti. I complici detenuti hanno contattato Luigi D. G. e Laura M. tramite telefoni a loro disposizione in carcere. Nelle conversazioni registrate, hanno chiesto aiuti economici e minacciato di denunciarli se non ricevessero supporto. Gli investigatori stanno dunque esaminando un secondo filone d’indagine riguardante il traffico di telefoni e sim all’interno delle carceri.
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