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Migranti, tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare: il ‘caso’ Don Bosco

Migranti, l’esperimento sociale nel quartiere del V Municipio che non ha dato i risultati sperati

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Migranti, tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare: il ‘caso’ Don Bosco

Migranti – “Tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare”. I proverbi sono la saggezza dei popoli, e anche nel caso dell’accoglienza dei flussi migratori mai detto fu così calzante.

Ci troviamo a Roma, nel quartiere Don Bosco, periferia – non estrema – della Capitale. Una zona del V Municipio, abitata da circa 60.000 cittadini. Questa mattina, come spesso capita in altre zone della città, abbiamo incontrato un cittadino originario del continente africano che puliva un tratto di marciapiede da piccoli rifiuti ed erbacce. Un lavoro ben fatto e apprezzato dai diversi passanti che si recano nel vicino supermercato.

Per l’esattezza la strada in questione è via Giuseppe Chiovenda. Un tratto che attraversa viale Palmiro Togliatti e abbastanza frequentato dai residenti del quartiere, anche per i numerosi istituti scolastici presenti nelle immediate vicinanze.

MIGRANTI – L’ESPERIMENTO SOCIALE NEL QUARTIERE DON BOSCO

Purtroppo però abbiamo notato che, tra le 8 e le 11, nelle tre scatole posizionate per raccogliere qualche soldo non c’erano molti euro. Qualcuno potrebbe obiettare che lo spazzino abusivo potrebbe averli tolti per evitare che qualcuno potesse sottrarglieli. Ma noi abbiamo sostato lì per ben tre ore e abbiamo potuto renderci conto di quanta differenza vi sia tra il dire e il fare. I soldi ricevuti dai passanti erano infatti veramente pochissimi e, escludendo che fossero tutti elettori del centrodestra, ci è dispiaciuto vedere che quasi la totalità non ha dato nemmeno una mancia ad un uomo che comunque stava facendo un servizio di pubblica utilità, seppur non autorizzato.

Ora la chiosa finale a fronte di questo esperimento sociale è che tanti, forse troppi, si sciacquano la bocca quando si parla di inclusione e accoglienza, ma poi dati alla mano la realtà è ben diversa.

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L’ottico al servizio del Vaticano dal 2012 e il suo legame particolare con Papa Francesco

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L’ottico al servizio del Vaticano dal 2012 e il suo legame particolare con Papa Francesco

Scopri il misterioso legame tra un ottico e il Vaticano che ha tutti i fedeli incuriositi! #PapaFrancesco

In un angolo nascosto di Roma, un ottico ha intrecciato un rapporto unico con il Vaticano fin dal 2012, catturando l’attenzione di chi si chiede cosa nasconda questa connessione speciale con Papa Francesco. Immaginate un professionista degli occhiali che entra nel cuore della Città del Vaticano, servendo non solo clienti comuni, ma forse persino il pontefice in persona – un segreto che potrebbe rivelare storie affascinanti di fede e quotidianità.

Un legame inaspettato

Da anni, questo ottico è diventato una figura discreta ma essenziale per il Vaticano, fornendo servizi che vanno oltre il semplice riparare montature. Con Papa Francesco al timone, il loro rapporto si è evoluto in qualcosa di più profondo, alimentando speculazioni su conversazioni private e aneddoti che potrebbero stupire i devoti e i curiosi.

Dietro le quinte del Vaticano

Fonti vicine all’ambiente ecclesiastico suggeriscono che questo professionista non è solo un fornitore, ma un confidente inaspettato, testimone di momenti intimi che mescolano spiritualità e vita quotidiana. Che si tratti di un semplice paio di occhiali o di qualcosa di più simbolico, la curiosità intorno a questa storia continua a crescere, invitando tutti a esplorare i retroscena di una Roma spesso celata agli occhi del pubblico.

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Papa Francesco snobba il Vaticano: sepolto nella Basilica di Santa Maria Maggiore

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Papa Francesco snobba il Vaticano: sepolto nella Basilica di Santa Maria Maggiore

PapaFrancescoFaScandalizzare: Il Santo Padre snobba il Vaticano per una sepoltura inaspettata nella Basilica di Santa Maria Maggiore!

In un colpo di scena che sta facendo discutere il mondo cattolico, Papa Francesco ha deciso di essere sepolto nella Basilica di Santa Maria Maggiore, bypassando il tradizionale riposo in Vaticano. Chiamatelo un “ribelle in tonaca”, ma questa mossa sembra un affronto alle abitudini secolari, lasciando i fedelissimi a chiedersi se il Papa stia mandando un messaggio criptico o solo un po’ di caos tra i cardinali. L’immagine che accompagna questa notizia, scattata di recente, cattura l’essenza di questa basilica iconica che ora diventerà il nuovo punto focale.

La scelta che fa chiacchierare

Questa decisione, annunciata senza troppi giri di parole, ha già scatenato un’onda di reazioni sui social, con alcuni che la definiscono una “riforma papale con stile”. Non è tutti i giorni che un leader religioso opta per un’alternativa così “terra terra”, ignorando le tombe dorate del Vaticano. Immaginate i turisti che si affollano per un selfie con la sua lapide – potrebbe diventare il nuovo spot virale.

Reazioni e polemiche in arrivo

Fonti vicine al Vaticano parlano di “sorpresa mista a confusione”, con qualche sussurro di dissenso tra i conservatori. E mentre i dettagli esatti rimangono avvolti nel mistero, questa notizia è destinata a dominare i titoli, attirando l’attenzione di chi ama un po’ di dramma ecclesiastico. Stay tuned per gli aggiornamenti.

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