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Italia

Ita assunzioni, in arrivo piano da 1200 posti: i profili richiesti

Ita assunzioni, i dettagli sulle operazioni di reclutamento della compagnia, al via nei prossimi giorni

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Ita assunzioni, in arrivo piano da 1200 posti: i profili richiesti

Ita assunzioni, anno nuovo personale nuovo. Nel 2023 la compagnia darà a 1200 fortunati la possibilità di lavorare per essa come assistente di volo, pilota o comandante. Le ricerche delle figure professionali da inserire nell’organico prenderanno il via a breve nelle principali città italiane. Ciò per adeguare il personale alla flotta dell’ex Alitalia, anch’essa oggetto di potenziamento: il numero dei velivoli passerà infatti da 65 a 104, tra cui 9 che saranno a lungo raggio.

ITA ASSUNZIONI, MA ANCHE RICERCA DI NUOVI ACQUIRENTI

Sarà la società Cving a collaborare, alle operazioni di assunzione, che riguarderanno 350 piloti e 900 assistenti. Escluso invece il personale di terra, in base agli accordi di dicembre 2021. Ita continua così a implementare la propria linea industriale, finora sviluppata con ottimi risultati, nonostante le difficoltà causate dal Covid e dal conflitto in Ucraina. Intanto prosegue la ricerca di un acquirente per appianare le perdite. Dopo lo stop del governo a Certares, Lufthansa si è infatti rifatta sotto, con colloqui definiti “positivi e costruttivi“.

ITA ASSUNZIONI, IN ARRIVO NUOVE ROTTE ANCHE INTERCONTINENTALI

E all’orizzonte si affacciano nuove tratte. Nei giorni scorsi a Fiumicino è infatti entrato in attività il primo volo, un Airbus A330, Roma-New Delhi. E in aumento è anche il network su lunga scala, con 9 destinazioni intercontinentali tra Stati Uniti, America Latina e Asia. Il prossimo 17 dicembre è prevista inoltre l’inaugurazione del collegamento con Malè, nelle Maldive. Più aerei quindi, per uno scopo ben preciso: portare Itaad essere nel 2026 la compagnia più green d’Europa“.

Cronaca

Giovane ferito con colpi di machete: un sospettato fermato per tentato omicidio

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Giovane ferito con colpi di machete: un sospettato fermato per tentato omicidio

Giovane ferito con colpi di machete: un sospettato fermato per tentato omicidio

Cronaca – La squadra mobile di Torino ha arrestato un giovane italiano poco più che ventenne con l’accusa di tentato omicidio, ritenuto il presunto responsabile del ferimento avvenuto a colpi di machete nel capoluogo piemontese di un giovane di 24 anni, aggredito mentre si spostava su un monopattino.

Secondo la ricostruzione degli eventi, la vittima è stata raggiunta da due uomini su motorino, uno dei quali è sceso dal veicolo e ha inflitto ripetuti colpi alla gamba sinistra. Le lesioni sono state così gravi che i medici hanno dovuto amputare la gamba durante un intervento chirurgico notturno.

Il sospettato è stato individuato in un albergo della città e portato in questura per essere interrogato dagli investigatori. Le motivazioni dell’aggressione sono ancora oggetto di indagine, così come sono in corso le ricerche del complice.

La vittima rimane ricoverata in ospedale in condizioni gravi, mentre le autorità continuano ad operare per fare luce su questo tragico episodio di violenza. Fonte

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Cronaca

In Stato vegetativo per formaggio. A giudizio il pediatra

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Stato vegetativo per formaggio, giudizio pediatra mancato.

Cronaca – Il bambino aveva mangiato un pezzettino di formaggio contaminato che gli aveva causato un’insufficienza renale acuta. La pediatra dell’ospedale dove era stato trasferito si era rifiutata di visitarlo, ritardando così la diagnosi. Da allora il bambino è in stato vegetativo e la famiglia ha continuato a chiedere giustizia, portando avanti la battaglia legale. La dottoressa del reparto di pediatria dell’Ospedale Santa Chiara di Trento è stata rinviata a giudizio, dopo che i genitori si erano rivolti a lei sette anni fa.

Il bambino aveva mangiato il formaggio in gita e si era sentito male. Dopo essere stato trasportato in ospedale, i medici decisero di trasferirlo al reparto pediatrico del Santa Chiara di Trento. La diagnosi della malattia causata dal batterio escherichia coli nel formaggio sarebbe stata ritardata di tre giorni, causando gravissime conseguenze al bambino. I pubblici ministeri hanno accusato la pediatra di lesioni e rifiuto di atti d’ufficio e la prima udienza del processo è stata fissata per il 24 aprile.

La battaglia legale era già in corso contro il caseificio responsabile della contaminazione del formaggio. Il legale rappresentante del caseificio sociale Coredo e il responsabile del controllo sono stati condannati per lesioni personali colpose gravissime. Ora la battaglia legale si sposta sul piano medico, con la famiglia del bambino che chiede un risarcimento per i danni subiti.

La famiglia del bambino si è costituita parte civile e chiede un risarcimento di oltre un milione di euro per il bambino e alcune centinaia di migliaia di euro per il padre, per compensare la perdita del rapporto con il figlio. La battaglia legale continua per garantire che tragedie simili non si ripetano in futuro.

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