Seguici sui Social

Italia

Migranti, il piano italiano per l’UE: si punta sul ‘modello Turchia’

Migranti: dopo i dissidi con la Francia, governo Meloni al lavoro per risolvere la questione a livello internazionale

Pubblicato

il

Migranti, il piano italiano per l’UE: si punta sul ‘modello Turchia’

Migranti, un problema sempre più ‘caldo’. Da Parigi proseguono gli attacchi verso l’Italia, che, in vista del prossimo vertice, replica a muso duro: “Facile accogliere nei porti altrui. Serve un piano europeo“. E proprio a questo starebbe lavorando in queste ore il governo, che prende a modello le mosse della Turchia. Il piano – riferisce Il Messaggero – dovrebbe essere presentato a fine mese, durante il meeting dei Ministri degli Interni dell’Unione. In sostanza, si replicherà il modo in cui la UE, sulla spinta della Germania e di altri paesi nordeuropei, ha bloccato l’avanzata sul fronte dei Balcani dei profughi provenienti dalla Siria.

MIGRANTI, I DETTAGLI DEL ‘PIANO’ ITALIANO PER LA UE

Ai colleghi presenti al vertice Piantedosi avanzerà la richiesta degli stessi ingenti fondi che furono corrisposti a suo tempo alla Turchia. Di essi il governo italiano si servirà in primo luogo per organizzare campi profughi in Nordafrica. Questi saranno dislocati in particolare in Tunisia e in Libia e vi saranno impegnate organizzazioni umanitarie e forze militari UE. “I migranti – spiegano al quotidiano una fonte di Palazzo Chigi – dovranno ricevere accoglienza e sicurezza adeguate in Libia, dove la Russia destabilizza“. Una risposta concreta alle parole di ieri della Ministra degli Esteri francese Colonna: “Bisogna richiamare Roma al suo dovere di umanità“. Della serie, ci pensiamo da soli senza che qualcuno (senza titolo) ce lo ricordi.

Cronaca

Giovane ferito con colpi di machete: un sospettato fermato per tentato omicidio

Pubblicato

il

Giovane ferito con colpi di machete: un sospettato fermato per tentato omicidio

Giovane ferito con colpi di machete: un sospettato fermato per tentato omicidio

Cronaca – La squadra mobile di Torino ha arrestato un giovane italiano poco più che ventenne con l’accusa di tentato omicidio, ritenuto il presunto responsabile del ferimento avvenuto a colpi di machete nel capoluogo piemontese di un giovane di 24 anni, aggredito mentre si spostava su un monopattino.

Secondo la ricostruzione degli eventi, la vittima è stata raggiunta da due uomini su motorino, uno dei quali è sceso dal veicolo e ha inflitto ripetuti colpi alla gamba sinistra. Le lesioni sono state così gravi che i medici hanno dovuto amputare la gamba durante un intervento chirurgico notturno.

Il sospettato è stato individuato in un albergo della città e portato in questura per essere interrogato dagli investigatori. Le motivazioni dell’aggressione sono ancora oggetto di indagine, così come sono in corso le ricerche del complice.

La vittima rimane ricoverata in ospedale in condizioni gravi, mentre le autorità continuano ad operare per fare luce su questo tragico episodio di violenza. Fonte

Continua a leggere

Cronaca

In Stato vegetativo per formaggio. A giudizio il pediatra

Pubblicato

il

Stato vegetativo per formaggio, giudizio pediatra mancato.

Cronaca – Il bambino aveva mangiato un pezzettino di formaggio contaminato che gli aveva causato un’insufficienza renale acuta. La pediatra dell’ospedale dove era stato trasferito si era rifiutata di visitarlo, ritardando così la diagnosi. Da allora il bambino è in stato vegetativo e la famiglia ha continuato a chiedere giustizia, portando avanti la battaglia legale. La dottoressa del reparto di pediatria dell’Ospedale Santa Chiara di Trento è stata rinviata a giudizio, dopo che i genitori si erano rivolti a lei sette anni fa.

Il bambino aveva mangiato il formaggio in gita e si era sentito male. Dopo essere stato trasportato in ospedale, i medici decisero di trasferirlo al reparto pediatrico del Santa Chiara di Trento. La diagnosi della malattia causata dal batterio escherichia coli nel formaggio sarebbe stata ritardata di tre giorni, causando gravissime conseguenze al bambino. I pubblici ministeri hanno accusato la pediatra di lesioni e rifiuto di atti d’ufficio e la prima udienza del processo è stata fissata per il 24 aprile.

La battaglia legale era già in corso contro il caseificio responsabile della contaminazione del formaggio. Il legale rappresentante del caseificio sociale Coredo e il responsabile del controllo sono stati condannati per lesioni personali colpose gravissime. Ora la battaglia legale si sposta sul piano medico, con la famiglia del bambino che chiede un risarcimento per i danni subiti.

La famiglia del bambino si è costituita parte civile e chiede un risarcimento di oltre un milione di euro per il bambino e alcune centinaia di migliaia di euro per il padre, per compensare la perdita del rapporto con il figlio. La battaglia legale continua per garantire che tragedie simili non si ripetano in futuro.

Fonte

Continua a leggere

ARTICOLI PIU'LETTI DELLA SETTIMANA

La Cronaca di Roma è un blog sito web di notizie nazionali.
Il sito e i suoi contenuti sono rilasciati
sotto Licenza Creative Commons eccetto dove specificato diversamente.

Questo sito web non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità.
Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n° 62 del 7.03.2001.
Alcuni contenuti sono generati attraverso una combinazione di una tecnologia proprietaria di IA e la creatività di autori indipendenti.

Le immagini video e contenuti sono liberamente tratti dal web,
per chiedere rimozioni o aggiornamenti contattare la redazione

Per contatti info [@] lacronacadiroma.it

Copyright@2018-2025



Privacy Policy(function (w,d) {var loader = function () {var s = d.createElement("script"), tag = d.getElementsByTagName("script")[0]; s.src="https://cdn.iubenda.com/iubenda.js"; tag.parentNode.insertBefore(s,tag);}; if(w.addEventListener){w.addEventListener("load", loader, false);}else if(w.attachEvent){w.attachEvent("onload", loader);}else{w.onload = loader;}})(window, document);