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Sciopero Centrale del Latte, lavoratori in agitazione il prossimo 22 novembre
Sciopero Centrale del Latte, le parole dei sindacati sui motivi della protesta
Sciopero Centrale del Latte. Indetto per il 22 novembre, ha alla base la decisione, assunta nei giorni scorsi da Parmalat, di rendere le proprie quote azionarie dell’azienda. “Un fatto grave e inaccettabile“, così la definiscono i sindacati organizzatori Fai-Cisl, Flai-Cgil e Uila-Uil. I quali denunciano l’assenza di un “confronto preventivo per garantire la continuità produttiva e la conseguente tenuta occupazionale“. A rischio c’è ora il futuro delle lavoratrici e dei lavoratori, che, spiegano, “per anni hanno contribuito, con la propria professionalità e la propria opera, ad assicurare alla Centrale utili e profitti“.
SCIOPERO CENTRALE DEL LATTE: “L’AMMINISTRAZIONE ESCA ALLO SCOPERTO”
Proprio su costoro, aggiungono i loro rappresentanti, potrebbe infatti ricadere il peso “delle vicende giudiziarie intercorse tra il Comune di Roma e l’azienda“. Per questo, oltre allo sciopero, avrà luogo un presidio sotto il Campidoglio. Lo scopo, insieme a protestare contro le decisioni di Parmalat, anche richiedere al Comune di Roma rassicurazioni circa l’occupazione, la tutela e la valorizzazione di un marchio storico del territorio. “Gualtieri e l’Amministrazione escano allo scoperto“, invocano i sindacati. I quali richiedono “un piano di interventi che risponda alla complessità di gestione del sito“.
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