Cucina
La Bruschetta olio e sale. Nel Lazio c’è la sagra il 22 e 23 ottobre
La Bruschetta di Casaprota, edizione speciale Sagra della Bruschetta 22-23 ottobre
Più speciale di così, la Sagra della Bruschetta di Casaprota non poteva essere.
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La Bruschetta di Casaprota, edizione speciale Sagra della Bruschetta 22-23 ottobre. Più speciale di così, la Sagra della Bruschetta di Casaprota non poteva essere! Olio a fiumi.
Bruschette a profusione. Musiche che faranno zompettare gli ottantenni, quelli nell’animo e non. Insomma, sarà tutto speciale il 22 e 23 ottobre! Degustazioni, spettacoli folcloristici, mostre, musica dal vivo e visite guidate. Con un unico, grande protagonista: l’olio extravergine di oliva di altissima qualità, dal sapore intenso e aromatico, già apprezzato dagli antichi Romani. A Casaprota, grazioso borgo in provincia di Rieti, è tutto pronto, mancate solo voi ad affondare il dente nel gusto della Sabina.
In effetti, come si può riprendere la stagione invernale senza circondarci dal calore umano,
storico e folkloristico di un luogo come lo è Casaprota e di un evento come quello della
Sagra della Bruschetta. Adatta per famiglie, single, che qui potranno trovare l’anima
gemella. Adatta per bambini che qui potranno scorrazzare. Adatta per gli amici a quattro
zampe. Per tutti!
L’olio d’oliva del posto è una vera delizia che sarà esaltata dal pane artigianale “passato”
alla brace per sottolinearne al meglio il gusto; bruschette a non finire, quindi, ma non solo:
l’oro verde della Sabina esalterà il sapore della zuppa di farro e tartufo, delle fregnacce alla
sabinese e delle salsicce. Ci saranno per l’occasione gli spaghetti all’amatriciana della
proloco di Amatrice.
La domenica in aggiunta a tutto il resto pizzole della proloco di Morro Reatino. Per entrambi i giorni sarà aperta la degustazione di birre artigianali. Molto ricco è anche il programma degli intrattenimenti con mostre mercatino del prodotto tipico. Passeggiate panoramiche e a cavallo, artisti di strada lungo il centro storico, musica dal vivo e visite al frantoio della Cooperativa olivicola e all’antica “Mola Alfio Marri” del ‘700.
Presente la Fanfara degli Alpini di Accumoli. La Banda Musicale Filarmonica Giuseppe
Verdi di Casaprota. Eccezionalmente, per l’;occasione, sarà realizzato dal vivo un quadro floreale dai maestri infioratori della Proloco di Poggio Moiano.
La porta di accesso al paese, di età rinascimentale, mostra gli alloggiamenti in pietra per i
cardini del portone e la copertura interna con una volta a botte; e l'antico palazzo signorile – oggi Filippi – che si erge nella parte più alta dell’abitato, presenta una facciata essenziale nella quale si aprono finestre cinquecentesche, sulla quale si staglia una torre circolare. Di epoca romana sono le prime tracce e i primi insediamenti presenti nel territorio, dove i reperti delle ville e le iscrizioni sono sparse un po’ ovunque: per chi vuole dedicarsi alle escursioni a piedi, in mountain bike o a cavallo, tracce del passato testimoniate da rovine romane e medievali saranno l’ambientazione di tanti suggestivi itinerari.
Tutte le info sulla sagra della Bruschetta
Data – 22/23 ottobre
Località – Casaprota – Rieti
sms a 3408505381
info@fuoriporta.org
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www.instagram.com/fuoriportafortravel
Area Sosta Camper: Area Attrezzata Comunale – Casaprota Rieti Lazio
Cucina
Carbonara day, la ricetta romana compie 70 anni
Carbonara day, la ricetta romana compie 70 anni
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Carbonara day, la ricetta romana compie 70 anni
Oggi si celebra il Carbonara Day, un’occasione speciale per festeggiare uno dei piatti più iconici della cucina romana, conosciuto e amato in tutto il mondo. Questa festa è nata dall’idea dei pastai dell’Unione Italiana di condurre un sondaggio per scoprire gli ingredienti preferiti dagli italiani per la pasta, e ha rivelato che uovo, pecorino romano, guanciale e pepe sono i protagonisti indiscussi della carbonara. Da allora, ogni anno a partire dal 2017, l’#CarbonaraDay si è trasformato in un evento sociale che coinvolge appassionati e turisti, spingendoli a condividere sui social network foto e dettagli dei loro piatti di carbonara preferiti.
Secondo quanto riportato da Fanpage.it, nella capitale il costo medio di una porzione di carbonara si attesta intorno ai 9 euro. Un prezzo che, nonostante possa variare, non scoraggia i numerosi estimatori di questo piatto delizioso e sostanzioso.
La ricetta originale della carbonara ha compiuto nel 2024 ben 70 anni. È stata pubblicata per la prima volta in Italia nel 1954 sul periodico “La Cucina Italiana”. Originariamente, la preparazione differiva leggermente da quella che conosciamo oggi: oltre agli ingredienti base come uova, pecorino, pepe e guanciale, le prime versioni prevedevano anche l’uso di aglio, formaggio gruviera e pancetta al posto del guanciale.
Da allora, la carbonara ha subito numerose interpretazioni e adattamenti in tutto il mondo. Secondo il New York Times, ci sarebbero addirittura ben 400 varianti di questo piatto iconico. Ogni cultura ha apportato le proprie modifiche, conservando l’essenza del piatto ma arricchendolo con ingredienti e sapori locali.
Il Carbonara Day non è solo un’occasione per gustare questo piatto delizioso, ma anche per celebrare la sua storia e la sua evoluzione nel corso degli anni. È un’opportunità per unirsi in festa e condividere la passione per una delle pietanze italiane più amate al mondo.
Cucina
Chef Ruffi apre un ristorante a Milano: menù con piatti precotti e surgelati.
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Chef Ruffi sta pianificando l’apertura di un ristorante a Milano. Nonostante sia conosciuto per l’utilizzo di panna, dadi, prodotti surgelati e precotti nei suoi piatti, al punto da essere considerato da molti come “il peggior cuoco italiano al mondo”, vanta quasi 500mila follower sui social media. Il suo vero nome e le fattezze del suo volto restano un mistero, dato che sceglie di apparire sempre mascherato.
In un’intervista rilasciata al Corriere della Sera, Ruffi svela di insegnare in modo inusuale tecniche culinarie, ricette e ingredienti poco conosciuti, nonostante siano consumati quotidianamente come il glutammato, ingrediente base del dado. Definendosi “lo chef più famoso d’Italia”, sostiene che nessuno al di fuori del Paese possa essere chiamato chef. Inoltre, afferma di aver perfezionato le sue abilità culinarie viaggiando intorno al mondo e, in particolare in Cina, presso un maestro dal quale ha appreso l’arte della cucina cinese.
Diverse recensioni indicano il miglior ristorante d’Italia a Milano, specializzato in risotti. Ruffi rivela di viaggiare spesso tra l’Arabia Saudita, Dubai, l’Asia e l’Inghilterra. Dichiarando di essere finanziato da uno sceicco, lo definisce un amico e un collega piuttosto che un mero investitore. Nonostante riceva numerose critiche, non sembra preoccupato: “Gli haters sono inevitabili quando si è famosi e bravi, ma spesso sono proprio questi ultimi a voler fare una foto con me. Li adoro”.
La sua scelta di apparire sempre con maschera ha suscitato curiosità. Ruffi spiega non sentirsi ancora pronto per essere riconosciuto ovunque, ma assicura che presto si svelerà.
Sostiene con convinzione che i suoi piatti vadano prima provati e poi giudicati, mettendo in discussione anche le tecniche culinarie tradizionali: “Chi ha stabilito che si fa così e non diversamente?”. Nel prossimo anno prevede di aprire un ristorante a Milano, che sarà seguito da altre aperture. Di questo nuovo progetto rivelato, dice: “I lavori sono già iniziati. Sarà un luogo dove faremo cucina italiana, pizze e piatti cinesi, con musica e spettacoli dal vivo”.
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