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Monteverde, da 3 giorni in Italia, arrivavano dalla Romania per rapinare la Roma bene, condannati

Rapina a Monteverde, in 3 condannati, arrivavano dalla Romania per degli attacchi alla Roma bene

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Monteverde, da 3 giorni in Italia, arrivavano dalla Romania per rapinare la Roma bene, condannati

Rapina a Monteverde. I tre soggetti di cui uno minorenne, erano entrati in Italia da soli tre giorni per mettere a segno dei furti in abitazione nelle zone della Roma bene. Gli stessi avrebbero lasciato l’Italia per rientrare in Romania pochi giorni dopo.

RAPINA A MONTEVERDE

Sabato 24 settembre alle ore 4.00 di notte in zona Monteverde, giunge segnalazione alla sala operativa da parte di un residente dell’intrusione in un appartamento al primo piano di un condominio di due soggetti di etnia rom.

Subito vengono inviati gli uomini del reparto volanti di Roma che tempestivamente individuano l’appartamento segnalato, e riuscendo ad accedere al palazzo trovano i due soggetti segnalati nella flagranza del reato di furto.

I soggetti per guadagnarsi la fuga spintonano con violenza la proprietaria di casa, che insieme a dei coinquilini dormiva all’interno della casa al momento del furto, ma le volanti riescono ad assicurare alla legge i due malfattori.

LA CONDANNA

Contestualmente veniva tratto in arresto un altro componente della banda che fungeva da palo al di sotto del condominio.

I tre sono stati condannati alla pena di 3 anni di reclusione in carcere. I ladri avevano danneggiato una finestra per accedere in casa. Avevano asportato denaro contante dalla borsa della proprietaria di casa, e lo stesso veniva rinvenuto nelle loro tasche e riaffilato alla vittima.

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Cronaca

Cosa univa la libertà e l’arte nella vita di mia figlia?

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Cosa univa la libertà e l’arte nella vita di mia figlia?

HaiMaiProvatoLUrbex Una giovane artista di 19 anni perde la vita in un misterioso incidente a Roma, scopri i dettagli di questa tragica esplorazione che ha scioccato tutti! #UrbexTragedia #RomaMisteri #SpiritoLibero

La Caduta Inaspettata

Una promettente studentessa di cinema, Carlotta, è precipitata da sette piani in un antico edificio abbandonato, l’ex molino Agostinelli, trasformato in un’attrazione segreta per appassionati di Urbex. Questo luogo, dismesso dal 2005 e frequentato da writers e esploratori urbani, nascondeva pericoli insidiosi. Le indagini della polizia del distretto Aurelio e della procura di Roma puntano a una trave crollata come causa della caduta, ma i dettagli continuano a emergere, lasciando tutti con il fiato sospeso.

Le Parole Emozionanti del Padre

Carlo Celleno, il padre di Carlotta, lotta per trattenere le lacrime mentre racconta la vita della figlia, descritta come uno “spirito libero” che amava vivere con responsabilità. “Sabato è stata una giornata normale”, spiega, “sapevamo che stava uscendo con le amiche per esplorare luoghi abbandonati, una passione che abbiamo sempre sostenuto”. La sua testimonianza rivela una ragazza talentuosa, lontana dai social, che preferiva far parlare la sua arte.

I Talenti Nascosti di Carlotta

Immagina una giovane donna con una vita piena di interessi: dalla lettura alla musica, dove suonava il basso elettrico, fino all’arte e alla fotografia. Carlo la ritrae come una persona anti-convenzionale, felice e sempre pronta ad aiutare gli altri. “Era prudente e responsabile”, aggiunge, “non era la prima volta che si dedicava all’Urbex, e aveva già lasciato il suo segno con il tag ‘Sownd’ in diversi edifici di Roma”. Questa passione l’ha portata a brillare all’Istituto cinematografico Roberto Rossellini, dove era vicina alla maturità.

Le Indagini che Tengono Tutti con il Fiato Sospeso

Mentre le autorità indagano sull’incidente, l’ipotesi di una semplice fatalità non convince del tutto. “Da quanto emerso, è stato un tragico evento”, afferma Carlo, “ma Carlotta era preparata e talentuosa, non meritava una fine del genere”. La famiglia ora si stringe per affrontare il dolore, e la storia di questa giovane esploratrice continua a incuriosire, lasciando domande senza risposta. Che segreti nascondeva quell’edificio? Scoprilo tu stesso! #UrbexAvventura #RomaSegreta

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Da Termini al Colosseo: il sequestro di milioni di gadget religiosi che nasconde una storia sorprendente

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Da Termini al Colosseo: il sequestro di milioni di gadget religiosi che nasconde una storia sorprendente

PapaMania esplode a Roma: i venditori abusivi invadono la Città Eterna con gadget del Papa che stanno facendo impazzire turisti e pellegrini! #Roma #PapaFrancesco #SequestriMisteriosi

Gli Arresti

Immaginate la scena: tra la folla di fedeli e curiosi intorno a San Pietro, agenti in borghese hanno messo le mani su un gruppo di venditori abusivi proprio prima delle esequie di Papa Francesco. È successo sabato 26 aprile, quando tre ambulanti sono stati sorpresi con borsoni pieni di calamite, poster e cartoline raffiguranti Bergoglio. Non ci crederete, ma hanno provato a sparire nella calca, scatenando un inseguimento da film! Stesso copione vicino alla Basilica di Santa Maria Maggiore, dove altri due venditori sono stati fermati lungo Corso Cavour e portati via per gli accertamenti. Che mossa audace in una città già in fibrillazione per la “Papa-mania”!

I Sequestri

Ma i sequestri non si fermano qui: solo domenica, la task force della polizia municipale ha catturato oltre mille articoli illegali tra San Pietro e Santa Maria Maggiore, trasformando la caccia agli abusivi in una vera e propria operazione top secret. Con l’avvicinarsi di festività come Pasqua e il Giubileo degli adolescenti, i controlli sono stati potenziati, con agenti che pattugliano in borghese le strade d’accesso ai siti più affollati. “Il nostro sistema è collaudato: intercettiamo i venditori prima che arrivino alle piazze”, rivelano fonti dal comando. E non è tutto: la Guardia di Finanza sta intensificando le sue missioni per smascherare il commercio di articoli religiosi contraffatti, estendendo la rete da piazza Venezia fino alla stazione Termini e al Colosseo.

I Blitz

Preparatevi a stupirvi: in una maxi-operazione datata 8 aprile, le Fiamme Gialle hanno sequestrato ben 16,5 milioni di gadget religiosi falsi, che potevano fruttare un milione di euro sul mercato nero! Rosari, bracciali, medagliette e persino boccette di “acqua benedetta” con l’immagine di Bergoglio arrivavano dritte dalla Polonia, grazie a una rete illegale smantellata dopo mesi di indagini segrete. Il Vaticano ha collaborato fornendo indizi per distinguere i prodotti autentici, ma i prezzi dei gadget “pirata” stanno già schizzando alle stelle – pensate, un poster del Papa può arrivare a 100 euro! Con il Giubileo in corso, questi blitz continuano a rivelare una vera e propria caccia al tesoro urbana, piena di misteri e colpi di scena.

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