Case ristrutturate agli occupanti. Il Comune di Roma le sta pensando davvero tutte per far fronte al problema di chi ha difficoltà a trovare un alloggio. Già lo scorso 4 novembre aveva concesso una deroga all’articolo 5 del Decreto Renzi-Lupi del 2014. Quest’ultimo stabilisce infatti che chi occupa non può essere iscritto nei registri di residenza e quindi non accede a servizi come, ad esempio, le utenze e il medico di base. A esso l’Amministrazione capitolina ha risposto con una direttiva che impediva a quei divieti di essere applicati in condizioni di particolare vulnerabilità. E quest’oggi è arrivata una nuova iniziativa, che pone anche quelle occupate in condizioni da poter essere chiamate ‘case’.
CASE RISTRUTTURATE AGLI OCCUPANTI, GLI EDIFICI COINVOLTI
A svelarla un servizio andato in onda ieri sera, durante la puntata della trasmissione di Rete 4 ‘Quarta Repubblica’. Ad ottobre, racconta infatti l’autore del pezzo, il Campidoglio ha dato il via libera alla riqualificazione dell’ex caserma di via del Porto Fluviale. Grazie ai fondi del Pnrr, lo stabile potrà dunque essere ristrutturato, al fine di ricavarne appartamenti popolari. In essi andrà poi ad abitare chi attualmente li occupa, a patto però che abbia i requisiti per ottenerli. L’idea, prosegue il servizio, potrebbe essere poi estesa anche ad altri immobili in possesso del Comune. Tra questi anche quello Spin Time Labs a cui nel 2019 l’elemosiniere del Papa ‘restituì’ la corrente staccata.