Cinema
Gina Lollobrigida, camera ardente e funerali a Roma: dove e quando
Gina Lollobrigida, le info per rendere l’ultimo saluto alla grande attrice scomparsa ieri
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I funerali di Gina Lollobrigida si terranno giovedì 19 gennaio alle ore 12.30 presso la Chiesa degli Artisti a Piazza del Popolo. Nella celebre chiesa si terranno i funerali della diva scomparsa nella giornata del 16 gennaio all’età di 95 anni. La camera ardente sarà invece allestita in Campidoglio presso la sala Protomoteca, sarà aperta al pubblico mercoledì 18 gennaio dalle 10 alle 19 e giovedì 19 gennaio dalle 9.30 alle 11.30.
La grande attrice è scomparsa ieri all’età di 95 anni. Era infatti nata a Subiaco (Roma) il 4 luglio del 1927. In carriera ha lavorato con attori e registi italiani e internazionali di grande fama, tra cui De Sica e Monicelli. Innumerevoli i riconoscimenti: un Golden Globe, sette David di Donatello, due Nastri d’Argento. Tra i suoi ruoli, quello della Bersagliera in ‘Pane amore e fantasia’, che la consacrò, e della Fata Turchina nel Pinocchio di Comencini. Negli ultimi anni l’addio al cinema per dedicarsi a pittura e scultura, sue grandi passioni.
Il tutto accompagnato da vicende turbolente come il matrimonio con l’imprenditore Javier Rigau, trascinato poi in tribunale con l’accusa di averla truffata. A settembre, dopo una caduta in casa, il ricovero al Sant’Eugenio per una frattura al femore. Un guaio avvenuto poco prima delle ultime politiche, che l’avevano vista candidata a Latina nelle liste del Senato per Italia Sovrana e Popolare.
Cinema
David di Donatello, 19 candidature per “C’è ancora domani”
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Annunciate le candidature per i film ai prossimi David di Donatello, su tutti spiccano “C’è ancora domani” di Paola Cortellesi e “Io Capitano” di Matteo Garrone.
Paola Cortellesi all’esordio da regista ha fatto centro, infatti le candidature all’ambito statuetta sono ben 19, tra cui quella di miglior film. Un film ambientato ai tempi della guerra, che racconta la classica famiglia patriarcale di quell’epoca. La pellicola interamente girata in bianco e nero è da pochi giorni sulle piattaforme streaming e sta spopolando, se l’inizio della carriera da regista per la brava attrice romana è questo, ci aspettano altri grandi capolavori.
Cinema
È morto il regista Paolo Taviani, maestro del cinema italiano
È morto il regista Paolo Taviani, maestro del cinema italiano
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È morto il regista Paolo Taviani, maestro del cinema italiano.
Il regista Paolo Taviani è morto a Roma dopo una breve malattia all’età di 92 anni, lasciando la moglie Lina Nerli Taviani e i figli Ermanno e Valentina. La cerimonia laica funebre si terrà lunedì 4 marzo presso la Protomoteca del Campidoglio dalle 10 alle 13. Paolo Taviani, insieme al fratello Vittorio, ha formato una delle coppie più influenti del cinema italiano, firmando film indimenticabili che hanno fatto la storia del cinema.
Il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, ha espresso il suo cordoglio per la scomparsa del regista, definendolo un grande maestro del cinema italiano. Anche l’assessore alla Cultura della Regione Lazio, Simona Baldassarre, ha elogiato il contributo di Taviani al cinema italiano, definendolo una figura libera e coraggiosa della cultura italiana. Paolo Taviani aveva annunciato di tornare sul set dopo aver diretto il film “Leonora Addio” nel 2022, progettando di realizzare un nuovo film intitolato “Canto delle Meduse” con l’attrice Kasia Smutniak.
Nato a San Miniato nel 1931, Paolo Taviani si trasferì a Roma negli anni Cinquanta con il fratello Vittorio per iniziare la loro carriera nel cinema, dirigendo documentari e il loro primo film da soli, “I sovversivi”. I fratelli Taviani sono stati protagonisti di un cinema civilmente impegnato con film che hanno ricevuto numerosi premi e riconoscimenti italiani ed europei.
Tra i film di maggior successo dei fratelli Taviani ci sono “Sotto il segno dello Scorpione”, “La notte di San Lorenzo” e “Padre padrone”, basato sul libro di Gavino Ledda e vincitore della Palma d’Oro a Cannes. La filmografia dei Taviani include anche adattamenti di opere letterarie come le novelle di Luigi Pirandello e il romanzo di Goethe “Le affinità elettive”.
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