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Raggi vs Gualtieri: l’ex sindaca attacca il successore. La replica del Pd

Raggi vs Gualtieri, scontro tra primi cittadini romani. Le parole della grillina, cui risponde l’attuale maggioranza

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Raggi vs Gualtieri: l’ex sindaca attacca il successore. La replica del Pd

Raggi vs Gualtieri, che la battaglia abbia inizio. Ad aprire le ostilità l’ex sindaca, che questa mattina ha dedicato al successore un lungo post su Facebook. Il primo da quando, un anno fa, l’ex Ministro è stato eletto primo cittadino. Ed è proprio l’esponente M5S a spiegarne in principio il motivo: “So bene quanto sia complesso amministrare Roma e ritengo giusto concedere tempo, che a me non è stato dato, per prendere le redini del comando. Ho taciuto perché per esperienza è meglio parlare poco e cercare il positivo in ogni situazione“. Tuttavia, alla luce delle ultime parole di Gualtieri, che hanno riguardato anche lei, ha deciso di rompere il silenzio.

RAGGI VS GUALTIERI: “MI ATTACCA, MA LA VEDE LA CITTÀ?”

Mi ha sorpreso ascoltarlo impegnato in un inutile quanto bizzarro ragionamento su alleanze, campo largo e altre amenità di fantapolitica. Cogliendo l’occasione anche per attaccarmi“. Da qui parte la sua risposta: “In un anno non ha fatto nulla. Ma la vede la città? È peggiorata sotto tutti i punti di vista“. Ed entra poi nei dettagli. A partire dai trasporti: “Ha promesso la città dei 15 minuti. Ma, a parte aver inaugurato 1000 autobus acquistati dalla mia amministrazione, ha peggiorato la situazione delle Metro. Inoltre la Roma-Ostia è sempre ferma“. Passando poi ai rifiuti, dove le cose, a suo avviso, non vanno meglio.

RAGGI VS GUALTIERI: “SEMBRA CHE NON CONTROLLI LA CITTÀ”

La raccolta differenziata è scesa al 45,9%. In più sta togliendo il porta a porta, lanciato da Marino e potenziato negli anni scorsi“. L’ex sindaca accusa il successore di stare “riportando Roma indietro di 10 anni“. Rivendica quanto di buono fatto sotto la sua guida: “Gli abbiamo lasciato conti in ordine, Atac salva e Ama risanata“. E denuncia l’inadeguatezza dell’attuale primo cittadino: “Sembra che non abbia controllo sulla città. E ha anche poteri e fondi straordinari, che io chiedevo e che lui invece non usa“. E chiude con un consiglio: “Lasci perdere la fantapolitica, le chiacchiere e le promesse. Si rimbocchi le maniche e lavori, come un sindaco deve fare“.

RAGGI VS GUALTIERI: LA RISPOSTA DEL PD

Parole durissime, cui il Pd ha subito replicato per bocca della Presidente della Commissione Bilancio Tempesta. “La Raggi ha perso un’occasione per restare zitta. Oggi, dopo 5 anni in cui ha devastato il Campidoglio, ci attacca senza tenere conto delle macerie lasciate. Per rimediare alle quali e ripartire, l’Amministrazione ha faticosamente riavviato la propria macchina. Ha restituito alla città un progetto, ha stilato un piano per renderla autosufficiente sui rifiuti e sta lavorando giorno e notte per farla arrivare preparata al prossimo Giubileo“.

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Incontri tra Salvini e Bossi a Gemonio: i temi al centro del dibattito.

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Incontri tra Salvini e Bossi a Gemonio: i temi al centro del dibattito.

# Incontro a Gemonio tra Salvini e Bossi: Un Dialogo Proficuo

Un significativo incontro si è svolto a Gemonio, Varese, tra il leader della Lega Matteo Salvini e l’ex segretario Umberto Bossi. La conversazione, durata oltre un’ora, è avvenuta in un’atmosfera di cordialità e rilassatezza, specialmente dopo le recenti notizie infondate sullo stato di salute di Bossi. Salvini ha descritto l’incontro come estremamente positivo, esprimendo soddisfazione reciproca.

Tematiche Affrontate nell’Incontro

Durante il colloquio, sono stati affrontati diversi argomenti di rilevanza nazionali. In primo luogo, l’autonomia è stata al centro del dibattito, con Salvini che l’ha definita una “battaglia storica della Lega”, utile per l’intero Paese. Oltre a ciò, si è parlato di infrastrutture lombarde, giustizia, sicurezza e immigrazione. Anche le questioni economiche e le strategie energetiche, compreso un occhio attento al nucleare, hanno trovato spazio nelle discussioni.

L’incontro ha visto la presenza della famiglia di Bossi, tra cui sua moglie Manuela Marrone e il figlio Renzo. Salvini ha manifestato l’intenzione di mantenere Bossi aggiornato sugli sviluppi futuri, promettendo nuove occasioni di incontro.

Prospettive di Ulteriori Incontri

Tra gli impegni presi, Salvini ha assicurato che terrà Bossi informato sulle questioni affrontate, aprendo a un futuro incontro che includerà anche ministri, a partire da Roberto Calderoli. Questa premessa sottolinea l’importanza di un dialogo continuo e costruttivo con il fondatore della Lega, riconoscendo il suo valore e contributo ai temi cruciali che il partito e il Paese si trovano ad affrontare.

Questa iniziativa di coinvolgimento evidenzia come la Lega intenda valorizzare la propria storia e il legame con le radici, mirando a costruire un futuro solido e orientato verso l’autonomia e la sicurezza nazionale.

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Cambio al vertice: Giuli subentra dopo le dimissioni del Ministro Sangiuliano

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Cambio al vertice: Giuli subentra dopo le dimissioni del Ministro Sangiuliano

Dimissioni di Gennaro Sangiuliano: Un Cambiamento al Vertice della Cultura

La Lettera di Dimissioni

Il 7 settembre 2024, Gennaro Sangiuliano ha ufficialmente rassegnato le proprie dimissioni dal ruolo di Ministro della Cultura. Questo annuncio è avvenuto attraverso una lettera indirizzata alla premier Giorgia Meloni, dopo una serie di polemiche e indiscrezioni che hanno tenuto banco negli ultimi giorni. Sangiuliano ha espresso la sua soddisfazione per i risultati ottenuti nelle politiche culturali durante il suo mandato, ma ha affermato la necessità di considerare le sue dimissioni come “irrevocabili”.

Pressioni e Malumori nel Governo

Le tensioni all’interno del governo erano palpabili, con pressioni crescenti nei confronti di Sangiuliano. Fonti vicine al governo hanno rivelato che l’atmosfera era diventata insostenibile a causa delle continue rivelazioni legate a un’imprenditrice campana. Questa situazione ha messo in discussione la credibilità dell’intero esecutivo e della stessa Giorgia Meloni, spingendo alcuni membri di Fratelli d’Italia a suggerire che fosse indispensabile chiudere la questione rapidamente per il bene della coalizione.

Il Ruolo della Meloni e l’Exit Strategy

Dopo un iniziale sostegno a Sangiuliano, la premier Meloni ha riconosciuto che le circostanze richiedevano una rapida risoluzione della crisi. Questo ha portato a una riflessione profonda sull’opportunità politica di chiudere la questione al più presto. Meloni ha poi deciso di non partecipare al G7 dei Parlamenti e ha dedicato il suo tempo alla gestione della situazione e all’individuazione di una strategia di uscita per Sangiuliano. Nel pomeriggio, ha informato il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, delle dimissioni del ministro.

Il Nuovo Ministro e le Prospettive Future

Dopo aver accettato le dimissioni di Sangiuliano, il Presidente Mattarella ha firmato il decreto che nomina Alessandro Giuli, attuale presidente della Fondazione Maxxi, come nuovo Ministro della Cultura. In seguito al giuramento di Giuli, Giorgia Meloni ha espresso pubblicamente il suo apprezzamento per Sangiuliano, definendolo un uomo capace e onesto, e ha assicurato che con il nuovo ministro continueranno gli sforzi per il rilancio della cultura nel Paese.

Reazioni e Riconoscimenti

Le reazioni alle dimissioni di Sangiuliano sono state di sostegno e riconoscimento. Antonio Tajani, segretario di Forza Italia, ha elogiato Sangiuliano per il suo operato e ha sottolineato come la sua scelta di dimettersi gli permetta di difendersi e dimostrare la sua integrità. Matteo Salvini ha anch’esso inviato un messaggio di gratitudine al ministro dimissionario e ha dato il benvenuto al suo successore Giuli.

In conclusione, le dimissioni di Gennaro Sangiuliano segnano un momento significativo nella politica culturale italiana, evidenziando le sfide e le dinamiche che influenzano l’attuale governo. La nomina di Alessandro Giuli potrebbe rappresentare un nuovo inizio per il dicastero e per la cultura nazionale.

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