Attualità
Caccia in città, ok del Governo all’emendamento in Manovra
Caccia in città, la decisione per controllare e gestire l’avanzata degli animali selvatici
Caccia in città, ora è ufficiale. A concedere l’autorizzazione la Commissione Bilancio della Camera. D’ora in poi quindi l’attività venatoria sarà permessa anche laddove fino era proibita, quindi anche nei parchi urbani e nelle aree protette. E anche sotto il profilo della tempistica non ci saranno restrizioni: i fucili potranno ‘cantare’ anche quando di norma dovrebbero restare muti. La misura ha lo scopo di contenere le specie selvatiche, che ultimamente avevano preso un po’ troppo possesso delle città, spingendosi dalle zone periferiche finanche a quelle più centrali. E le reazioni non si sono fatte attendere. Su tutte, quelle dei movimenti animalisti e ambientalisti.
CACCIA IN CITTÀ, GLI ANIMALI SI POTRANNO ANCHE MANGIARE
Le quali sottolineano in primo luogo come sia stata violata la normativa UE denominsta Habitat, che tutela la biodiversità. Non solo: nel mirino c’è anche l’osservanza dell’articolo 9 della Costituzione. Senza dimenticare i pericoli per animali e persone. A tali osservazioni i promotori dell’emendamento replicano che le autorità coordineranno le operazioni, effettuate in collaborazione con cacciatori con licenza e forze dell’ordine. Inoltre gli animali abbattuti saranno analizzati dai veterinari e, in caso di esito positivo, destinati al consumo alimentare. Tra le specie coinvolte, oltre ai cinghiali, anche daini, nutrie e persino volpi, orsi e lupi.
Attualità
Testaccio: Diciassettenne accoltellato, testimone conferma che l’aggressore non è della nostra scuola.
Un giovane di 17 anni è stato accoltellato a Roma, con le indagini in corso sull’incidente avvenuto a piazza Testaccio. L’aggressore è stato descritto come un coetaneo esterno al centro di formazione professionale frequentato dalla vittima. Secondo un testimone, la lite sarebbe iniziata a scuola e si sarebbe poi trasferita in piazza, culminando con l’aggressione. Attualmente il ragazzo ferito si trova ricoverato in gravi condizioni, ma non in pericolo di vita presso l’ospedale San Camillo. La madre della vittima chiede giustizia e si concentra sugli elementi esistenti, evitando di aggiungere nuovi dettagli.
Attualità
Il Governo è ribellato da 14 comuni della Tuscia al deposito di scorie nucleari.
Il presidente della Provincia di Viterbo Alessandro Romoli ha ribadito il rifiuto dei sindaci alla realizzazione di depositi per scorie nucleari nella Tuscia durante una riunione. La Sogin, società incaricata dello smantellamento degli impianti nucleari, ha individuato potenziali siti in 14 comuni della zona, ma i primi cittadini si oppongono attivamente a questa possibilità. Romoli ha annunciato la costituzione di un team di esperti per dimostrare l’inadeguatezza dei terreni e la sismicità della zona. La difesa della Tuscia è considerata una responsabilità condivisa e nove comuni hanno già espresso un parere negativo sull’ipotesi dei depositi.
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