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Il futuro secondo Elon Musk, tra microchip cerebrali e viaggi ipersonici

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Il futuro secondo Elon Musk, tra microchip cerebrali e viaggi ipersonici

Il futuro secondo Elon Musk

Tra i primi a proporre di impiantare microchip nel corpo umano ci sono stati gli svedesi e in particolare l’azienda Biohax, leader nel settore. Nel Paese scandinavo sono già migliaia i cittadini che per “facilitarsi la vita” si sono fatti “installare” un circuito integrato della dimensione di un chicco di riso: lo usano per aprire il portone della propria abitazione, per pagare il conto e per entrare in palestra.

Ai nordici, dotati di grande pragmatismo, questa comodità piace così tanto che nel giro di un anno oltre duemila extra chip sono stati impiantati in altrettanti clienti.

In attesa di capire come il resto del Mondo percepirà questa novità, Elon Musk si è portato avanti col lavoro e ha recentemente annunciato di aspettare l’approvazione del suo ultimo progetto: il chip cerebrale Neuralink. La società Californiana ha già inviato alla “Food and Drug Administration” (la versione americana della nostra “Agenzia del farmaco”) i documenti relativi ai propri studi e il vulcanico imprenditore sudafricano si augura di ricevere il nulla osta nel giro di sei mesi.

La tecnologia nella vita quotidiana

La speranza è che, con questo dispositivo wireless, chi ha disabilità possa tornare a muoversi, a comunicare e persino a vedere. Si parla anche di probabili benefici in casi di malattie neurodegenerative come Alzheimer e Parkinson. Se efficace, questo congegno trasformerebbe il sogno in realtà per migliaia di persone malate. Tuttavia, come lo stesso Musk ha ammesso, è importante essere sicuri prima di inserire della tecnologia, ormai quasi un’estensione dell’uomo stesso, in un corpo umano. Il digitale ormai rende semplicissime operazioni come pagare un bollettino postale o prenotare una vacanza. Persino abitudini “sociali” come giocare al Totocalcio ormai possono essere svolte online, grazie anche all’aiuto di siti che sostanzialmente forniscono quote live di ogni sport praticato in qualsiasi parte del mondo, in tempo reale.

E anche le vincite frutto di tali scommesse vengono ormai ritirate in maniera virtuale. Roba da mandare in pensione i protagonisti dell’“Audace colpo dei soliti ignoti”, (film del 1959) che parla di un gruppo di ladri intento a derubare un furgone porta valori con l’incasso delle puntate del Totocalcio. La banda capitanata da “Peppe er Pantera” mai avrebbe pensato di poter restare senza lavoro, così come nel 1950 non si potevano prevedere gli effetti della digitalizzazione sugli anni 2000.

Cosa ci riserverà il futuro?

Elon Musk, che della propria capacità di immaginare il mondo venturo ha fatto il suo punto di forza, punta il tutto per tutto sulla tecnologia; con la sua Neuralink progetta di creare, oltre al chip cerebrale, altri dispositivi wireless con lo scopo di potenziare le capacità dell’uomo per conseguire una perfetta convivenza con l’intelligenza artificiale. Inoltre il visionario magnate prevede un mondo, anzi una galassia, dalle distanze sempre più ravvicinate. Con la sua SpaceX (la prima azienda privata a inviare due astronauti nello spazio) vorrebbe creare una rete di spazioporti galleggianti che consentirebbero viaggi ipersonici sia sul nostro pianeta, permettendo di raggiungere qualsiasi destinazione nel giro di un’ora, sia nello spazio, per trasportare carichi sulla Luna o su Marte. Insomma, consentiteci un’altra citazione cinematografica: neanche Robert Zemeckis ne “Il Ritorno al futuro” era arrivato a tanto.

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Anzio, Lamborghini sequestrata dalla Polizia Locale

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Anzio, Lamborghini sequestrata dalla Polizia Locale

La Polizia Locale di Anzio sequestra Lamborghini da 200 mila euro. Il veicolo era ricercato dalle autorità svizzere

Anzio. Operazione del Nucleo di Polizia Giudiziaria della Polizia Locale di Anzio in collaborazione con la Polizia Svizzera che ha portato al sequestro di una Lamborghini Huracán dal valore di oltre 200 mila euro.

Il veicolo era ricercato dalle autorità elvetiche per reati contro il patrimonio ed è stato intercettato dalla Polizia Locale di Anzio grazie all’avanzato sistema di controllo targhe presenti in città.

L’auto, intercettata in sosta nella serata del 21 novembre è stata posta sotto sequestro e messa a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. L’attività di indagine ha portato anche all’identificazione del soggetto, residente negli Emirati Arabi Uniti, che aveva condotto la supercar fino in Italia. L’indagine ancora in corso riguarda numerose auto di lusso sottratte in Svizzera e condotte in Italia.

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Steve Jobs 24 gennaio 1984. Nasce il mito del primo Macintosh

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Steve Jobs, storia del primo Mac: all’origine del culto della Mela

La storia del primo Mac di Steve Jobs che ha dato origine al culto della Mela

Nel lontano 24 gennaio del 1984, Apple ha presentato al mondo il Macintosh, un evento destinato a cambiare la storia della tecnologia. Steve Jobs intendeva lanciare il primo vero personal computer come un’opportunità di liberazione dalla presunta tirannia del “pensiero unico” rappresentata dalla gigante IBM. L’evento è stato promosso con uno spot epico diretto da Ridley Scott, trasmesso una sola volta in TV durante il terzo quarto del Super Bowl tra i Washington Redskins e i Los Angeles Raiders.

Il Macintosh era un progetto sviluppato da Jef Raskin nel 1984, caratterizzato da dimensioni compatte, portabilità e un’interfaccia grafica all’avanguardia. Nonostante i suoi limiti iniziali, come l’assenza di un hard disk e una ventola interna per evitare il surriscaldamento, il Macintosh ha avuto un impatto epocale nel mondo della videoscrittura e della grafica digitale, rivoluzionando il mercato dei personal computer.

Nel contesto del mercato digitale e tecnologico, Davide Di Santo ha enfatizzato come Jobs fosse un vero genio del commercio e un visionario nel campo della tecnologia di consumo, capace di rivoluzionare il modo in cui le persone interagiscono con i dispositivi elettronici. La presentazione pubblica iniziale del Macintosh è stata descritta come un momento straordinario, testimonianza della capacità comunicativa e della visione futuristica di Jobs.

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