Cronaca
Martina Scialdone, il ristoratore si difende: “Informazioni false e diffamatorie”
Martina Scialdone, parla il titolare del locale al cui esterno è avvenuto l’omicidio

Martina Scialdone. Questo il nome della donna di 35 anni, avvocato, uccisa ieri fuori da un locale in zona Appio Latino, a Roma. A sottrarla alla vita è stato l’ex compagno, ingegnere di 61 anni, che non accettava la fine della loro relazione. Secondo le prime ricostruzioni, i due avrebbero tentato un’ultima volta di chiarirsi. Nel giro di qualche minuto, la situazione è però precipitata e hanno iniziato a litigare furiosamente. Fino al tragico epilogo, quando l’uomo avrebbe estratto una pistola ed esploso a bruciapelo un colpo all’indirizzo dell’ex compagna. Che purtroppo non le ha lasciato scampo.
MARTINA SCIALDONE, LE DIVERGENZE SULLE RICOSTRUZIONI
Il 61enne deteneva regolarmente l’arma, utilizzabile solo per fini sportivi. E invece con essa si sarebbe presentato all’appuntamento con la legale. Avrebbe fatto fuoco e poi si sarebbe dato alla fuga. La sua latitanza si è però conclusa qualche ora più tardi, a casa sua, in zona Fidene. E’ qui infatti che le forze dell’ordine lo hanno individuato e fermato. Sui momenti precedenti l’omicidio, c’è al momento divergenza: secondo l’Ansa, infatti l’assassino avrebbe raggiunto la donna a cena con il fratello, mentre Repubblica e Corriere sostengono che sia stata lei ad andare a cena con lui.
MARTINA SCIALDONE, LE PAROLE DEL RISTORATORE
Il tentativo di riconciliazione è però, come detto, ben presto naufragato. Stando ad alcune ricostruzioni, Martina avrebbe provato a sfuggire all’ex compagno rifugiandosi in un bagno. A questo punto, sarebbero intervenuti i titolari del ristorante, intimando ai due di andare via perchè disturbavano gli altri clienti. Una versione però smentita dai diretti interessati a Repubblica: “Informazioni false e diffamatorie. Abbiamo subito chiamato la Polizia e chiesto alla donna se voleva restare nel locale. Lei però ci ha detto che era tutto ok ed è uscita per andare via“.
Cronaca
Da San Lorenzo a Trastevere, i nove stencil di Liberato sui muri di Roma

LiberatoMistery Scopri il segreto dietro gli stencil misteriosi che stanno conquistando Roma e preannunciando un concerto epico! 🕵️♂️
Gli Stencil Enigmatici Invadono la Città
Nove stencil raffiguranti Liberato, il cantautore napoletano avvolto nel mistero, sono comparsi in vari quartieri di Roma, dall’Esquilino alla Garbatella, passando per San Lorenzo e Santa Maria in Trastevere. L’artista è ritratto curvo sulla tastiera, incappucciato come al solito, mentre suona. Ognuno di questi stencil cita estratti dei suoi testi, realizzati dall’artista partenopea Alessandra Francesca Coppola, già nota per un murales dedicato a Daniele De Rossi. Ma è solo un incontro tra arte e marketing, o c’è di più?
Un Concerto da Non Perdere al Circo Massimo
Liberato sta per esordire in un evento imperdibile: un concerto al Circo Massimo di Roma il 31 maggio 2025. I biglietti sono disponibili su Ticketone, e si tratta dell’unico spettacolo confermato in Italia per ora. Roma non vede Liberato dal 2019, alimentando l’hype tra i fan che si chiedono cosa riserverà questa serata piena di sorprese.Il Fascino del 9 Maggio e i Nuovi Brani
Ti starai chiedendo perché questi stencil sono apparsi proprio il 9 maggio? Questa data è carica di significato per Liberato, legata al suo brano di lancio “Nove maggio” del 2017, che lo ha catapultato al successo. Ogni anno, sfrutta questa ricorrenza per rivelare qualcosa di nuovo, e per il 2025 non ha fatto eccezione: è appena uscito il singolo “Viennarì”, che segue il suo terzo album “Liberato III”. Cosa ci riserverà ancora questo artista elusivo?
Cronaca
San Basilio, il boss alla ricerca di pusher: i giovani non si alzano al mattino e preferiscono fare solo i pali

Hai sentito del blitz dei carabinieri che ha sconvolto Roma con 25 arresti esplosivi? #BlitzShocking #ArrestiRoma #CarabinieriInAzione
Il Blitz che Ha Fatto Tremare la Città
Immaginate una retata improvvisa che porta alla luce una rete di crimini nascosti: è esattamente ciò che è accaduto in un’operazione dei carabinieri che ha catturato l’attenzione di tutti. Con 25 persone finite in manette, i dettagli di questa storia continuano a emergere, lasciando tutti con il fiato sospeso.
Al Centro della Tempesta: Maurizio Valeri, il “Sorcio”
Tra i fermati spicca il nome di Maurizio Valeri, noto come il “Sorcio”, una figura misteriosa del mondo criminale. Le indagini rivelano connessioni con eventi passati, come il sequestro del figlio nel 2022 a Ponte Milvio, un episodio che aggiunge un tocco di dramma personale a questa saga.
Il Ruolo Inaspettato del Figlio
E non è tutto: il figlio di Valeri, coinvolto nel sequestro, emerge come un elemento chiave, con un ruolo da “centralinista” in operazioni oscure. Questa rivelazione solleva interrogativi intriganti su legami familiari e affari illeciti, alimentando la curiosità su cosa potrebbe succedere dopo.
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