Cronaca
Vigili derubati sulla Roma Fiumicino: fatale un…caffè al bar
Vigili derubati sulla Roma Fiumicino. Il resoconto dell’increscioso episodio

Vigili derubati sulla Roma Fiumicino. E’ accaduto all’esterno dell’area di servizio Magliana Nord, in direzione di Civitavecchia. Un colpo rapidissimo, durato neanche cinque minuti, quello messo a segno ai danni degli agenti, in perlustrazione fuori dalla propria area di competenza. E quando si sono fermati in un bar, i ladri ne hanno approfittato per entrare in azione. I malcapitati se ne sono accorti solo quando sono tornati alla loro auto. All’interno dell’abitacolo, la cui portiera era stata forzata, non hanno infatti più trovato divise, palette e distintivi. Avvisati i colleghi della Stradale, sono così partite le ricerche dei malviventi.
VIGILI DERUBATI, LE INDAGINI E LE RICERCHE DEI MALVIVENTI
I poliziotti hanno subito requisito le immagini della videosorveglianza dell’area di servizio e, riporta Il Messaggero, dell’autostrada. Ciò per ricostruire precisamente il percorso dei due agenti. Dopo una breve ricerca, è stata rinvenuta l’auto usata per il colpo. Una macchina rubata, nella quale non c’erano impronte che potessero ricondurre ai ladri. Almeno due, che avrebbero studiato il furto nei minimi particolari, pedinando gli agenti per tutto il tempo. Quest’ultima circostanza sarebbe avvenuta con l’ausilio di un complice, che avrebbe avvertito i ‘compari’ su quando potevano agire in totale sicurezza.
Cronaca
Il faro Rovella, numeri super per il mediano della Lazio

Nicolò Rovella illumina il derby con una prestazione da urlo, la Lazio pareggia 1-1 con la Roma grazie al "Rovellismo" che domina il campo. Il giovane centrocampista, un mix di quantità e qualità, è il faro della squadra. #Rovella #LazioRoma #Derby
Rovella, il faro della Lazio
Un faro capace di illuminare il prato dell’Olimpico a suon di sgroppate e contrasti a non finire. D’altronde, con Rovella in campo, la Lazio è tutta un’altra squadra. E di certo non è una novità.
Nel pareggio per 1-1 contro la Roma, ancora una volta il “Rovellismo” ha dettato legge: se la Lazio è riuscita a mettere sotto – sul piano del gioco – la squadra di Ranieri, lo si deve soprattutto all’intelligenza tattica del classe 2001, abile nel saper interpretare i vari momenti della sfida. Il derby è stato un ulteriore mattoncino inserito nel muro della crescita del mediano, non a caso chiamato "Mezzasquadra".
La crescita di Nicolò
All’andata Nicolò non era riuscito a mettere in mostra appieno le sue caratteristiche, sentiva troppo l’appuntamento, tanto da risultare protagonista in negativo. Un lontano ricordo, dato che ieri la sua è stata una prova a cinque stelle, novanta minuti conditi di quantità e qualità.
Numeri da record
I numeri del derby lo confermano: 92% di precisione nei passaggi, 51 passaggi tentati e 47 riusciti (pari al 92%) e 7 passaggi progressivi in verticale, a conferma di come anche in fase offensiva sia stato un fattore. Non si risparmia, Rovella, ha sempre fame, cosa che gli ha permesso di diventare anche una risorsa importante per la nazionale di Luciano Spalletti.
Questo perché in Italia è difficile trovare un centrocampista dalle stesse caratteristiche, capace di mantenere standard così alti, specie a livello di dinamismo, dato che Rovella risulta primo in Serie A per chilometri percorsi fino a questo momento della stagione, con una media di 12 km a partita.
Un maratoneta in campo
Un treno incapace di fermarsi alla stazione, sempre a caccia di un pallone da sradicare dalle gambe degli avversari. Si fa rispettare anche in questo il 23enne maratoneta della Lazio, con ben 72 tackle riusciti (secondo solo a Frendrup del Genoa, primo a 98).
Confronto europeo
C’è altro? Assolutamente sì. Basta allargare il compasso, prendendo in considerazione i primi cinque campionati europei, e anche qui Rovella gonfia il petto. A partire dai contrasti: lui ne registra 3,02 a partita (meglio dell’86% dei pari età in Europa). Oltre a questo, i numeri salgono quando si parla di passaggi completati, pari all’89,5% (meglio dell’89%); ancor di più con le intercettazioni, con un 1,62 a partita (meglio del 90% dei colleghi).
“Rovella lo voglio tutta la vita, è fondamentale, è un po’ l’anima emotiva per la sua dinamicità”, sottolineava mister Baroni qualche settimana fa. E vedendo i numeri del mediano, non si può che condividere il concetto del tecnico.
Cronaca
Chiuso l’hotel degli orrori a Finocchio: droga, prostituzione e clienti fantasma

Chiuso l’hotel da incubo di Roma: tra pusher, prostitute e bagni sporchi, Villa Giannetto dice addio alla sua licenza. Il questore ha deciso: basta attività illecite e condizioni igieniche disastrose. #Roma #HotelDaIncubo #Sicurezza
Un inferno chiamato hotel
Bagni sporchi, clienti fantasma e viavai continuo di pusher e prostitute. è uno dei tanti commenti negativi su Villa Giannetto, l’albergo di via Roccaforte del Greco, a Finocchio, chiuso su decisione del questore di Roma, che ha revocato la licenza ai titolari.
Il quartier generale dei clan
L’hotel, situato nelle campagne a ridosso di via Rocca Cencia, era di fatto diventato il quartier generale dei clan sinti di origine romena e slava che gestiscono lo spaccio nella zona. Nel corso degli accertamenti effettuati dagli agenti del VI Distretto Casilino e dai carabinieri di Tor Bella Monaca, sono stati trovati locali in pessime condizioni igieniche e impianti fatiscenti.
Ospiti fantasma e attività illecite
Oltre al sequestro di crack e cocaina, a più riprese, durante i controlli, sono stati inoltre sorpresi ospiti , il cui transito presso la struttura non era stato in alcun modo segnalato alle autorità. Molti di questi clienti, che avevano numerosi precedenti, risultavano pertanto non tracciabili. Tra gli ospiti dell’hotel è stata anche riscontrata la presenza di una donna che ha dichiarato agli agenti di utilizzare una stanza per prostituirsi.
La decisione del questore
I gravi problemi igienici e strutturali e la presenza di attività illecite hanno spinto le forze dell’ordine a intervenire. Dopo vari controlli e verifiche, il questore di Roma Roberto Massucci, con apposito decreto emesso in applicazione dell’articolo 100 del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza, ha imposto al titolare dell’hotel la revoca della licenza, sancendone così la chiusura definitiva a partire da oggi.
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